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Il 23/11/2010 1.00, Johnny ha scritto:
> Scusate, sono nato ieri. Perché le mele si possono vendere, le macchine
> di Turing si possono vendere, ma le idee no?
>
Per la stessa differenza che passa tra il petrolio e la pubblicità
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Purtroppo o per fortuna cara Tibi, le cose non stanno proprio così. Le idee come tali non si vendono perché non hanno un mercato. Ma
le idee espresse in una forma riconoscibile (spartito, articolo di giornale, programma software), si vendono eccome. E sono tutelate
dal copyright a livello nazionale e internazionale. Il tipo di licenza di utilizzo e il tipo di contratto che ne definisce la
cessione determina compensi, diffusione, costi dell'idea espressa.
Il free software è un'idea, ma un applicativo in free software è un “prodotto” che può essere regalato, scambiato, venduto,
modificato. Però grazie alla sua licenza che lo mantiene libero e appoggiandosi alle leggi sul copyright impedisce che una
multinazionale se ne appropri, ad esempio.
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> Perche' dopo che hai mangiato la mela, nessun altro potra' mai piu'
> sapere che gusto aveva.
Suggerisco sommessamente di fare della differenza tra vendere un'idea
che risolve un problema in modo non esclusivo, e imbrigliare un'idea in
modo esclusivo (e.g. brevetto).
Sono due cose un po' diverse.
Raistlin
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Qui ha ragione Raistlin. Da specificare però che un'idea può essere brevettata se esprime i requisiti di inventività, innovatività e
industrializzabilità. Abbiamo combattuto spesso contro la brevettazione delle idee contenute nel software, cioè, gli algoritmi,
dicendo che quelle idee non si possono brevettare. Purtroppo negli Usa si possono brevettare anche i software. Quindi quello che
viene venduto in questo caso non è l'idea, ma il diritto di sfruttamento del brevetto in via esclusiva.
Ma se non credete a me, sentite Stallman. ;-)
http://www.youtube.com/watch?v=b3uX5XwdN_8
Cheers
