La destra, anche da noi a capannori, sa fare bene due cose: amministrare
male la cosa pubblica, lasciando solo macerie dietro di se ( vedi alle voci
1 bilancio del comune, 2 mostruoso regolamento urbanistico prodotto
dall’amministrazione Martinelli, 3 situazione drammatica dell’ASCIT di cui
Cervelli era presidente), e tentare maldestramente, sempre dando prova di
non poca disonestà intellettuale, di denigrare il lavoro che da anni
l’amministrazione di centro sinistra sta facendo sia per rimediare alla
pesante eredità lasciataci dal pdl sia per dare a Capannori un futuro
costruito sul rispetto del territorio, su un idea di cittadinanza attiva ed
inclusiva, e sulla sicurezza di un bilancio comunale risanato dopo i
disastri della precedente amministrazione di destra che c’aveva portati ad
un passo dal commissariamento.
Il bilancio del comune di Capannori ora è in attivo, malgrado le politiche
di taglio agli enti locali messe in atto dal governo Berlusconi, e Vanda
Cervelli, al di la delle mistificazioni cui è costretta per mancanza di
argomenti, lo sa bene.
Risultano poi davvero paradossali le dichiarazioni della Cervelli
sull’Azienda Ascit. Proprio durante la sua presidenza, infatti, senza alcuna
gara pubblica, l’azienda ha sottoscritto un contratto capestro per la
riscossione crediti, che ha messo in grave difficoltà centinaia di famiglie
e i conti di Ascit, che solo da pochi mesi è riuscita a liberarsi da vincoli
imposti dal contratto grazie all’impegno dell’attuale dirigenza che ha di
fatto salvato l’azienda rilanciandone la stabilità e la qualità dei servizi.