Ieri si è riunito il tavolo di lavoro sul compostaggio che è stato riconvocato per valutare il da farsi di fronte ad una situazione di stallo che ci preoccupa e che rischia di trascinarsi fin dopo le elezioni amministrative della prossima primavera/estate, per poi ritrovarci di nuovo in autunno, con un nulla di fatto e nelle stesse condizioni di oggi. Noi non accettiamo l'idea che dopo tanti anni possa ancora prevalere la logica del rinvio. L'impianto è necessario e urgente! Questo è sempre stata la nostra convinzione.
Oggi dovrebbe uscire un comunicato ufficiale deciso e concordato tra tutti i presenti ma qualcuno ha voluto, in modo del tutto arbitrario, fare una propria anticipazione ad un quotidiano locale, con l'intento del tutto evidente di strumentalizzare il tavolo per i propri fini di parte violando il patto che fin qui aveva garantito un confronto sereno, del tutto corretto e propositivo.
Sempre ci siamo mossi con grande senso di responsabilità ponendo al centro della nostra attenzione solo ed esclusivamente la necessità di trovare una soluzione condivisa per risolvere un problema importante per un'intera comunità, per chiudere, nel migliore dei modi, il ciclo di una gestione dei rifiuti virtuosa ed estremamente positiva organizzata dal Comune di Capannori.
Nessuno dentro il tavolo, ha mai usato questa specifica questione come grimaldello per organizzare una opposizione a tutto campo alla Giunta Del Ghingaro. Noi pensiamo che una amministrazione non la si può giudicare da un singolo atto specifico, ma dall'insieme della sua azione complessiva in tutti i campi della vita sociale, civile e culturale di una comunità. Noi ci sentiamo parte di questa maggioranza cha amministra Capannori e che ha saputo mettere in campo e produrre politiche coraggiose e innovative .
Criticare una singola scelta amministrativa, per noi sbagliata, nel merito ma anche nel metodo seguito, non significa saltare il fosso, passare dall'altra parte, come certa vecchia politica purtroppo continua a pensare. Il dissenso è il sale della democrazia quando è costruttivo e propositivo, criticare una scelta che non ci piace, non significa uccidere una esperienza ma aiutarla a vivere, a crescere ad evitare errori e soprattutto a praticare metodi di confronto più aperti e democratici meno blindati com'è stato invece, il non confronto interno alla commissione rifiuti , che per questo e con convinzione, la critichiamo.
Un tavolo rappresentativo di cittadini e di diverse associazioni, politiche sindacali, ambientaliste e di categoria ha il diritto di essere ascoltato con attenzione e rispetto e non liquidato con frettolosa autosufficienza.