[Forumlucca] un nuovo HUB a Pisa, ovviamente militare

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Autore: Aldo Zanchetta
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To: forumlucca, forumvalleserchio
Oggetto: [Forumlucca] un nuovo HUB a Pisa, ovviamente militare
Il Comitato "No Hub" scrive al Sindaco di Pisa 0
Le associazioni pacifiste chiedono un confronto pubblico a Filippeschi
sugli effetti che avrà questo progetto
Prosegue in città il dibattito sulla realizzazione a Pisa di un Hub
militare nazionale, ovvero di un punto di riferimento per tutte le forze
armate che avranno bisogno di spostarsi per via aerea per le missioni
internazionali. Si tratta di un progetto da 60 milioni di euro nel
triennio 2011-2013, al termine del quale il nuovo scalo sarà capace di
movimentare ogni giorno 600-1200 militari perfettamente equipaggiati, che
disporranno di servizi analoghi a quelli degli hub civili (come il
check-in), e 300-400 tonnellate di materiali, "inclusi carichi di merci
pericolose".

Dopo l'approvazione in consiglio comunale, non senza polemiche, di una
mozione sostenuta dalla maggioranza, da Rifondazione Comunista e Sinistra
Ecologia e Libertà, in cui tra le altre cose si impegna il sindaco "ad
informare puntualmente e tempestivamente il Consiglio comunale su tutte le
evoluzioni realtive alla progettata trasformazione dell'aeroporto militare
di Pisa in un Hub al fine di consentire al Consiglio stesso di esprimersi
preventivamente con un proprio autonomo indirizzo", è lo stesso Comitato
"No Hub" a prendere la parola.

Da parte del Coordinamento che raccoglie singoli ed associazioni contrari
alla realizzazione di questa struttura militare, la decisione è di
ricorrere allo strumento della lettera aperta. Una lettera, che
pubblichiamo di seguito, direttamete rivolta al primo cittadino di Pisa in
cui tra le altre cose si chiede un confronto pubblico sull'argomento.

Prendendo spunto dall'atto provocatorio contro il circolo Pd San Marco-San
Giusto, mirante a mettere in cattiva luce quanti si oppongono all'Hub
militare, il sindaco Marco Filippeschi ha dichiarato che «la città non ha
alcun bisogno di un inasprimento del dibattito sull'hub militare,
soprattutto dopo la positiva discussione nel consiglio comunale, che ha
ridimensionato preoccupazioni evidentemente poco fondate e
strumentalizzazioni fuori luogo». Evidente è il riferimento al
Coordinamento No Hub.

Chiediamo al sindaco se le tre documentate relazioni, presentate dal
nostro coordinamento all'Audizione della 1a Commissione Permanente del
Consiglio Comunale di Pisa il 19 gennaio 2011, e apprezzate per la loro
serietà da tutti i membri della Commissione, abbiano costituito un
«inasprimento del dibattito». Gli chiediamo di leggerle e di spiegarci
poi, in un incontro pubblico, quali siano le «preoccupazioni evidentemente
poco fondate e strumentalizzazioni fuori luogo» che esse contengono.

Gli chiediamo inoltre quali saranno «le possibili ed interessanti ricadute
occupazionali», di cui ha parlato nell'agosto 2010, se la stessa mozione
approvata il 24 febbraio dal Consiglio comunale afferma che «il progetto
di Hub, come dichiarato dalle stesse autorità militari, avrà ricadute
scarsamente significative sul piano occupazionale, ma nel contempo
potrebbe richiedere in nome dell'intero paese sacrifici alla comunità
locale».

Gli chiediamo perché, mentre la mozione del Consiglio comunale afferma che
«la realizzazione dell'Hub militare potrebbe creare, per un territorio già
condizionato dagli effetti dell'aeroporto civile ed altre infrastrutture,
problemi di carattere ambientale», non viene effettuato sull'intero
territorio un affidabile monitoraggio del pericoloso inquinamento
atmosferico, dovuto a sostanze chimiche e polveri sottili emesse dagli
aerei e dalla struttura aeroportuale. Il monitoraggio dell'inquinamento
atmosferico viene effettuato nel solo sito aeroportuale e, per di più, non
dall'Arpat ma dalla Sat, la società in cui lo stesso Filippeschi ha la
carica di presidente del patto parasociale, la quale passa i dati
all'Arpat e quindi al Comune. Come se, per verificare l'inquinamento di
una fabbrica, si affidasse il monitoraggio al solo proprietario.

Gli chiediamo infine perché, mentre la mozione del Consiglio comunale
afferma che «le politiche umanitarie di cui si parla nei programmi
ministeriali hanno destato dubbi su un uso improprio del Peace Keeping»,
il sindaco continua a ripetere, come ha fatto nel Consiglio comunale del 4
novembre 2010, di essere orgoglioso dell'Hub in quanto espressione della
presenza delle istituzioni militari a Pisa e del fatto che partono da qui
le missioni di pace e solidarietà.

Restiamo in attesa di una risposta.

Coordinamento No Hub