[NuovoLab] Casa Mamone, gli incappucciati di periferia

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Autore: Antonio Bruno
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Oggetto: [NuovoLab] Casa Mamone, gli incappucciati di periferia
Casa Mamone, gli incappucciati di periferia
Giornalista si infiltra nella loggia massonica "Alberto Fortis": il tempio è a Fegino
L´inchiesta

Fra gli iscritti l´imprenditore a capo della Ecoge e dirigenti della Confapi
MARCO PREVE


Una giornalista infiltrata svela l´esistenza - e gli appartenenti - di una loggia che ha sede a Fegino proprio nella sede di alcune delle società dei Mamone, fratelli di sangue e, in questo caso, anche di obbedienza. Il tempio che ospitano è frequentato anche da numerosi dirigenti di Confapi, l´associazione di categoria che rappresenta le piccole e medie imprese. Se qualcuno pensava che i massoni liguri fossero "in sonno", due casi attualissimi dimostrano che i "fratelli" sono ben svegli. La prima vicenda che raccontiamo oggi è relativa all´elenco ufficiale di una loggia genovese, la "Alberto Fortis", un "muratore" dei primi dell´800. Lo scoop è di Maria Teresa Falbo, scrittrice e giornalista romana specializzata in cultura e teatro. Il suo Babilonia swing è una pubblicazione cartacea spedita a mille destinatari scelti, ed è consultabile sull´omonimo sito Internet dove si può leggere il suo reportage. Mentre lavorava come ufficio stampa per Confapi Liguria a cavallo del 2009 e del 2010, alla Falbo fu proposto di entrare nella massoneria. «Quando mi venne fatta la proposta- spiega - pensai subito alla possibilità di poter raccontare questo mondo dall´interno». Dopo quattro mesi di attesa Maria Teresa Falbo viene accolta nella loggia appartenente all´obbedienza del Supremo Consiglio d´Italia e San Marino del 33° e Ultimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato. La sua sorellanza avviene con una cerimonia in cui viene incappucciata («io non potevo vedere e quando me lo tolsero gli altri avevano i cappucci neri con i buchi per gli occhi») e invitata a pronunciare le formule di rito nei locali di via Fegino 3. Della loggia fanno parte i padroni di casa, i fratelli Vincenzo e Gino Mamone (quest´ultimo a capo della Ecoge, sotto processo per corruzione e indagato per turbativa d´asta e false fatturazioni in un´altra inchiesta), il padre Luigi e il nipote con lo stesso nome. Vincenzo Mamone, la cui ex moglie alcuni anni fa, attraverso la Casa della Legalità aveva raccontato, ma senza poterla documentare, della sua appartenenza alla massoneria e dei suoi viaggi di "fratellanza" a Sanremo e Montecarlo, è anche uno dei dirigenti di Confapi. E della Loggia fanno parte altri vertici di Confapi: Luigi Mamone, Pietro Capalbo, Raffaele Martino e poi il direttore Roberto Parodi. «Ricordo la signora Falbo- dice Parodi - ha lavorato per noi per qualche tempo poi il rapporto si è interrotto. Non sapevo nulla dell´articolo. Noi massoni siamo un potere occulto? Macchè, e poi guardi che gli elenchi della loggia sono pubblici. Vederli? Mah credo non siano così facilmente reperibili». Da quest´anno Confapi, dopo una battaglia di ricorsi al Tar contro Confindustria è tra l´altro presente nel consiglio della Camera di Commercio con Giuseppe De Gregori, avvocato albergatore, ed è un´associazione sempre più importante nella provincia di Genova. Inoltre, alcuni esponenti di Confapi fanno anche parte del Cad, i Centri di Ascolto del Disagio, associazione nazionale di volontariato (ma a Genova scrive lettere anti moschea al sindaco, organizza corsi di lingue a pagamento e offre attestazioni energetiche) presieduta in Liguria da Enrico Sivori, radici democristiane e diverse militanze in quell´area politica. Ultimi tentativi (entrambi abortiti dopo annunci e conferenze stampa) di Sivori e degli amici della loggia e di Confapi quelli di dar vita alla Lista Centro per Biasotti alle ultime Regionali e poi di far decollare in Liguria la lista "Noi nord" del sottosegretario Vincenzo Scotti. Pare che i duemila iscritti fossero legati alle aziende Confapi e ai volontari del Cad, e il partito a maggio aveva già trovato la sua sede: nell´ospitale tempio massonico di via Fegino.

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antonio bruno.
capogruppo Sinistra Europea - PRC Comune di Genova
00393666756779