Re: [Hackmeeting] Assange, Wikileaks e l'infowar

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Autore: MgpF
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To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] Assange, Wikileaks e l'infowar
Il 12/7/10 12:31 AM, a.dicorinto@??? ha scritto:
>
> Per i geniacci della comunicazione qui presenti, per i rasoi affilati della critica giornalistica, sottopongo un pezzo da pubblicare
> a breve. Comments welcomed. Kisses
> °°°°°°°°°°°°°°°°
>
> La guerra dell'informazione. Da Gengis Khan a Julian Assange
> “Assange non ruba informazioni, ma garantisce l'anonimato a chi gliele dà”
> Arturo Di Corinto
> fino alle psy-ops (pscyhological operations) in terra irachena nella


Si scrive senza trattino.

> fatto Wikileaks, appellandosi all'opinione pubblica, mettendo su Internet i War-log diaries


Si scrive senza trattino (oh, ma che hai con sti trattini?!?!?!)

> dell'information warfare perché l'obiettivo dell'attacco non era demolire la struttura informativa avversaria ma influenzare
> l'opinione pubblica rendendo noto ciò che non lo era. Un risultato che può essere ottenuto usando fonti informative dietro le linee
> del nemico da agenti umani o infiltrandosi in computer e database da kilometri di distanza.


> caso dei cablogrammi, gli Usa non hanno protetto adeguatamente le proprie informazioni e viceversa Wikileaks ha trovato il modo di
> entrarne in possesso esponendo al resto del mondo molti degli elementi su cui si basa la politica (e l'egemonia) americana.


Che è assolutamente corretto, ma non centra una mazza con le tre righe
sopra che parlavano di crittografia. I dati dei cablegrams non sono mai
stati crittati.

> Dopo la pubblicazione dei cablogrammi Amazon ha bloccato l'accesso ai server che contenevano i suoi database,


No, li ha spenti. Non ha bloccato un tubo.

> probabilmente quello di impedire l'indicizzazione nei motori di ricerca delle risorse web facenti capo a Wikileaks.


...o il blocco dell'autonomous system...

> Wikileaks questo aggiramento è di tipo sociotecnico, agito da persone che hanno creato siti mirror (siti specchio) e propagato
> l'informazione attraverso la Darknet, la parte sommersa di Internet fatta di circuiti peer to peer e di tecnologie di
> anonimizzazione anticensura come quelle di Tor e Freenet.


Faico. Mi sa un po' sufflone di Codice Swordfish come atmosfera, ma faico!

> Ddos: http://it.wikipedia.org/wiki/Denial_of_service


Questa è la pagina del Dos. La voce DDOS è qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Denial_of_service#DDoS


Bello!

M.

--
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