Autore: ugo Data: To: aderentiretecontrog8, forumgenova Oggetto: [NuovoLab] Solidarietà con il popolo tunisino e algerino
Solidarietà con il popolo tunisino e algerino
Contro il neo-colonialismo e la dittatura
In questi giorni il popolo tunisino e algerino si stanno ribellando
contro i propri regimi. In Tunisia, come in Algeria, ci si ribella
contro l'aumento dei prezzi degli alimentari, la mancanza di case e la
disoccupazione; una povertà che è il frutto dell'espropriazione e dello
sfruttamento dell'imperialismo e delle borghesie asservite di quei
paesi. Non a caso UE ed Usa sostengono questi regimi spacciandoli per
"stati democratici". Questo è evidenziato -oltre che dalla reazione
stragista del regime- dalla preoccupazione con cui seguono lo sviluppo
degli avvenimenti le potenze occidentali; in primo luogo l’Italia di cui
Ben Alì è stato storicamente uno strumento e partner economico, a
partire dalla sua presa del potere nel 1987 con un colpo di stato,
organizzato in diretto collegamento con i servizi segreti italiani e
l’allora Primo ministro Craxi morto latitante in Tunisia per sfuggire
alle condanne emesse contro di lui dalla magistratura
italiana. Lo scontro, in Tunisia, ha ormai raggiunto drammatici livelli:
circa 70 morti tra i manifestanti, arresti selezionati di comunisti e
sindacalisti. Il criminale regime fantoccio del sanguinario Ben Alì sta
mostrando il suo vero volto..
Dopo anni di emigrazione da quei paesi l’Europa chiude le porte della
speranza per migliaia di giovani negandogli un futuro diverso. Affamati
dai propri governi, schiavi nei paesi di immigrazione, il popolo ha
deciso che è giunta l’ora di cambiare.
La lotta dei giovani, dei disoccupati, dei lavoratori maghrebini, le
loro rivendicazioni sono le nostre, in Maghreb cosi come in Italia.
Presidio ore 15.00
Sabato 15 gennaio
Piazza Nettuno Bologna
Aderiscono:
Rete dei Comunisti, Sinistra Critica, Partito della Rifondazione
Comunista, Giovani Comunisti, Bologna Prende Casa, USB-Immigrati,
Coordinamento Migranti di Castel Maggiore
Ugo Beiso
Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal