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Apertura seconda edizione della mostra RI-GENERAZIONI

domenica alle 12.00 - domenica 9 gennaio 2011 alle ore 23.30
Villa Ginori Quiesa
Rigenerazioni
Dopo un lavoro immane (e ancora siamo solo all'inizio...), questo è l'invito
definitivo per la nuova edizione di ri-Generazioni, la cui inaugurazione si
svolgerà ufficialmente il 12-12 alle ore 12 presso la prestigiosa Villa
Ginori di Quiesa. La mostra sarà visitabile fino al 9 gennaio 2011 presso la
Brilla di Quiesa (Massarosa) Lucca.
Per ulteriori informazioni: www.rigenerazioni.altervista.org
Cordiali saluti, Alberto Magnolfi

Progetto Rigenerazioni

Comune di Massarosa

Comunicato stampa del 6 ottobre 2010

“Rigenerazioni- precisa l’assessore alla cultura Riccardo Rolle- non è
stata solamente una mostra d’arte e non sarà soltanto un catalogo, anche se
del tutto particolare. Rigenerazioni è un progetto culturale di ampio
respiro che contraddistingue la politica culturale dell’assessorato. E’ un
progetto che è nato coinvolgendo le nostre scuole e il territorio, con feste
di frazioni, ed è sfociato, quasi naturalmente, in una grande esperienza di
istallazioni artistiche nei 2000 m quadrati della struttura della Brilla.
Rigenerazioni comprende in sé anche un modo di pensare, di vivere di fare
arte: una poetica( ποιεω fare). Una poetica alla cui base vi è il concetto
di sostenibilità,di decrescita di modelli di sviluppo non più percorribili,
di riciclaggio. L’esposizione artistica ha coinvolto 18 artisti oltre alle
scuole del territorio e ha permesso l’incontro di modi di fare arte la cui
peculiarità ha messo in luce la geniale leggerezza di conferire ad oggetti
insignificanti forme fantastiche di vita artistica. Questo percorso
culturale, denso di valori, ha saputo attrarre importanti patrocini e
contributi economici: Regione Toscana, Provincia di Lucca, Fondazione
Ragghianti, Ente parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli e certo non
ultima l’Ambasciata Brasiliana interessata a mettere in luce la storia della
Brilla legata alla Forza Expeditionaria Brasileira e a trasferire questo
modo di far arte nel proprio paese. Tutto questo potrebbe bastare a
giustificare un eventuale cospicuo impegno di spesa da parte
dell’Amministrazione, investire in cultura ha valore a mio parere in
particolar modo in situazioni economiche di difficoltà e segnala
l’intenzione politica della Giunta di non tagliare un settore ritenuto
strategico per il futuro. In realtà, però, l’impegno è molto minore visto
che molti dei soggetti patrocinanti sopracitati intervengono
finanziariamente nell’operazione e a questi si aggiungono quattro soggetti
privati presenti sul territorio, inoltre il catalogo, dotato di codice ISBN,
potrà essere venduto e questo, alla fine dell’iniziativa, porterà non una
spesa ma un guadagno per le casse comunali. La cultura, se ben programmata,
paga a lungo e a breve termine: anche se credo che questo non sia un valore
necessario sono orgoglioso di dire che tutte le maggiori iniziative
culturali intraprese quest’anno, “Festa Antica Roma”-“Massarosa Jazz
Festival”, hanno portato cospicui introiti nelle casse comunali e così sarà
anche per questo catalogo. Infine voglio ricordare che i capitoli di
bilancio destinati a Cultura e Pubblica Istruzione sono separati e
assolutamente non paragonabili visto che quello destinato alla scuola ha
somme esponenzialmente più alte, ma se anche fossero ammissibili
trasferimenti, qual è la soluzione proposta? Parare i colpi di mancanza di
fondi nella scuola tagliando la cultura? Il Catalogo di Rigenerazioni andrà
in Stampa la prossima settimana, è frutto di quasi un anno di lavoro e della
passione del professor Alberto Magnolfi e della capacità grafica di Alberto
Grazi, ma anche del contributo di tutti gli artisti di Rigenerazioni e di
tutti i cittadini che si sono appassionati all’impresa. E’ la prima volta
che l’Amministrazione Comunale pubblica un Catalogo d’Arte, non credo sarà
l’ultima. Rigeneratevi!”
“In qualità di Direttore artistico del Progetto “Ri-Generazioni” e di autore
del catalogo dell'esposizione, vorrei far presente quanto segue- precisa
Alberto Magnolfi
Premetto che un'iniziativa come quella organizzata alla “Brilla” nel
novembre scorso non può (e forse non deve) mettere tutti d'accordo. Nel
pieno rispetto di qualsiasi opinione “conservatrice” o non informata
riguardo al settore, riconosco che la promozione di una modalità basata sul
“recupero” di oggetti si connota di per se' come un'azione spregiudicata e
innovativa. Vorrei solamente sottolineare che l'evento si è sviluppato
grazie alla collaborazione di artisti e volontari intervenuti a titolo
completamente gratuito. La nostra azione è partita dalla radicale ripulitura
dei locali (2.000 metri quadri cosparsi di escrementi di uccelli ed animali
morti), si è sviluppata contattando le scuole di diverse province e 18
artisti intervenuti a titolo gratuito (compreso il trasporto e i materiali
per l'affissione) e si è basata sulla presenza di personale addetto
all'apertura giornaliera dei locali durante i due mesi di esposizione.
La vastissima partecipazione di pubblico ed il consenso pressoché unanime
dei visitatori è stato espresso in un registro delle presenze estremamente
lusinghiero e di per se' gratificante.
L'esposizione, prorogata grazie alla massiccia affluenza di pubblico e alla
disponibilità di un gruppo eterogeneo di volontari entusiasti, ha riscosso
l'interesse di vari organi di stampa, raggiungendo lo scopo (non prefissato
in origine) di ottenere il patrocinio per la pubblicazione di un catalogo da
parte di importanti Enti istituzionali (fra i quali la Regione Toscana, la
Fondazione Ragghianti, la Provincia di Lucca e l'Ambasciata Brasiliana,
contattati dal sottoscritto), a tutto vantaggio della promozione di un luogo
affascinante, patrimonio della collettività del nostro Comune.
Il comune di Massarosa si è fatto carico di sostenere meno del 50% delle
spese di pubblicazione di libro e catalogo (circa 3.000 euro, IVA compresa)
acquisendo il possesso di una quantità di cataloghi e libri pari a circa
15.000 euro di controvalore. I diritti d'autore sui testi e sulle immagini
sono stati concessi gratuitamente dagli autori, come pure i diritti del
“Calendario Cromoperpetuo” detenuti dal sottoscritto.
Dalla cifra complessiva si può dedurre facilmente che anche i costi
dell'impaginazione sono da considerarsi irrisori, dato il coinvolgimento
spontaneo del grafico e dell'editore (a titolo gratuito).
Il nostro interesse di cittadini orgogliosi del nostro territorio è quello
di far sì che il ricavato delle vendite del catalogo e del libro sia
finalizzato dall'Amministrazione Comunale a valorizzare un luogo
prestigioso giunto al centro di un interesse internazionale, dato il suo
valore storico, civile ed estetico.
Oggi la “Brilla” è di nuovo vittima dello stesso abbandono nel quale
l'avevamo trovata lo scorso anno, in attesa che noi o chiunque altro si
presti a donarle il proprio tempo, le proprie idee e la propria competenza.
Gratuitamente.
Le mie competenze specifiche derivano dalla mia attività di insegnamento
Storia dell'Arte e dalla collaborazione (sempre gratuita e volontaria, di
questi tempi...) con vari Enti e con il settore universitario del Ministero.
In virtù di questo, sono quindi consapevole dei mostruosi tagli apportati
negli ultimi anni al settore della cultura. Settore mortificato che, seppur
accorpato sotto lo stesso assessorato nel Comune di Massarosa, ha capitoli
di spesa nettamente separati da quelli dell'Istruzione.
Ritengo pertanto pretestuoso, fuorviante e demagogico accusare lo stesso
assessorato di aver sottratto fondi al “servizio scuolabus” dello stesso
comune. Il tentativo di innescare una polemica infondata deriva
probabilmente da qualcuno che non si è sentito in dovere di lasciarsi
coinvolgere in un'iniziativa importante, emozionante, prestigiosa ma affatto
remunerativa.
Una demagogia equiparabile al voler radere al suolo un edificio storico
prezioso come la “Brilla” per trasformarlo magari in un parcheggio a
pagamento per pulmini. A quel punto, per un paradosso legato alla stessa
logica irrazionale, il Comune potrebbe anche incassare un po' di soldini
utili al bilancio. Ma i cittadini diventerebbero davvero più ricchi?”