Re: [Hackmeeting] Sequestrato un server di A/I

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著者: Fabio Pietrosanti (naif)
日付:  
To: hackmeeting
題目: Re: [Hackmeeting] Sequestrato un server di A/I
On 11/11/10 19.32, Johnny wrote:
> On Thu, 2010-11-11 at 18:28 +0100, Fabio Pietrosanti (naif) wrote:
>
>> Poi esisteranno sempre dei mahatma gandhi disposti *veramente* a
>> sacrificare il proprio benesse in cambio di un ideale, ma di certo non
>> li troverai nella società occidentale.
>>
> E perche` mai, di buona grazia?
>

E' una questione di punti di vista, come ogni cosa.

Secondo me tutti abbiamo delle idee in qualche modo affini, vediamo con
favore alcuni ambiti ed ambienti, magari diamo una mano ogni tanto a
organizzare/promuovere/supportare qualcosa in cui crediamo.

Dopo un tot di anni di cyberitudine, per forza qui dentro ci sono un bel
tot persone che hanno sviluppato una professionalità anche ben pagata e
che hanno si degli ideali.
Persone che hanno una buona capacità di reddito, con un benessere
crescente nel tempo, ma non per questo devolvono il 50% dei propri
introiti ai propri ideali.

Pero' chi si impegna nel supportare attività che hanno a che fare con le
proprie idee ci dedica del tempo, partecipa, si incontra, passa del buon
tempo assieme ad altre persone per uno scopo.
Ci dedica del tempo e passa del tempo con altre persone per uno scopo di
natura competitiva.

Detto in modo provocatorio è lo stesso aspetto sociale e istintuale che
porta 22 persone a farsi una partita di calcio e discutere della squadra
a cui tieni al bar.

Cioè credi in una idea, e cerchi partecipazione/partecipi.

Nota bene, non scegli di ridurre il tuo livello di benessere acquisito
per un ideale.
Forte dell'avere il tempo e le risorse (benessere) a disposizione segui
come ambito sociale qualcosa di collegato a un ideale.

Ci sta', è bello, è giusto!

Ma è un hobby!
Che ci possiamo permettere in questa società del benessere.

Sarà un po' estrema ma è così, quanti lasciano, quanti si allontano da
un ambiente perchè?
Perchè diventano grandi, perchè mettono su famiglia, perchè hanno
responsabilità professionali, perchè hanno altri ambiti sociali da
seguire e quello che era un ideale rimane tale...
Ma vabbè, alla fine si sta bene, si mangia bene, si lavora bene, si
scopa, se bestemmio non mi arrestano, insomma non è che devo per forza
essere così competitivo, non va poi così male, insomma 'sti ideali...
E lasci andare lì.

Capito che intendo?

Io con p@sky mi trovo bene perchè ci trolliamo amorevolmente e
vicendevolmente, ma il trolling è un hobby.

Ci sono io comodamente a casa dopo cena su un portatile con un fastweb
10Mbit/s (capito? altro che digital divide!) che mando una mail, e p@sky
che altrettanto comodamente probabilmente su un portatile con un link
broadband anche lui che mi risponde.

Ma è una espressione dei nostri caratteri, ci piace rompere un po' le
palle al prossimo ed esprimere le nostre idee anche con veemenza.
p@skye da quanto è che ci scazziamo? dal 99 o dal 2000?
E quando saremo vecchietti sulla sedia a rotelle digitale sarà uguale,
ci scanneremo sulle chatroom per anziani digitali.

Stiamo in un ambito sociale competitivo per uno scopo, magari
all'apparenza molto distante ma in realtà estremamente simile.

E' proprio lì il punto, lo scopo reale e non quello apparente.

Non la convinzione che abbiamo, ma quella che c'è dietro quello che poi,
realmente e nel mondo reale, mettiamo in pratica.

Insomma GGIAVA

-naif