Re: [Hackmeeting] Fabio Ghioni

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Autore: vecna
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To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] Fabio Ghioni
alberto momeale wrote:
> che ne pensate? Domani fa una conferenza nella mia città.
> Vende aria fritta o c'è qualcosa di solido sotto?
> A me tutti questi "ex hacker", compreso Raoul Chiesa, non mi sono mai piaciuti. Se sono così bravi perchè si sono fatti beccare?                           


sintesi ?

E', era, una manager di un gruppo di niubbi. Aveva a malapena compreso
la potenza dell'hacking come forma di intelligence, e l'ha usata
all'interno di un'azienda dove l'intelligence competitiva è valutata ed
apprezzata. E' stato pagato per continuare a farlo.

Ragazzetti del panorama di zone-h si sono trovati con stipendi
invidiabili a dover fare "quello che tanto gli piaceva, solo che ora
siamo pagati" che era bucare, bucare bucare bucare. Tra questi, due
tizi, di cui le cronache avevano riportato i nomi e ora manco li
ricordo, che facevano da project manager degli attacchi.

Gli attacchi anzichè essere fatti su un cliente (come fa un qualunque
professinista della sicurezza informatica durante un pen test) o a caso
(come fa un qualunque script kiddie, lamer, smanettone wannabe, chiamalo
come vuoi) venivano fatti su target politicamente o strategicamente
sensibili per l'azienda che al tempo li alimientava (telecomitalia).

quando il bubbone è scoppiato, telecom se ne è lavata le mani, ghioni e
i suoi caporali si sono fatti un po' di mesi di custodia cautelare, e
gli attacker stipendiati han detto "boh, questo è quello che ci diceva
telecom!".

ma ciò non cambia la realtà dei fatti: ghioni è/era una manager che non
ha mai scritto ne una linea di codice ne mai fatto girare un exploit, ma
ha conosciuto un mondo molto affascinante (si, gli acher) e da quel
momento sel'è fatto proprio, fino a spingere così bene la sua società di
comunicazione a creare articoli con titolo:

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Libia-il-re-degli-hacker-scende-in-campo-Ho-lantidoto-contro-le-censure-sul-web_311703630981.html

"il re digli hacker".

quando si riesce ad applicare un concetto come la "maestà" ad un
concetto come quello di hacker, significa che si è distorto a sufficenza
il termine hacker.


per quanto riguarda la conferenza nella tua città: seguila, come un
militante del WWF che va a seguire una giornata del business della
british petroleum.

impara e non applicare. vai via e rifletti. la visione che ti da puo'
anche esserti utile, ma non può e non deve essere il terreno di cultura.