Re: [Hackmeeting] Il mio primo libro :)

Borrar esta mensaxe

Responder a esta mensaxe
Autor: Marco Bertorello
Data:  
Para: hackmeeting
Asunto: Re: [Hackmeeting] Il mio primo libro :)
Il 23 novembre 2010 11:03, ciaby <ciaby@???> ha scritto:
> On Tue, 23 Nov 2010 10:49:34 +0100, asbesto <asbesto@???> wrote:
>>
>> inoltre per il pdf ci stiamo sbattendo per la distribuzione in
>> proprio su dyne.org. A pagamento, si, come moltissime cose della
>> EFF negli anni che furono, poiche' in questo non c'e' alcuna
>> contraddizione: i "sorgenti" ci sono, basta pagare, sono
>> disponibili, e chi li compra poi ha la LIBERTA' di farne cio'
>> che vuole, cioe' distribuirli a sua volta vendendoli, o gratis,
>> o metterli nel torrent. E' free software, non free beer!
>
> \O/
>
> Approvo totalmente l'idea di _vendere_ un libro, la cultura puo' essere free
> quanto vogliamo ma non credo sia una contraddizione se asbesto prova a farci
> due soldi sopra.
> D'altronde, e' anche vero che questa comunita' e' piena di gente che lavora
> per i peggio stronzi (io compreso), e sono ben pochi quelli che praticano
> una cultura antagonista nel proprio quotidiano.
> Indi per cui, complimenti ad asbesto per il libro, io lo comprero'
> sicuramente (magari di persona, ordinare dall'america mi sembra un po' uno
> spreco...), e complimenti a tutti per questo bellissimo thread di scazzi e
> insulti, in vero stile hackit. Credo pienamente nella free culture, ma non
> credo che avere _tutto_gratis_per_tutti_ sia la soluzione. Un autore deve
> avere un minimo di compenso per quello che fa, sopratutto se ci deve perdere
> mesi sopra. E' tanto bello pensare che l'open source abbia prodotto cose
> spettacolari come linux, ma ricordiamoci anche che l'80% del codice open
> source scritto al giorno d'oggi e' pagato da aziende, di solito
> multinazionali, e il mito del piccolo hobbista che scrive codice nella sua
> cameretta e', appunto, solo un mito. Per cui, se si vuole materiale "di
> qualita'", qualcosa bisogna pur pagarlo. Se invece della qualita' non vi
> frega, internet e' piena di stronzate per tutti i gusti :-)
> Poi oh, tutti scarichiamo musica/film/libri aggratis, e oramai lo
> consideriamo un sacrosanto diritto. Pero', a voler guardare bene, con la
> musica ci campi anche facendo concerti, con i film te li vai a vedere al
> cinema, ma con i libri devi _per_forza_ vendere. Se no, come dice jaromil,
> fai il lavoro figo e scrivi nel tempo libero. Pero' e' un'altra cosa...


Sono sostanzialmente d'accordo, ma...

a) *è* un sacrosanto diritto scaricare $TUTTO aggratis, ed è
dimostrato dal fatto che manco si riesce più a costruire lotta su
questo: è una pratica ormai entrata nell'uso comune e nessuna legge
che vi va contro viene minimamente percepita dalla popolazione

b) non è vero che devi per forza venderli i libri. Se li regali,
qualcuno li legge, magari a qualcuno piace come scrivi e *ti paga* per
scrivere altro. Così come se produci musica "aggratis", qualcuno ti
ascolta, gli piace come suoni e *ti paga* per farti suonare. Io non
vedo tutta questa differenza fra un libro e un CD musicale.

Ciao,

P.S. i film non si ripagano con i gonzi che smenano il grano per
andare al cinema a vedere la stessa roba che possono vedersi a casa,
in contemporanea all'uscita nei cinema, ma con tutto quell'indotto
proveniente da gadgets, pubblicità (qualcuno ha notato che, per
esempio, il protagonista di "Angeli e Demoni" era la Lancia Delta?),
3D (finchè non sarà una tecnologia economicamente accessibile per le
masse), ecc... non penso che la gente vada al cinema per il popcorn,
per le *comodissime* poltrone o per il ciccione che ride sguaiato in
seconda fila

--
Marco Bertorello
System Administrator
http://bertorello.ns0.it