Autore: l.marinelli Data: To: redditoxtutti Oggetto: [Redditoxtutti] 11 Marzo - Rendez vous
11 Marzo - Rendez vous
Venerdì 11 marzo 2011 Usb, Slai Cobas, Snater, Unicobas hanno indetto lo
sciopero generale. Donne e uomini a migliaia attraverseranno Roma in corteo,
portando la rabbia e le preoccupazioni crescenti del mondo del lavoro più o
meno garantito. Parleranno di diritti negati, licenziamenti, peggioramento
delle condizioni di lavoro, cassa integrazione, ricatti e disagi quotidiani
che derivano da affitti e mutui difficili da pagare, tariffe in costante
aumento, welfare e ammortizzatori sociali sempre più evanescenti.
Le questioni che verranno sollevate con lo sciopero e la manifestazione
riguardano milioni di persone, molte delle quali nemmeno hanno relazioni con
le organizzazioni sindacali. La forte richiesta interna di mobilitarsi che
ci ha spinto a proclamare la giornata di lotta dell'11 marzo prossimo, è la
stessa che abbiamo visto esprimersi in questi mesi è lo stesso protagonismo
degli studenti, dei precari, dei migranti, delle donne. Le stesse tensioni,
la stessa voglia di difendersi attaccando.
Negli ultimi tempi abbiamo incontrato spesso i conflitti metropolitani. Non
solo ci è piaciuta questa contaminazione, ma abbiamo anche rafforzato i
nostri percorsi, le nostre vertenze. Abbiamo imparato a fidarci, ad
ascoltarci, a sforzarci di capire linguaggi diversi.
Soprattutto mentre ci siamo mossi mischiati e meticci, non ci siamo confusi.
Non ci siamo espressi come sommatoria e abbiamo lasciato che uno spazio più
ampio e prezioso prendesse il posto di ciò che avevamo prodotto fino a quel
momento nella forma sindacale classica.
L'11 marzo vorremmo incontrare ancora tutto questo. Noi ci siamo mossi
dentro necessità non più rinviabili e sulla spinta dei lavoratori e delle
lavoratrici del pubblico impiego, della scuola, del lavoro privato, dei
precari e delle precarie dei servizi o dei call center, della sanità o del
trasporto pubblico. Consapevoli però che dentro questo paese c'è molto altro
che partendo da una forte precarietà del presente si sta mobilitando per i
diritti dei migranti, per i beni comuni, per il reddito, contro le
devastazioni ambientali, per il diritto all'abitare, per una produzione
culturale indipendente, per un sapere e una ricerca non subalterni alle
logiche del profitto.
Le città quasi quotidianamente sono invase da questo agitato mondo sociale
che entra concretamente in conflitto con i signori della rendita, vera
governance nel presente che viene.
Il corteo sindacale che percorrerà le strade di Roma propone di vederci a
Roma l'11 marzo, ognuno/a nelle forme autonomamente scelte per convergere in
un imponente e sperimentale rendez-vous di massa. Un appuntamento da
costruire sotto la pelle delle metropoli, dentro la rabbia precaria, verso
una piazza meticcia, indipendente e libera.