Re: [Hackmeeting] Sequestrato un server di A/I (ANTANI)

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Auteur: Fabio Pietrosanti (naif)
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Sujet: Re: [Hackmeeting] Sequestrato un server di A/I (ANTANI)
ANTANI
On 12/11/10 15.46, ciaby wrote:
> On Fri, 12 Nov 2010 14:52:11 +0100, "Fabio Pietrosanti (naif)"
> <lists@???> wrote:
>> Vedi caVo, queste sono le considerazioni che si fa' chi si trova a non
>> avere la volontà di guardare la realtà per quella che è e vuole
>> considerarsi in un contesto *competitivo a prescindere*.
>> Se vuoi avere un nemico perchè ti piace il vivere l'antagonismo, che
>> continuo a considerare un hobby, avrai sempre un nemico davanti a te.
>
> E se invece non lo consideri un hobby? Magari nella vita uno vuole
> realmente influire sulla realta' che lo circonda, magari i soldi, la
> fama e la figa (o il cazzo, a ognuno il suo) non sono il sogno di tutti.

ANTANI
Mi spieghi perchè allora tutto quello che si fa in questo ambiente
finisce per essere contro-* dove "*" è qualunque cosa ma basta che ci
sia un contro davanti?
Questo spirito ribelle, contro tutti e contro tutto, antagonista verso
chi non è "contro gli stessi contro cui sei tu" non porta da nessuna parte.

Il mio discutere è orientato a gettare un sassolino ogni tanto (o un
macigno) nello stagno del dibattito che normalmente vive di chi porta
prevalentemente solo una linea di pensiero.

Io sono l'interferenza che pone dei dubbi a chi è incastrato nella
matrice :P

> blackhats, whitehats, greyhats, pinkhats, stessa roba? non credo.

ANTANI
Non stai parlando di estremisti, stai parlando di una
classificazione/categorizzazione di aquer e delle loro attitudini
rispetto alla loro attitudine verso il cybercrime e verso la responsable
disclosure.
Ho conosciuto criminali digitali che in real life sono assolutamente
delle persone ponderate e tranquille.
Idem personaggi molto "security professional" (greyhats) che poi sono
dei funky estremisti sbandati e competitivi.

Invece uno che porta in modo cieco una visione ideale, categorizzando
qualunque altra cosa come merda, è un estremista.
Estremista che nell'ambito politico nazionale si usa connotare come
estremisti comunisti e estremisti fascisti che sono talmente tanto
uguali che si litigano fra loro.

E bada bene questo non è tirarsene fuori nè non avere una coscenza
politica ma ripudiare approcci ideologici espressi in modo estremista.
Per farti capire, voterei volentieri un pannella, ma MAI butterei nel
cesso il mio voto su un vendola, uno storace o un caruso.
> E' facile dipingere gli estremi con una cosa unica, perche' in fondo
> da entrambe la parti si vuole cambiare le cose. La sottile differenza
> sta in cosa si vuole cambiare, e come.
> Per quelli come te che stanno al centro, entrambi le parti non
> interessano, tu stai bene cosi', perche' sporcarsi le mani?

ANTANI
Eh ma invece non è proprio così, io ho idee molto chiare.

Idee che porto avanti, che accompagnano il mio fare sia nell'ambito
professionale che personale e che in generale sono condivise in gran
parte anche da ambienti 'hacktivist' (opensource, libertà d'espressione,
net neutrality, cultura libera, etc, etc).

Ma lo faccio senza turarmi gli occhi dividendo buono/cattivo,
bianco/nero che è la cosa che mi sta profondamente sul cazzo di chi
opera in un contesto artificiosamente competitivo.

Artificiosamente competitivo perchè identifica un nemico e trae la sua
forza proprio dall'esistenza di un nemico.
Artificiosamente competitivo perchè finisce per basare il proprio agire
più che sulla base di un ideale, sulla base del contrastare un nemico.

Quindi la collaborazione si riduce, si trova più solidarietà con chi
"lotta" (anche per altre cose che non centrano niente con l'ideale
aggregatore originario) rispetto a chi porta avanti il tuo stesso ideale.
Si finisce per dare solidarietà per "chi lotta" a prescindere.

Ao', MA CHI SE NE FOTTE SE UNO LOTTA!

A me interessa il perchè uno lotta, non il fatto che semplicemente sia
"CONTRO" qualcosa e quindi mi debba andare in simpatia.

Quindi se il focus in modo propositivo e concreto su un tema poteva essere:
"lavoriamo assieme per questa idea, cerchiamo di aggregare tutti i
soggetti che possono contribuire a sviluppare questa idea"
si tramuta in
"lavoriamo contro chi non rispecchia questa idea, lavoriamo contro chi
non lotta, troviamo e aiutiamo altri che lottano per unirsi alla battaglia".

Questo è un modo di fare basato sull'emotività, privo di un approccio
pragmatico.

E' un approccio che vuole affermare una verità assoluta.

La verità assoluta "IO CIO' RAGIONE E GLI ALTRI SBAGLIANO" è una cosa
che fra gli altri hanno promosso il papa, hitler, israele e alqaida.


>> Non ti sta bene, problema tuo che sei limitato nella capacità di
>> comprendere il mondo che ti sta attorno e *rifiuti il diverso*.
> Nessuno qui rifiuta il diverso. Anzi, tutto il contrario. Il fatto e'
> che questa comunita' era nata con certi presupposti, idee e sogni.
> Ora, sembra solo il baretto sotto casa. Non sto a criticare te, non
> sei mica la sorgente di tutti i mali, ma mi viene un po' di acidita' a
> pensare a tutti i sedicenti hackers che se la fanno con gli sbirri. E
> poi vengono ad hackit. O scrivono in lista. Sinceramente, ci sono
> tanti altri posti dove poter parlare in santa pace, di argomenti
> _esclusivamente_ tecnici, senza scassare i coglioni a questa lista.

ANTANI
Pero' rileggi la tua frase, stai contraddicendo te stesso rifiutando il
diverso qui da te identificato nella mia persona.

Prima dici che "nessuno rifiuta il diverso" ma poi che "ti viene acidità
a pensare a tutti i sedicenti hackers che se la fanno con gli sbirri
eppoi vengono ad hackit" con un implicito invito a stare fuori dalle balle.

Purtroppo nell'estremismo il rifiuto del diverso è un dato di fatto, so'
che da fastidio, ma è una cosa su cui quantomeno riflettere.

Io su questo punto insisto molto perchè è come quando discuto con un
amico sarto musulmano che è religioso convinto, non si smuove di una
virgola dalle sue convinzioni, ma stranamente è disposto al tempo stesso
a metterle in discussione e accettare le mie considerazioni da agnostico
quale sono.

> Sarai anche bravo con le macchine, ma il tuo inglese fa' pena ->
> http://fabio.pietrosanti.it/new/

ANTANI
Mai detto di conoscere l'inglish, ma almeno è un modo per comunicare con
più persone.
Io uso la variante dialettale MACCARONA-INGLISC che si fa' capire con
tutti tranne che con i texani :-)

-naif

ANTANI