[NuovoLab] COMMERCIO D'ARMI

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COMMERCIO D'ARMI

Da Fincantieri dieci navi per la marina statunitense

Luciano Bertozzi

Fincantieri ha vinto un contratto con la marina
militare USA del valore di quattro miliardi di dollari per la fornitura
di 10 navi Littoral Combat Ship (LCS). I natanti hanno un peso a pieno
carico di 3.000 tonnellate, sono dotati di un ampio ponte di volo e di
un hangar capace di contenere due elicotteri. Secondo Fincantieri sono
«unità di medie dimensioni, particolarmente innovative e adatte a essere
impiegate in diversi tipi di missioni per la difesa da minacce di tipo
"asimmetrico" (come gli attacchi terroristici)». Le unità saranno
realizzate negli stabilimenti americani di Fincantieri, visto che la
società italiana è in partnership con Locheed Martin ma una parte sarà
prodotta in Italia. Va ricordato tuttavia che la legge 185 del 1990 che
regolamenta le vendite di armi italiane vieta le vendite ai paesi
belligeranti come ad es. gli USA. L'azienda cantieristica partecipa,
inoltre, alla gara per la costruzione della nuova flotta di hovercraft
destinati alla Marina Militare statunitense (80 unità per un valore di
oltre 4 miliardi di dollari), per partecipare alla quale Fincantieri e
il colosso aerospaziale Boeing hanno stretto nel 2009 un accordo di
cooperazione. La società italiana con un fatturato militare di 670
milioni di dollari nel 2008 è fra i primi cento produttori mondiali di
armi. Fra le ultime commesse sono da ricordare due pattugliatori
«invisibili» agli Emirati Arabi Uniti e due navi rifornitrici all'India
oltre al contratto miliardario con il Brasile che rischia di essere
congelato per il caso Battisti

"il manifesto" 5/1/2011



Ugo Beiso











Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal