Autor: *RedCat* Data: Para: hackmeeting Assunto: Re: [Hackmeeting]
misoginia contro le accusatrici di assange???
> Il giorno 18/dic/10, alle ore 16:35, drama ha scritto: >
>> Il 18/12/2010 15:21, Robert J. Newmark ha scritto:
>>>
>>>
>>> Il giorno 18/dic/2010, alle ore 13:54, iw9cmd flavio
>>> <iw9cmd@??? > ha scritto:
>>>
>>>> Il giorno Sat, 18 Dec 2010 12:32:06 +0100
>>>> a.dicorinto@??? ha scritto:
>>>>
>>>>> E se una persona consente di fare sesso con un'altra e poi
>>>>> "ritira"
>>>>> questo consenso, è stupro. Punto e basta.
>>>>
>>>> quindi se tu oggi mi regali una cosa e domani te ne penti
>>>> puoi accusarmi di furto? Sarà mica una stronzata?
Io direi che una donna non è una "cosa" (e nemmeno una singola delle
sue parti corporee) da "scambiare", regalare o con cui si firma un
contratto di tipo "economico".
La relazione uomo-donna è molto svilita se la si paragona ad un
contratto in cui le parti in causa accettano "consensualmente di cedere
parti di sé, sentimenti e comportamenti compresi, in cambio di "beni
equivalenti"".
Purtroppo, anche una certa prassi "liberale" (contratti
pre-matrimoniali e tutto ciò che a che fare con i tribunali in genere)
tende ad operare questo parallelo.
Io la metterei più così (tentativo): se tu dici che giocavi a pallone
con me, e poi IN QUALUNQUE MOMENTO (prima o durante) decidi di
ritirarti, hai il diritto di farlo senza che io ti tiri una pallonata in
faccia.
E resta pacifico che io cmq ci rimango male (perchè ho pagato il campo,
ho chiamato gli amici e ora siamo dispari, mi sono sbattuto per
organizzare: pallone, magliette, spiegazione degli autobus che arrivano
al campo, etc etc).
Ma il mio diritto a rimanerci male non giustifica in alcun modo un
presunto mio diritto a tirarti una pallonata.