Re: [Intergas] [gascittastudi] Fwd: una lettera al governo p…

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Szerző: Alessandra Cangemi
Dátum:  
Címzett: Ileana
CC: Giuliano Gavazzi, Lista del coordinamento dei GAS milanesi
Tárgy: Re: [Intergas] [gascittastudi] Fwd: una lettera al governo per salvare il sostegno al fotovoltaico
Caro Giuliano, l'indice EROEI (cioè il dato che confronta la resa
energetica di una data fonte in confronto all'energia spesa per
costruirla) del fotovoltaico, in base ai dati che ho io, va da 25 a
80 per i pannelli a film sottile e da 3-4 a 9 per i pannelli a celle
di silicio. Certo, c'è poi da considerare anche lo smaltimento, ma
nessuna tecnologia è a impatto zero e direi che il fotovoltaico è tra
le più pulite. E potrebbe diventarlo sempre di più, facendo della
buona ricerca in questo campo.
La creazione di posti di lavoro è un argomento che, se si vuole
essere realistici, secondo me va preso in considerazione eccome,
soprattutto dati i tempi! Se parliamo di riconversione energetica ed
economica, l'occupazione è un dato fondamentale da tener presente,
certo non per produrre qualsiasi cosa senza limiti purché dia
profitto, come ha sempre pensato il capitalismo, ma per produrre beni
e servizi essenziali (e l'energia senza dubbio lo è) in modo non
distruttivo per le persone e per l'ambiente.
I finanziamenti al fotovoltaico, per quanto ne so, non vengono da
soldi pubblici ma dalle aziende inquinanti che pagano una quota in
base all'inquinamento prodotto. In ogni caso lo stato italiano e
anche l'Unione europea spendono una quantità di soldi pubblici per
sostenere l'economia, cioè la produzione e il consumo, in genere
senza tener conto della responsabilità sociale e ambientale delle
aziende e dell'impatto sociale e ambientale in genere (basti pensare
agli incentivi per la rottamazione delle auto o alla PAC), proprio
con la scusa di sostenere l'occupazione! Magari si facesse una
politica di sostegno all'economia (oltre che di tassazione) mirata,
cioè che incoraggiasse le produzioni sostenibili da un punto di vista
sociale e ambientale e scoraggiasse le altre. Per non parlare del
sostegno alla ricerca, che il governo ha tagliato con l'accetta, e
per di più ha incentivato alla grande l'ingresso dei privati (e
quindi dei loro interessi) nella ricerca universitaria, che invece
dovrebbe restare, almeno questa, libera finanziata con denaro
pubblico. Il governo italiano in questo senso è profondamente
arretrato, proprio perché finanzia per esempio il nucleare (con spese
gigantesche, a tutto vantaggio delle imprese private) e non la
ricerca pubblica sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico,
le uniche soluzioni che possono assicurare una riduzione delle
emissioni di CO2 e dell'inquinamento, oltre che del consumo di
risorse naturali in genere.
Semmai, l'aspetto preoccupante secondo me è l'ingresso alla grande
delle mafie (evidentemente più lungimiranti dei nostri politici) nel
settore dell'eolico e del fotovoltaico, tra l'altro con grandissimo
consumo del suolo agricolo, cosa, questa, anche secondo me abbastanza
demenziale. Sarebbe intelligente organizzare una politica di sussidi
che scoraggi proprio l'invasione dei campi da parte dei pannelli e
che impedisca alle cosche di metterci le mani...
Ciao
Sandra
Il giorno 02/mar/11, alle ore 16:45, Ileana ha scritto:

> Ciao, vi giro le osservazioni di Giuliano, gasista del mio gas.
> Qualcuno è in grado di rispondere alle sue domande?
> Ileana
>
> -------- Messaggio originale --------
> Oggetto:    Re: [gascittastudi] Fwd: [Intergas] una lettera al governo  
> per salvare il sostegno al fotovoltaico
> Data:    Wed, 2 Mar 2011 14:37:30 +0100
> Mittente:    Giuliano Gavazzi <milanogas@???>
> A:    Ileana <ileana.faidutti@???>
> CC:    'gas citta studi' <gascittastudi@???>

>
>
> Attenzione, io esaminerei la questione con un po' di freddezza,
> perché ho letto delle cose proprio ieri e non mi piace che si
> passino certe posizioni come ambientaliste (se questo significa
> "rispetto per l'ambiente") senza una analisi onesta dei tre punti
> qui sotto:
>
> 1) si tirano in ballo decine, centinaia di migliaia di posti di
> lavoro. Lo stesso argomento potrebbe, ed è stato usato, per
> combattere contro la dismissione di raffinerie. I posti di lavoro
> sono importanti, ma non mi pare che dobbiamo essere obbligati a
> stare in scelte sbagliate.
>
> 2) Perché si finanzia il fotovoltaico? Per finanziarne la ricerca?
> Ho il sospetto di sì.
> Può per favore qualcuno esperto del settore dirmi se l'energia
> usata nella produzione di una cella viene da questa generata
> durante la vita della stessa (ovviamente se installata e alla
> luce...) e di quanto superata? O se il bilancio energetico è ancora
> negativo come per le celle di qualche anno fa? Se così fosse,
> preferirei onestà, e la richiesta di finanziamenti (con denaro
> pubblico) per la ricerca, piuttosto che inquinare di più per
> ingannare il pubblico, arricchire qualche produttore e come by-
> product stimolare la ricerca.
>
> 3) tra le cose che cambierebbero nella nuova legislazione e che a
> quanto pare vedono "ambientalisti" opposti al governo, ci sono
> limitazioni più restrittive all'uso di aree agricole per
> l'installazione di centrali fotovoltaiche.
> Qui ci vorrei proprio veder più chiaro. Anche alla luce della
> risposta al punto 2.
>
> Giuliano
>
>
>
> On 2 Mar, 2011, at 1:33 PM, Ileana wrote:
>
> >
> >
> >
> >
> > -------- Messaggio originale --------
> > Oggetto:    [Intergas] una lettera al governo per salvare il  
> sostegno al fotovoltaico
> > Data:    Wed, 2 Mar 2011 13:09:19 +0100
> > Mittente:    Alessandra Cangemi <sandra.cangemi@???>
> > A:    clnsm@???, intergas@???,  
> babygas@???, riccardo@???

> >
> >
> > Il governo sta per inoltrare un decreto che di fatto porrebbe
> fine allo sviluppo del fotovoltaico in Italia. Il Comitato Energia
> Felice (quello che sta facendo la campagna per il referendum contro
> il nucleare e che ha presentato una proposta di legge di iniziativa
> popolare per sostenere le energie rinnovabili e bloccare il
> nucleare) propone di spedire questa lettera.
> > Se siete d'accordo, mandate e fare girare
> > ciao
> > Sandra
> >
> > segreteria.presidente@???,
> Segreteria.ministro@???,
> Saglia.segreteria@???,Segreteria.capogabinetto@sv
> iluppoeconomico.gov.it,
> Ufficio.legislativo@???,
> segreteria.ministro@???,atelli.massimiliano@???,
> Lucarelli.paola@???, Degiorgi.marco@???,
> segreteriaMinistroSacconi@???
> >
> > in cc andrebbe messo il seguente indirizzo:
> >
> > info@???
> >
> > On. Presidente del Consiglio dei Ministri
> > On. Ministro dello Sviluppo Economico
> > On. Ministro dell’ambiente, della tutela della natura e del mare
> > On. Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali
> >
> > In questi giorni, si decide la morte per decreto delle energie
> rinnovabili in Italia. Quindicimila famiglie rischiano di perdere
> in pochi mesi il posto di lavoro, un indotto che occupa altre
> 100.000 persone sarà colpito. E’ un prezzo altissimo, in termini
> sociali ed economici, che verrà pagato da uno dei pochissimi
> settori produttivi non colpiti dalla crisi e da un numero
> importante di lavoratori e famiglie. E’ quello che succederà se il
> Consiglio dei Ministri approverà il decreto sulle rinnovabili nella
> versione che circola in questi giorni all’interno del Parlamento e
> su cui si leggono anticipazioni di stampa.
> >
> > Dopo pochi mesi dalla (lungamente attesa) approvazione, nel mese
> di agosto dello scorso anno, della legge sul nuovo conto energia,
> lo scorso 31 gennaio la Commissione europea ha adottato, come noto,
> una raccomandazione in cui invita gli Stati membri ad incoraggiare
> le politiche di sviluppo delle fonti rinnovabili, scoraggiando
> esplicitamente strumenti normativi retroattivi, causa di incertezza
> sul mercato e di congelamento degli investimenti.
> >
> > A dispetto di queste premesse, nelle bozze del decreto
> legislativo rinnovabili leggiamo la previsione di introdurre
> retroattivamente un limite vincolante di 8.000 MW. Stop ai progetti
> autorizzati e in corso di autorizzazione. Stop a molti cantieri in
> corso. Un vero e proprio tetto al fotovoltaico, più di 6 volte
> inferiore a quello fissato dalla Germania. È questa la prospettiva
> che annienterebbe il settore fotovoltaico a partire dalla prossima
> settimana con l’eventuale approvazione in Consiglio dei Ministri. A
> farne immediatamente le spese saranno circa 150.000 lavoratori
> impiegati direttamente e indirettamente nel fotovoltaico.
> >
> > In queste condizioni un’industria nascente è condannata a morte
> prima ancora di essere diventata pienamente adulta. Se nell’arco di
> pochi giorni non si riuscirà a introdurre dei correttivi, il
> fotovoltaico rischia una Caporetto, con ripercussioni molto pesanti
> sia in termini occupazionali che di credibilità del sistema Paese.
> Mentre gli Stati Uniti di Obama, pur in presenza di un taglio delle
> spese pubbliche molto robusto, mantengono saldo il timone verso lo
> sviluppo delle rinnovabili, l’Italia rischia un nuovo tracollo dopo
> quello degli anni Ottanta.
> >
> > Siamo sbigottiti, è incomprensibile. Non è abbastanza promuovere
> l’ambiente e la salute di noi tutti, generare ricchezza e dare
> lavoro a oltre 15.000 addetti diretti e fino a 100.000 indiretti,
> offrire l’opportunità a oltre 160.000 famiglie di diventare
> indipendenti energeticamente? Quali interessi si vogliono davvero
> tutelare? Chi sono i poteri forti che stanno eliminando ad una ad
> una tutte le rinnovabili? Prima l’eolico, oggi il fotovoltaico. Che
> destino attende un paese che distrugge sistematicamente le proprie
> opportunità di sviluppo?
> >
> > Nonostante il parere positivo in sede di Commissioni Parlamentari
> (per cui lo schema di decreto attuativo della direttiva 2009/28
> sull’energia da fonti rinnovabili si inserisce nel quadro della
> politica energetica europea volta a ridurre la dipendenza dalle
> fonti combustibili fossili e le emissioni di CO2) il dibattito in
> corso, specie per le notizie di stampa spesso espressione di
> interessi non necessariamente palesi e esplicati in sede politica e
> sociale, sembra preludere ad un intervento legislativo che andrà,
> si teme, in senso diametralmente opposto a quello, voluto dalla
> Commissione, di incoraggiamento delle politiche di sviluppo delle
> fonti rinnovabili.
> >
> > La realtà è diversa. A fronte di una crisi che non smette di
> mordere il tessuto produttivo, è vero che il settore delle
> rinnovabili si muove in netta controtendenza. Gli incentivi (che,
> ricordiamo, non gravano sul bilancio dello Stato ma nemmeno su
> quello delle famiglie, come invece si è letto in questi giorni)
> hanno creato un volano virtuoso che ha consentito al Paese di
> riavvicinarsi al gruppo dei paesi leader nel campo dell’innovazione
> e della capacità produttiva. Il fotovoltaico, in un contesto così
> difficile come quello che abbiamo visto delinearsi negli ultimi
> anni, rappresenta un settore in crescita occupazionale e di
> fatturato, oltre che un settore tecnologicamente in evoluzione.
> >
> > Confidiamo nell’equilibrio e nella saggezza del Governo e del
> Parlamento affinché si voglia intervenire per evitare che un altro
> tassello della nostra economia cada vittima di contrapposti
> interessi e di battaglie ideologiche. Confidiamo che saprete dare
> un futuro alle nostre famiglie e ai nostri figli che si trovano
> oggi incolpevoli nella precarietà e nell’incertezza.”
> >
> > Firma
> >
> >
> > __._,_.___
> >
> >
> > ATTENZIONE!!!
> > SE SI UTILIZZA LA FUNZIONE "RISPONDI" O "REPLY" LA RISPOSTA SARA'
> INVIATA AL SOLO MITTENTE DELLA MAIL E NON AL GRUPPO.
> >
> > PER SCRIVERE A TUTTO IL GRUPPO INVIARE LE MAIL A:
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> > gascittastudi@???
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