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FERMIAMO IL MASSACRO IN LIBIA
C’è una Italia che si
riconosce nella lezione di coraggio e dignità che arriva dal mondo arabo.
Il profumo dei gelsomini
arriva anche nel nostro paese.
Il messaggio che porta con
sé ci dice che non è obbligatorio subire il furto di futuro, il sequestro della
democrazia, né la fame di pane, libertà e lavoro.
Ci conferma che è
possibile prendere in mano il proprio destino.Dimostra che il vento di
cambiamento si può alzare anche dove sembra più difficile.
Oggi soffia da una regione
rapinata dai colonialismi vecchi e nuovi, oppressa da dirigenti corrotti e
venduti, violentata da guerre e terrorismi, troppo spesso contesa, divisa,
umiliata.
Alzare la testa si può,
anche quando costa immensamente caro, come il prezzo che il popolo libico sta
pagando.
Non possiamo restare in silenzio!
Uniamo le nostre voci per
chiedere la fine della repressione in Libia ed in tutti gli altri paesi
coinvolti dalla rivolta.
Ai morti nelle piazze si
stanno aggiungendo in questi giorni ancora tanti, troppi, morti in mare. E’
arrivato il momento di dire BASTA!
Oggi, Venerdì 25/02,
chiediamo di fermarci 5 minuti alle ore
11,00 per dare un segnale e far capire che quello che stà accadendo non passa
inosservato sui posti di lavoro.
25/02/2011
FIOM Ansaldo Energia
postato da
Ugo Beiso
Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal