MARCOLA, UNA INTERVISTA SCONCERTANTE
Come sappiamo in questi giorni il presidente Lula, vicino alla scadenza del
suo mandato, ha dichiarato guerra al crimine che, partendo dalle favelas,
domina la città di Rio de Janeiro, in vista degli impegni assunti per i
grandi eventi internazionali che si svolgeranno nella città.
Una intervista terribile, cinica, realista questa che il giornale brasiliano
O Globo ha fatto a Marcos Camacho, noto come "Marcola", il massimo dirigente
di una organizzazione criminale di carcerati di San Paolo in Brasile,
denominata "Primo Comando della Capitale" (PCC) che ci racconta la
situazione del crimine nelle grandi città brasiliane. Ma che forse ha una
valenza più ampia. Ne dovremmo sapere qualcosa anche noi, no? Un'altra delle
follie della "modernità", le megacittà che si avviano a raccogliere ormai i
due terzi della popolazione mondiale Limitati dalle nostre capacità
temporali di traduzione ci limitiamo a tradurre un breve paragrafo. Commenta
il giornale : "Le risposte di Marcola ci avvicinano a quello che può essere
il futuro della delinquenza comune in America Latina."Soltanto, ci chiediamo
noi?".
[.](Marcola rispondendo alla domanda "cosa è cambiato nelle periferie") Non
ci sono più proletari, o infelici, o sfruttati. C'è una terza cosa che
cresce lì fuori, coltivata nel fango, educandosi nel più assoluto
analfabetismo, diplomandosi nelle carceri, come un mostruoso Alieno nascosto
negli anfratti delle città. Così è. Un altro linguaggio. Siamo davanti a una
specie di post-miseria.
Questo. La post-miseria genera una nuova cultura omicida, aiutata dalla
tecnologia, dai satelliti, dai cellulari, Internet, armi moderne. E' la
merda, coi chips, coi megabytes.
[.] Lei crede che chi possiede 40 milioni di dollari come Beira Mar
(probabilmente un'altra delle organizzazioni ndt) non comandi? Con 40
milioni di dollari la prigione è un hotel, un ufficio. Quale è la polizia
che va a bruciare questa miniera d'oro, mi capisce? Noi siamo una impresa
moderna, ricca. Se il funzionario tentenna, viene spazzato via e "collocato
nelle microonde".
Voi siete lo stato frantumato, dominato da incompetenti.Noi abbiamo metodi
agili di gestione. Voi siete lenti e burocratici. Noi lottiamo sul terreno
nostro. Voi in una terra esterna. Noi non temiamo la morte. Voi morite di
paura. Noi siamo bene armati. Voi avete la calibro 38. Noi siamo all'attacco,
voi sulla difensiva. Voi avete la mania dell'umanitarismo. Noi siamo
crudeli, senza pietà. Voi ci avete trasformato in "super stars" del crimine.
Noi vi reputiamo dei pagliacci. Noi siamo aiutati dalle popolaziopni delle
"villas miserias" (le periferie dei baraccati ndt), per paura o per amore.
Voi siete odiati. Voi siete regionali, provinciali. Le nostre armi vengono
da fuori, siamo "globali". Noi non ci dimentichiamo di voi, siete i nostri
"clienti".Voi ci dimenticate quando il terrore della violenza che
provochiamo è passato.[.]
PER CHI LEGGE LO SPAGNOLO L'INTERA INTERVISTA, DA MEDITARE, E' DISPONIBILE
SUL SITO
www.kanankil.it