> Date: Sat, 22 Jan 2011 12:48:11 +0000
> From: rebus@???
> To: facciamobreccia@???
> Subject: [FacciamoBreccia] manina santa
>
> Tasse e federalismo: la Chiesa esente dall'imposta municipale
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> Una manina misteriosa ha fatto il miracolo della moltiplicazione dei
> commi di un decreto. A sorpresa, nell’ultima versione del decreto sul
> federalismo per il fisco comunale è spuntata l’esenzione dall’Imu
> (Imposta municipale unificata) non solo sugli immobili sede di culto di
> proprietà della Santa Sede, ma anche di ospedali, scuole private,
> alberghi, oratori, esercizi commerciale legate al mondo cattolico. La
> «manina» ha agito sull’articolo 5 del decreto che era stato licenziato
> dal consiglio dei ministri il 4 agosto scorso senza esenzioni. Ieri, si
> è scoperto che qualcuno, aveva inserito un ottavo comma che esenta
> dall’Imu i fabbricati di proprietà della Santa Sede, meglio, «gli
> immobili utilizzati per attività assistenziali, previdenziali,
> sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive», con
> una precisazione: a patto non abbiano «natura esclusivamente
> commerciale».
>
> Nulla di nuovo sotto il sole, perché viene ribadito per l’Imu quanto
> era previsto per l’Ici che già per le prime case fu eliminata nel 2008
> dal governo Berlusconi. Allora come oggi tutto ruota attorno
> all’avverbio «esclusivamente». Insomma, basta che un albergo, una
> scuola, o altro di proprietà del Vaticano, gestito da ministri del culto
> (preti, suore) abbia al suo interno una piccola cappella in cui i fedeli
> possano pregare, o fare atti di devozione, ed ecco che il luogo non ha
> più natura «esclusivamente commerciale». Quindi, non pagherà l’Imu. Il
> punto è che quando l’esenzione fu stabilita per l’Ici provocò molte
> polemiche. In tanti sostennero che era giusto favorire la Chiesa, ma
> altrettanti parlarono di trattamento di favore ingiustificato. La
> questione è stata portata all’attenzione delle autorità di Bruxelles.
> Furono soprattutto i radicali a sollevare la questione. La Commissione
> europea si è mossa aprendo un’indagine che si è trasformata in procedura
> di infrazione. Ora è abbastanza elevato il rischio che si arrivi a una
> sanzione per l’Italia. «L’avere inserito di nuovo l’esenzione sull’Imu a
> Bruxelles sarà vissuta come uno sgarbo. Anzi, come la volontà cocciuta
> di insistere su un privilegio che le autorità comunitarie hanno già
> detto di non apprezzare», ha spiegato ieri il radicale Maurizio Turco.
> Naturalmente molti sospettano che l’emendamento vada messo in relazione
> agli attuali problemi giudiziari del premier che non vuole inimicarsi le
> alte gerarchie vaticane.
>
> L’Imu dovrebbe partire dal 2014. In realtà, secondo il decreto
> dovrebbero essere tre. La prima Imu, «di possesso», dovrebbe essere
> uguale all’attuale Ici. La seconda, a discrezione dei comuni,
> accorperebbe varie tasse comunali come tosap, canoni di occupazione di
> spazi, eccetera. La terza Imu, di «trasferimento» dallo Stato ai comuni,
> accorpa imposta di registro, bollo, ipotecaria e catastale, Irpef
> redditi fondiari, registro e bollo su contratti di locazione, tributi
> speciali catastali, tasse ipotecarie.
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> in data:22/01/2011
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