Autore: Antonio Bruno Data: To: ambiente, forumsege, forumgenova Oggetto: [NuovoLab] Via della maddalena,
il recupero riparte dal negozio confiscato alla malavita
Via della maddalena, il recupero riparte dal negozio confiscato alla malavita
vincenzi: «Il clima adesso è positivo, ma ognuno deve fare la sua parte»
«IL CONTROLLO degli affitti e delle compravendite, in questa zona, dovrebbe essere molto più accentuato. Il clima adesso è positivo, e i commercianti si sentono più spalleggiati nella scelta di denunciare, di non arrendersi ai poteri che affossano la Maddalena. Ma ognuno deve fare il suo».
Marta Vincenzi inquadra così, tra commozione e soddisfazione, il primo tassello del rilancio della Maddalena. Dopo le denunce di due anni fa, con le quali in sindaco aveva puntato l'attenzione dell'opinione pubblica non solo genovese sulla zona e sulla presenza di infiltrazioni mafiose al suo interno (per gestire, soprattutto, il mercato degli affitti in nero, quello del racket della prostituzione e dello spaccio), ieri in vico del Fornaro 16, pochi passi da piazza della Posta Vecchia, è stato firmato un accordo di collaborazione tra Comune, Prefettura e l'associazione "Libera" di don Luigi Ciotti. Nel negozio di vico Mele che aprirà al posto di un locale confiscato a un'organizzazione mafiosa verranno venduti i prodotti di Libera Terra, frutto di coltivazioni di appezzamenti anch'essi confiscati alla mafia. Nel bel locale di vico Fornaro, tra quelli gestiti dal Patto per la Maddalena, che da anni tenta di ripopolare di attività commerciali questa fetta di centro storico, la Vincenzi assieme al prefetto Francesco Antonio Musolino ieri hanno inaugurato "Conoscere per capire, capire per agire", mostra realizzata da una decina di liceali genovesi che hanno deciso di aderire al progetto di Libera.
Oggi in giro per il quartiere ci saranno trenta punti degustazione dei prodotti, proposti anche da una trentina di negozi. Come si vive e lavora in questo distretto di prostituzione e malavita che vorrebbe diventare «distretto di legalità» lo spiega bene il presidente del Civ, Andrea Piccardo, uno di coloro che più di tutti hanno voluto gettare le basi del cambiamento. «Tre anni fa noi operatori commerciali eravamo esasperati, stavamo per abbandonare tutto. Invece, con l'aiuto di molti soggetti siamo riusciti a non piegare la testa». Piccardo parla delle difficoltà a organizzare iniziative. «Se un giorno metti fuori un banchetto o ospiti una manifestazione del festival della Scienza "sfrattando" due prostitute, il giorno dopo te ne fanno trovare dieci». La strategia della tensione si esprime anche con risse, "spari" e altri gesti di intimidazione «così sui giornali escono questi episodi, non le cose che organizziamo». Poco prima dell'arrivo delle istituzioni, ieri, un segno tangibile: un uomo lancia uno sgabello contro una prostituta, poi le urla contro inseguendola. Poco più su una voce, all'arrivo del sindaco, le urla: «Vincenzi, vai a vedere le saracinesche chiuse». «Oggi comincia concretamente il recupero del quartiere - ha detto il sindaco - Sono commossa, la storia della Maddalena andava avanti da troppo tempo». «Pur ribadendo che Genova sente l'insicurezza più di quanto sia presente nella realtà - ha aggiunto il prefetto - le indicazioni dei cittadini sono uno stimolo per fare sempre di piu».
d. gri.