On 06/12/2010 22:10, Vincenzo Tozzi wrote:
>http://it.peacereporter.net/articolo/25680/SmokyLeaks
penso che l' intervista fatta da H@rlock sia un ottimo spunto: chiara e
diretta.
E' pur vero però che ad Annozero la situazione è ben diversa, quindi è
il caso di vedere bene soprattutto il modo di porsi.
Io personalmente riterrei che sia il caso di essere obbiettivi (ottima
la citazione di Jaromil)
> le fonti di wikileaks sono INTERNE e volontarie, i materiali non
> sono frutto di "hackeraggio". questo fatto mette a risalto una fase
> storica di sgretolamento della fiducia all'interno di strutture di
> intelligence. nel bene o nel male, e' un sintomo che denota lo
> sgretolamento progressivo delle reti di intelligence, che sono
> peraltro infiltratissime da interessi deviati
e puntare sul fatto che la vera forza di Wikileaks è l' effetto dell' anonimato fornito alle sorgenti: crimi se ne compiono e sono sempre stati compiuti, tutti lo sanno e come tutti anche noi ce ne prendiamo a cuore: dimostrare che anche gli hacker sono persone normalissime, che non sono spinti solo dal gusto di creare danni e dolori, potrà forse creare una breccia sul tabù da sempre costruito.
I tecnicismi ed i formalismi che se li vadano a studiare ed a documentare da soli (tanto chi non lo fà fondamentalmente è perchè se ne sbatte i cojoni)
E se proprio dovessero sorgere attacchi sulle figure degli hacker, sarebbe il caso di ricordare loro che è solo questione di persone: come ci sono gli hacker buoni e ci sono quelli cattivi che fanno danni e si ritrovano con capi di accusa, ci sono anche politici buoni e politici cattivi, anch'essi con i loro bei capi di accusa.
Siamo sinceri, lo spazio che ci verrà dato sarà molto ridotto, e secondo me, se non si hanno i mezzi adatti è impossibile ottenere i risultati sperati: ma ciò non toglie il fatto che DOBBIAMO esprimerci secondo le nostre Ideologie, perchè nè noi nè nessun altro che fà le cose per il bene suo e quello altrui è secondo a nessuno.
Davide