Re: [Hackmeeting] wikileaks

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Author: Fabio Pietrosanti (naif)
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] wikileaks
Mi domando... ora che succederà?

Cioè un mandato di cattura internazionale è una cosa spessa e prima o
poi assange sarà preso o si costituirà, non penso che scapperà in ecuador.

Ma il problema non è quello, è come dare loro supporto e/o supportare il
concetto stesso affinchè vi sia la comprensione del fenomeno e della non
interrompibilità.

Sarebbe quasi da pensare a strumenti di supporto alternativi, tipo un
qualche sistema di leak amplification basato su una banale attività di
moderazione, interamente distribuito.

Si compone una cospiqua lista di email di giornalisti, redazioni,
associazioni ed enti con dentro anche quei 5-10.000 indirizzi. Ben
fatta, distribuita nel mondo, prendendo sia i più influenti che i meno,
i più aggressivi e i più giovani ma emergenti, gente di diversi settori
e opinioni politiche.

Poi si crea una web app da tenere su TOR e da pubblicizzare su internet
in cui si possono fare true-uncensored-submission.
Se si generasse dello spam, allora si renderebbe necessaria una
moderazione che potrebbe essere gestibile via IM da una rete di
volontari selezionati che a loro volta con un meccanismo di votazione
dicano semplicemente SPAM/HAM. Questo sarebbe un elemento sensibile, ma
gestibile adottando un approccio di semplice categorizzazione SPAM/HAM
senza entrare nel merito della bontà del contenuto.

I riceventi potranno avere un feed informativo di leak continuativo nel
tempo, sia di cagate che di cose rilevanti, sarà loro mestiere sapere
che sono stati prescelti per ricevere "leaks" e decidere di valorizzare
questa posizione scartando lo spam e considerando le cose interessanti.

L'applicazione di gestione sarà scaricabile e installabile con l'invito
a contribuire a creare una rete di sistemi di questo genere.

Un sistema del genere non avrebbe bisogno di tanto data storage, di
grandi server nè di uno staff di moderazione o di supporto finanziario.

Proprio un leak-portal semi-automatico che permetta all'individuo che ha
deciso di fare il leak, ma ovviamente non ha la conoscenza delle
dinamiche della società dell'informazione, ha paura a pubblicarlo, ha
paura ad esporsi, di avere un punto di broadcasting.

Diciamo che rafforzerebbe il concetto di leak spostando il focus e
l'attenzione dal "Sig. Assange" a qualcosa che potrebbe potenzialmente
fare chiunque.

-naif

On 01/12/10 21.01, jaromil wrote:
> oh cmq amazon ha interrotto l'hosting
> http://techcrunch.com/2010/12/01/amazon/
>
> intanto qua sta il torrent con tutti i cables rilasciati fin'ora
> http://file.wikileaks.org/torrent/cablegate/cablegate-201012011601.7z.torrent
>
> ciao
>
>
>
>
>
> jayzzus
> _______________________________________________
> Hackmeeting mailing list
> Hackmeeting@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting