[cm-Roma] CICLOSPEAKER alla CM ci conosciamo per nome ?

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Auteur: Francesco
Date:  
À: cm-roma
Sujet: [cm-Roma] CICLOSPEAKER alla CM ci conosciamo per nome ?
Carissimi,
sono molto contento perchè sono arrivati consensi Alessio e Pierfrancesco
e anche contestazioni.
Questo conferma che la mia idea molto confusa, genera curiosità.
Ad oggi ancora non so cosa sia, sono certo che non ha nessun risultato o
obiettivo da raggiungere.

Potremo vederla come occasione per mettersi al centro dell'attenzione,
parlare ad un gruppo da emozione, ma forse anche un modo per allargarci ai
nuovi o per unire i vari gruppi che in base alla simpatia e alle attività
comuni si sono creati.

Io sino a poco tempo fa ero "un nuovo" e la prima volta che sono entrato  
in questa news letter mi sono stupito positivamente di come vi conoscete  
tutti così bene, sapere associare l'email alla persona. Questo però mi  
intimoriva.
Nelle prime CM del 2008 sono arrivato come molti da solo, perchè il  
ciclista urbano è un lupo solitario guardato strano dai "normali".
Quando finiva il giro mi dispiaceva perchè se anche avevo incontrato tante  
persone non conoscevo il    NOME     di nessuno.
Solo il nome mi avrebbe reso parte del gruppo.
Man mano che ho capito che questo era il problema ho cominciato a chiedere  
i nomi e dire il mio.
Ogni tanto vi chiamo per nome durante il giro, è un  modo per ripassarli.
Così si è aperto un mondo di amicizia inatteso.
Ora potrei dire che ad ogni Critical Mass conosco per nome almeno 30   
ciclisti.


Ha ragione chi ha scritto (kla) "che se tutti coloro che sanno cos'è la
critical mass dedicassero il tempo dell'attesa a comunicare agli altri il
significato che la critical mass riveste per loro si ottengano risultati
migliori".
In realtà il CICLOSPEAKER non disturberà tutto questo chiunque sarà libero
si accogliere i nuovi in questo modo.

Quindi ognuno dirà quello che vuole, tanto per immaginare ... a me
piacerebbe che tanti ciclisti prendano il microfono per dire il proprio
nome, da quanto tempo vengono alla CM, quanto spesso usano la bici ....

un caro saluto a tutti,
compresi quelli di cui non conosco il nome.

Francesco (Motta)


> Il giorno 21/feb/2011, alle ore 13:12, Francesco <valosara@???> ha
> scritto:
> > Carissimi,
> > si è aperta su FB una discussione sulla CM di Roma e sul modo in cui
> sta cambiando.
> > Sul fatto che ci siano tanti ragazzi che non conoscono da dove nasce
> la Critical Mass e lo trovano solo un modo per sballarsi e ubriacarsi,
> insomma fare casino.
> >
> > Ci sono delle proposte e la mia è quella di utilizzare la mezzora di
> tempo prima della partenza per organizzare uno speaker corner della
> Critical Mass. Serve solo un megafono e una sedia, chiunque può parlare
> ma massimo 5 minuti, argomento libero .....
> >
> > Come nello spirito della CM argomento libero, a me piacerebbe usare
> questo spazio per spiegare ai nuovi arrivati cosa è la Critical Mass e
> il suo spirito libero, cosa sono le Ciclofficine Popolari ...
> >
> > Ognuno lo userà a modo suo:
> > qualcuno ricorderà la sig.ra Giuseppina,
> > qualcuno parlerà dei nuovi orari la metro,
> > qualche automobilista potrebbe spiegarci perchè preferisce ancora
> andare in macchina,
> > qualcuno non parlerà ....
> >
> > Aspetto proposte, critiche e contestazioni....
> >
> > condividete ...
> >
> > PS chi porta il megafono?
> > _______________________________________________
> > Cm-roma mailing list
> >

Message: 3
Date: Tue, 22 Feb 2011 09:26:08 +0100
From: Marco Pierfranceschi <marco.pie@???>
Subject: Re: [cm-Roma] [ciclofficine-popolari] R: [c-Roma] Venerdì
    Critical Mass + SPEAKER CORNER
To: critical mass Roma <cm-roma@???>
Message-ID:
    <AANLkTim+5s5Pw9yCPh-PQRKPZ0Og9hketD9gqf-xqe41@???>
Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-1


Possibile che ogni volta che qualcuno/a cerca di portare qualcosa di
nuovo lo/la si debba riportare coi piedi per terra e convincere che
"le cose vanno fatte in un certo modo e solo in quello"...?
L'idea dello "speaker" non mi fa impazzire (soprattutto col megafono,
che mi sa di comizio...) ma sono disposto a rischiare di provare a
vedere come va. Magari non è come me lo immagino, in fondo la mia
fantasia è limitata...

Quanto al "proibizionismo", mi dispiace ma io ci vedo una forma di
deresponsabilizzazione nei confronti di se stessi e degli altri. Se
qualcuno ubriaco cade e si fa male (per non dir peggio) mandiamo a
puttane tutto il lavoro fatto fin qui. La CM è tollerata finché non fa
danni, alla prima cazzata ci fanno chiudere baracca.
Poi qualcuno dovrebbe spiegarmi come si fa ad essere "critici" da sbronzi.

Ciao
--
Marco Pierfranceschi