[Intergas] I: [rigas] Verso Cancun a Milano serata con Raj P…

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Author: Sandra Cangemi
Date:  
To: clnsm, elenafailla, Luca Maccione, cinzia.turla, educazione, intergas
Subject: [Intergas] I: [rigas] Verso Cancun a Milano serata con Raj Patel con ya basta
Si direbbe interessante
ciao
Sandra



----- Messaggio inoltrato -----
Da: "yabasta@???" <yabasta@???>
A: rigas@???
Inviato: Gio 25 novembre 2010, 23:09:50
Oggetto: [rigas] Verso Cancun a Milano serata con Raj Patel con ya basta

Associazione Ya Basta! Italia presenta:

Mercoledì 1 dicembre 2010, h 20.30 presso CasaLoca, viale Sarca 183, Milano


Da Cancún all’Expo: il valore delle cose tra clima, cibo e territori
Incontro con Raj Patel
Raj Patel è uno scrittore, attivista e accademico, autore de “I padroni del
cibo” (Feltrinelli, 2008), “Il valore

delle cose e le illusioni del capitalismo” (Feltrinelli, 2010) e,
insieme a Eric Holt‐Giménez, di “Food

Rebellions” (Slow Food, 2010).

Economista che ha lavorato per la Banca mondiale e per il Wto prima di
impegnarsi in campagne internazionali contro

queste stesse organizzazioni, è un attivista e collaboratore in La Via
Campesina, uno studioso delle politiche alimentari

mondiali e un consulente per le Nazioni Unite (Relatore sul Diritto al Cibo).
Lavora inoltre con Abahlali baseMjondolo,

un movimento di abitanti delle baraccopoli sudafricane. Ha descritto nel suo
ultimo lavoro il fallimento dell'ideologia

egoistico‐competitiva e le molte lotte planetarie per la pratica
diretta della democrazia, per la difesa, e per la

costruzione e reinvenzione dei beni comuni. Si è formato nelle università di
Oxford e Cornell e alla London School of

Economics; lavora attualmente con la University of KwaZulu‐Natal, in
Sudafrica, e con la University of California a

Berkeley. Suoi articoli sono apparsi su testate come “The Ecologist”, “The
Guardian”, “The LA Times”, “NYTimes.com”

e “The Observer”.

http://www.feltrinellieditore.it/SchedaAutore?id_autore=1000870
http://rajpatel.org/
http://www.youtube.com/watch?v=6P03nNeYiJo

Intervengono inoltre:
Mario Agostinelli, Comitato Energiafelice
Giorgio Ferraresi, Politecnico di Milano
Roberto Masciadri, Comité Amig@s do MST
Luca Trada, Comitato No Expo

Aggiornamenti in collegamento con le mobilitazioni per una giustizia climatica
di Cancún (Conferenza ONU sul clima)


Introduzione a cura dell’Associazione Ya Basta! Milano
Cambiare il sistema, e non il clima, è divenuto uno slogan imperativo delle
lotte globali in tempo di crisi climatica. Una

crisi climatica che è causa ed effetto della crisi economica, energetica e di
governance, e che rispecchia il fallimento

del modello capitalistico globalizzato (compresa ogni sua variante
autoritaria). La favoletta lugubre di un sistema

virtuoso ma basato su avidità, appropriazione ed esclusione è palesemente
terminata. Il mercantilismo neoliberista ha

fallito su tutta la linea politica, economica, sociale, ecologica, tecnologica.
Eppure ancora, in ogni angolo del pianeta,

multinazionali, governi e organismi di potere mondiale puntano a
mettere le mani sulle risorse che determinano

l’economia di oggi e di domani, come il petrolio e l’acqua. La connessione tra
sfruttamento dei territori e cambiamenti

climatici si fa sempre più stretta: l’agricoltura intensiva, lo sviluppo
estrattivistico e l’ansia di profitto avvelenano aria e

acqua, distruggono territori e forme di vita, asserviscono contadini e abitanti
delle metropoli, determinano migrazioni

planetarie. Il fallimento della Conferenza Mondiale sul Clima di
Copenhagen lascia poche speranze sul fatto che la

prossima Conferenza di Cancún (COP16, Messico, 29 novembre‐10 dicembre
2010) possa stabilire accordi positivi,

anche solo in materia di contenimento delle emissioni inquinanti. Il fatto è che
i cambiamenti climatici sono uno degli

aspetti della crisi generale di sistema. E la crisi generale può
essere superata con un’alternativa generale, che sia politica, economica,
sociale, climatica, tecnologica. E’ quello che in ogni angolo del pianeta si
afferma con le mille lotte

per la pratica diretta della democrazia, per la difesa, costruzione e
reinvenzione dei beni comuni. E' tempo di

dimenticare  il  fallito  egoismo  competitivo  e  accogliere  una  emergente    
solidarietà  cooperativa  globale.  Un  ruolo 


centrale, per il contenimento dei cambiamenti climatici, come per il cambiamento
del modello economico capitalistico

in tutti i settori produttivi, va attribuito al tema del cibo e
della sovranità alimentare: se da un lato il ciclo dell’agricoltura
intensiva è tra le prime cause dell’emissione di gas serra,
dall’altro non è ammissibile che oltre un miliardo di persone faccia
la fame mentre i paesi ricchi vedono crescere l’obesità come una
malattia endemica.

Un’agricoltura differente può farsi garante della conservazione
dell’ambiente, interrompere i processi migratori che

vedono uno svuotamento delle campagne e una crescita devastante delle
megalopoli, permettere a tutti l’accesso al

cibo e alle risorse idriche.
Di tutto questo parleremo, collegandoci all’esperienza de La Via Campesina, del
Movimento Sem Terra e degli zapatisti

del Chiapas, mentre a Cancún le nostre compagne e i nostri compagni della Rete
Italiana per la Giustizia Ambientale e

Sociale (RIGAS), e di tutti i paesi, porteranno le istanze di cambiamento
globale del modello di sviluppo, e mentre a

Milano prosegue la lotta contro l’Expo 2015, che ha come presupposto la
devastazione di interi territori (area Expo,

Parco Agricolo Sud e in generale tutta la metropoli) e come tema “Nutrire il
pianeta”. Nutrire il pianeta, cambiare il

sistema e non il clima, combattere gli OGM e l’agricoltura intensiva,
difendere beni comuni come l’acqua,

interrompere le cause delle migrazioni (e non reprimerne gli effetti),
contrastare il consumo di suolo e modificare il

rapporto città‐campagna, sono sei facce di uno stesso dado. Un dado che non
vogliamo lasciare al gioco d’azzardo dei

padroni della Terra.

A seguire proiezione del film “Il mondo secondo Monsanto” di Marie‐Monique Robin

Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=KvJhGeeI9iU

Durante la serata sarà possibile acquistare il Café Rebelde Zapatista e l’Açucar 
do Brasil                        


(www.caffezapatista.it e http://www.yabasta.it/spip.php?article1141)