Il 22/11/2010 17:29, jaromil ha scritto:
>
> caro caparossa,
>
> On Mon, Nov 22, 2010 at 11:27:57AM +0100, caparossa wrote:
>> Il 21/11/2010 20:18, jaromil ha scritto:
>>> 3) il libro viene rilasciato online in formato digitale a
>>> distribuzione gratuita.
>>
>> link
>
> hai dimenticato che asbesto non sopravvive spacciando marijuana che
> gli mando io dall'Olanda, oppure semplicemente ti mancano le
> argomentazioni per aver ragione e ti sei rotto il cazzo e vuoi
> semplicemente fruire a gratis di quel che produciamo? :)
Asbesto non campa e non camperà manco del libro che ha appena
pubblicato, così come non lo fa il 99% degli scrittori italiani.
Anzi, rendendolo liberamente fruibile ha parecchie più possibilità di
trovare gente che lo legga (tanto è gratis, diamoci un'occhiata), lo
trovi interessante se non proprio bello (probabile, visto che si tratta
di un libro di asbesto. a meno che non sia una suora, a leggerlo ...) e
che decida di comprarlo.
Questo è quel che accade dai tempi di napster - c'è ampia letteratura in
rete.
> non ci tengo a far presente certe cose, ma visto come sta messa la
> discussione sappi che te lo sta chiedendo un tuo vecchio compagno che
> non lavora per multinazionali, a trent'anni passati guadagna meno di
> 8k eur all'anno e nonostante questo nel 2010 e' riuscito a mandare
> 1500 eur in sicilia per il freaknet: per adsl, bollette etc.
manco io ci tengo, e quindi non le faccio presenti certe cose.
> se critichi cosi' amaramente un "tentativo di autoreddito" di uno di
> noi, tentativo che non ha nulla a che fare con il vendere birra e
> rincoglionire la gente con la tecno, mi aspetto che tu faccia
> altrettanto se non meglio; tu che la sai cosi' lunga, ora spiegaci un
> po' come fare a campare.
lavoro (quando riesco e come riesco) e riduco i consumi.
quanto all'autoreddito ho già detto cosa penso.
quanto all'autoreddito tramite libro pure.
tu no.
> e non e' che "lavorare per multinazionali" o "essere impiegati
> statali" sia il necessariamente il MALE. io non credo questo, credo
> anzi che siano stracazzi vostri. il problema sorge quando, facendo
> parte di questa comunita' come tu dici, invece di contribuire in
> termini di solidarieta' concreta, ti stai arrogando il ruolo del
> critico radicale con lettere scritte comodamente dalla tua poltrona,
> magari d'ufficio, magari a contratto indeterminato. un po' come Toni
> Negri insomma; peccato che poi sono pure in pochi ad essere
> intelligenti come lui :)
io non mi arrogo una cippa: io dico la mia, tu la tua, ognuno la sua.
faccio parte di questa comunità, ne ho condiviso tante cose (tante altre
no), in primis quella della condivisione dei saperi e della conoscenza,
che per quel che mi riguarda non è solo il manuale tecnico, ma anche e
soprattutto il testo letterario e/o storico e/o filosofico.
sto dicendo cose che ci siamo detti per anni, e che in parte abbiamo
pure fatto (ippolita, melamarcia, la cosa dei romani di qualche giorno
fa di cui non ricordo manco il titolo, e sicuramente tanto altro).
io non ho nulla contro asbesto, anzi. ma anche se è un amichetto - o
almeno, io lo considero tale - quello che vale per tutt@ vale pure per lui.
il resto è fuffa, tanto triste e tanto banale che manco merita una risposta.
--
"un carabiniere mi disse: lottate lottate, che poi se vincete,
a noi ci mettono una stella rossa sopra il cappello
e vi picchiamo lo stesso". Roma, 1971
Guglielmo "Billi" Bilancioni