Il 19/11/2010 18:50, Elettrico ha scritto:
> Il 19/11/2010 15:31, Joe Oblivian scrisse:
>> On Fri, 2010-11-19 at 16:47 +0100, Marco Bertorello wrote:
>>>
>>> Quindi non conta molto la licenza, quanto lo "stato" dell'utente?
>>> se ha un lavoro e può permetterselo deve comprarlo, altrimenti può
>>> piratarlo?
>>
>> Mi sembra abbastanza sacrosanto.
>
> io pensavo che fosse sacrosanta la "libera circolazione delle idee" e
> non "la libera circolazione delle idee in base al reddito".
>
> e non per fare polemica eh, ma solo perchè trovo meglio pubblicare un
> libro con (C) e dire eh mi serve venderlo secondo i meccanismi sui cui
> da sempre piscio invece che metterlo sotto licenza libera e poi
> suggerire di comprarlo e non diffonderlo.
>
> più che altro perchè almeno così si capisce cosa è applicabile e cosa no
> delle mille stronzate che ci diciamo da anni.
Anche per me era così, in questa comunità.
Evidentemente le cose sono cambiate, e noi ora non siamo abbastanza
moderni, avanzati.
Ora funziona che i libri si vendono - salati - non vanno fatti circolare
e, in alcuni casi ancor più lungimiranti, non vanno manco messi sotto CC
o altra licenza libera.
Dai Elettrico, stai ancora così indietro?! Mah...
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"un carabiniere mi disse: lottate lottate, che poi se vincete,
a noi ci mettono una stella rossa sopra il cappello
e vi picchiamo lo stesso". Roma, 1971
Guglielmo "Billi" Bilancioni