On 01/10/11 22:31, hardskinone wrote:
> Ed anche: cosa c'è dopo Internet?.....
ciao,
a me sta bene di ampliare l'ambito ma tenendo presente che se da un lato
si fa' una disamina dei "dettagli dell' albero" non e' opportuno
inserire anche la "visione della foresta" nello stesso evento-contenitore.
facciamo 2 eventi "gemellati", uno dedicato al substrato tecnico ed uno
a quello evoluzionistico, alla fin fine internet puo' essere
convenientemente vista come un ecosistema in evoluzione e la direzione
dell'evoluzione puo' essere influenzata anche da noi, per cui
ben venga un talk ad hoc, interconnesso alla controparte tecnica ma
necessariamente distinto da questa.
necessariamente, si, se ti metti nei panni del pubblico : immagina di
costruire per la prima volta un pacchetto "pasticciato" con scapy e che
tra l'altro sia IPv6, poi eventulmente parliamo del perche' in BSD (ma
anche linux, credo)
net.inet6.icmp6.nd6_onlink_ns_rfc4861: 0
ed altre amenita' del genere.
al che ti salta su' uno e ti mostra il grafico delle percentuali di vari
trends relativi alla rete globale.
se tutto va' bene ti perdi, se no ti spaventi e scappi.
al contrario, sempre nei panni del pubblico, puoi seguire anche entrambe
le parti armonicamente, sempreche' tra le due ci siano interconnessioni
ed un lasso di tempo sufficiente ad eseguire il context-switching
mentale da una visione microscopica ad una macroscopica.
il che offre anche lo spunto per parlare, eventualmente, di invarianza
di scala, del come una visione globale passi necessariamente da una
conoscenza puntuale e di come la internet IPv6 sia contemporaneamente
diversa ed uguale all' attuale.
se ci sono forze sufficienti (oratori disposti a sbattersi per
documentare "know how" in forma digeribile al pubblico) non credo ci
saranno ostacoli nemmeno a fare un terzo momento, chiamiamolo
"politico", relativo al come entrare da padroni e non da servi nella
nuova rete.
infine : possiamo discutere di tutto anche se personalmente sono piu'
portato alle cose dimostrabili piuttosto che alle opinioni, alla scienza
piu' che alla politica.
