[NuovoLab] intitolazione di giardini ai bambini di Terezin

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Autor: Antonio Bruno
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Assumpte: [NuovoLab] intitolazione di giardini ai bambini di Terezin

Apprendo che quanto richiesto da un cittadino, membro dell’Anpi, e da noi sollecitato all’Amministrazione, l’intitolazione dei giardini di via Laviosa ai bambini che perirono nel lager di Terezin è stato accolto dall’apposita Commissione Toponomastica del Comune e in seguito approvato dalla Giunta.
Trovo giusto ricordare quei bambini sfortunati in uno spazio dove i nostri figli possano giocare felici prendendo spunto dagli insegnamenti del passato.
Trovo significativo e straordinario che questo progetto prenda vita proprio alla vigilia della Giornata della Memoria.


Presentazione
Dalla fine del 1941 alla liberazione nella città – ghetto di Terezin soggiornarono più o meno a lungo gli ebrei cecoslovacchi destinati al campo di sterminio di Auschitz.
Tra di loro 15.000 tra bambini e giovinetti, dei quali ne sopravvissero meno di cento. Del loro passaggio a Terezin è rimasta una commovente testimonianza, rappresentata da alcune migliaia di disegni e qualche decina di poesie. Di tali documenti, che furono oggetto di affettuoso studio da parte di psicologi, letterati ed artisti, traspare una maturità di pensiero straordinariamente precoce, la straziante consapevolezza di un destino inesorabile, e soprattutto il disperato, insopprimibile anelito alla vita delle giovani vittime. Nella maggior parte dei versi, già di per sé toccanti per i motivi ispiratori e la vicenda umana che sottintendono, sono presenti valori poetici autentici, che stupiscono per l’altissimo, imprevedibile livello di forma e linguaggio e la sconvolgente capacità espressiva. Questa impressionante, commovente documentazione ha ispirato produzioni artistiche di ogni genere: pittura, scultura, teatro, letteratura e, naturalmente, musica. Tra le molte composizioni (prevalentemente céche) dedicate all’argomento è anche questo oratorio, nel quale le più significative poesie sono commentate da brani musicali. La rievocazione della tragedia dei bambini ebrei di Terezin, che si riteneva memoria di un oscuro passato, destinato a non più ripetersi, ci ricorda invece dolorosamente che in più parti del mondo attuale simili atrocità si ripetono, ed i bambini sono sempre le vittime dell’umana ferocia.
L’oratorio è stato eseguito in molte città italiane e straniere (Roma, Praga, Bristol, Washington ecc), teletrasmesso e radiotrasmesso dalle televisioni di Stato Italiana, oltreché da molte emittenti private.
Ma le due più importanti esecuzioni dell’oratorio avvennero nel ghetto di Praga, e nella stessa città – lager di Terezin alla commossa presenza di foltissimo pubblico e di alcuni superstiti dei bambini di Terezin.

Terezin
Pesanti ruote ci sfiorano la fronte
e scavano un solco nella nostra memoria.
Da troppo tempo siamo una schiera di maledetti
che vuole stringere le tempie dei suoi figli
con le bende della cecità.
Quattro anni dietro a una palude
In attesa che irrompa un’acqua pura.
Ma le acque dei fiumi scorrono in altri letti,
in altri letti,
sia che tu muoia o che tu viva.
Non c’è fragore d’armi, sono muti i fucili,
non c’è traccia di sangue qui: nulla,
solo una fame senza parole.
I bambini rubano il pane e chiedono soltanto
di dormire, di tacere e ancora di dormire …
Pesanti ruote ci sfiorano la fronte
e scavano un solco nella nostra memoria.
Neppure gli anni potranno cancellare
tutto ciò.
Anonimo
    

Vorrei andare sola
Vorrei andare sola dove c’è un’altra gente migliore,
in qualche posto sconosciuto
dove nessuno più uccide.
Ma forse ci andremo in tanti
verso questo sogno,
in mille forse …
e perché non subito?
Alena Synková (1926 sopravvisuta)
--
antonio bruno.
capogruppo Sinistra Europea - PRC Comune di Genova
00393666756779