Pare che il guidatore, Ricardo Neis, non sia un ventenne cocainomane col
suv, come ne abbiamo tanti qui da noi, ma un funzionario di banca di 47
anni che aveva il figlio di 15 a bordo.
La sua linea difensiva è dire di essere stato attaccato dalle bici e di
avere reagito in quel modo per legittima difesa propria e del figlio.
Chi ha visto gli attimi prima del travolgimento dice che lui aveva
cominciato a spingere qualche ciclista e che quelli attorno gli avevano
bussato ai vetri e sul tetto per farlo desistere. Gesti che lui avrebbe
interpretato come attacco e, sentendosi nell'angolo, avrebbe reagito in
quel modo.
Io credo che lo stato emotivo delle persone che blocchiamo, soprattutto
quelli che ci seguono immediatamente, sia qualcosa da tenere presente e
sotto controllo quando l'atmosfera si scalda. A vederla, quella massa
pareva parecchio sfaldata e il tizio deve avere percepito "la via
libera", ovvero che avrebbe buttato a terra qualcuno, ma sarebbe
riuscito a scappare. Stando più serrati certamente si può evitare di
dare l'idea della via libera. E gli automobilisti bloccati ci pensano
due volte prima di sgasare a caso, perché se si rendono conto che
finirebbero con la macchina bloccata nuovamente e attorniata di ciclisti
incazzati neri ci pensano due volte prima di mollare la frizione.
Pensiamoci quando siamo in massa.
Ciao
BA
P.S.:Per informarsi nei dettagli c'è il blog della critical mass di
Porto Alegre:
http://massacriticapoa.wordpress.com/
Con un po' di google translate si capisce parecchio.
Il 28/02/2011 19:59, Luca ha scritto:
> http://rockspolitik.blogspot.com/2011/02/atropelamento-porto-alegre-brazil-auto.html
>
>
>
>> Sulla pagina di Zerohora.com, uno dei quotidiani locali, altri video
>> riguardanti l'accaduto: ecco il più allucinante. Se non volete
>> aspettare andate al terribile minuto 1:00.
>
> http://www.youtube.com/watch?v=6XL3g4vPK30
> _______________________________________________
> Cm-milano mailing list
> Cm-milano@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/cm-milano
>
