>
> Pertanto siamo assolutamente favorevoli a partecipare a un dibattito su tali questioni
meglio tardi che mai, verrebbe da dire....
ma dubito fortemente che un dibattito serio e, soprattutto, autocritico,
si riesca mai a costruire...
e quando sarete in piazza, salutatemi tutti quei cari "compagni di
merenda", tutti quei cari "antagonisti" che se ne sono strafottuti da
sempre, nei fatti e nelle azioni del loro personale quotidiano, dei
diritti dei lavoratori delle cooperative e degli appalti... per una
"seggiolina sicura" gentilmente offerta da Legacoop... /pessimismo e
fastidio/... meglio ancora... *nausea!!!*
cobas comunege ha scritto:
> Di seguito il volantino (che distribuiremo in piazza domani) di adesione alla manifestazione del 4 novembre in difesa dello "stato sociale2.
> Ciao
> Andrea Tosa
> ------------------------------------------------------------------------------------------------------
>
> I Cobas in piazza in sostegno e solidarietà dei lavoratori del Terzo Settore e delle Cooperative
>
> E come potevamo noi mancare ad una manifestazione in difesa dei servizi sociali pubblici, trovando condensato nelle ultime righe dell’appello che l’ha convocata le ragioni della nostra partecipazione: “A tutti coloro che condividono questa preoccupazione, ma anche la voglia di ricostruire un discorso di senso sull’insieme dei servizi” ?
>
> Condividiamo la vostra preoccupazione che trova costante riscontro nel nostro agire:
> - in difesa e per la promozione di una scuola e di una università di tutti e aperta a tutti,
> - in difesa e per la promozione della cultura, che ci ha visto esprimere forme di solidarietà attiva verso i lavoratori del Carlo Felice in lotta,
> - che ci vede condividere la lotta dei lavoratori dell’AMT in difesa dell’idea stessa di trasporto pubblico,
> - che ci ha visto promotori della lotta portata avanti lo scorso anno dagli insegnanti e dai genitori degli Asili Nido genovesi,
> - che ci spinge sempre a solidarizzare con chi, con ostinazione, difende gli spazi pubblici, siano essi di quartiere o di territori più ampi
> Siamo assolutamente favorevoli alla ricostruzione di un senso sull’insieme di ciò che è pubblico e di ciò che è o dovrebbe essere servizio pubblico, servizio sociale,
> a) poiché i guasti del neoliberismo e della profonda crisi che ha provocato sono sotto gli occhi di tutti,
> b) poiché i tagli del governo sono da reale macelleria sociale,
> c) poiché l’operato degli enti locali quasi mai va nella direzione di rendere concreti quei valori di libertà, uguaglianza e fraternità che fondano la società italiana nata dalla Resistenza,
> d) poiché i rapporti di lavoro interni alle cooperative sociali non ci paiono adamantini e i diritti dei lavoratori spesso sono calpestati.
>
> Pertanto siamo assolutamente favorevoli a partecipare a un dibattito su tali questioni, a condividere la necessità di lottare per difendere e potenziare i servizi sociali pubblici.
> Saremo insieme ai lavoratori dei Servizi Sociali ed a tutti coloro che condividono la preoccupazione e il desiderio di cambiamento, sempre disponibili a lottare insieme per ciò in cui crediamo.
>
> ………Però…….…. (segue)
>
>
> ……Però ci chiediamo e chiediamo a tutti se:
>
> - è accettabile che le amministrazioni locali abbiano fatto proprio il principio di sussidiarietà per coprire gli spazi lasciati liberi dai tagli ai servizi pubblici?
> - è accettabile che proprio sui servizi si sia introiettata e sperimentata la trasformazione dei diritti all’istruzione, alla salute e altro in attività lasciata al libero mercato?
> - è accettabile che proprio le strutture cooperative nate dai bisogni e sostenute dai principi della solidarietà, del mutualismo si siano trasformate in laboratori in cui si è sperimentata una feroce applicazione della precarietà con un’inaccettabile compressione dei diritti e dei salari?
> - è accettabile che proprio le giunte di sinistra abbiano operato e continuino ad operare tagli giustificati con motivazioni e linguaggio di stampo aziendalistico?
> - è infine accettabile che le giuste critiche e la doverosa opposizione ai tagli operati dal Governo si pongano come obiettivo la possibilità di permettere l’erogazione dei servizi senza incidere sulle finalità, le modalità e le scelte di fondo dei nostri amministratori locali?
>
> Confermiamo la nostra disponibilità a discutere di tutto questo con quelli che ne condividono il ragionamento ed i principi e, conseguentemente, a costruire iniziative di sensibilizzazione della opinione pubblica e di rivendicazione per la promozione di un vero stato sociale e per la difesa dei diritti dei lavoratori.
>
> Confederazione COBAS Genova
>
>
>
>
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> e viene letto da tutti gli iscritti.
> L'iscrizione alla lista e' aperto a tutt*, ma consigliato solo alle persone
> che agiscono localmente per iniziative "di movimento" a Genova.
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Le pulci sognano di comprarsi un cane,
e i nessuno di smarrire la miseria:
sognano un giorno magico
che piova d’improvviso la fortuna,
che la fortuna piova a catinelle.
Ma la fortuna non piove mai,
né ieri, né oggi, né domani,
nemmeno a goccioline,
per tanto che la invochino i nessuno,
o gli pruda la mano sinistra,
o scendano il letto col piede destro,
o comincino l’anno nuovo rinnovando la scopa.
I nulla: figlio di nulla , padroni di nulla.
I nessuno: i niente, gli annientati, i senza fiato,
morti di vita, fottuti, fottutissimi.
Quelli che ci sono senza essere.
Che non parlano lingue, ma dialetti.
Che non professano religioni, ma superstizioni.
Che non fanno arte, ma artigianato.
Che non fanno cultura, ma un folklore.
Che non sono esseri umani, ma espedienti umani.
Braccia senza volto.
Numeri senza nome,
che non figurano nella storia universale,
ma nella cronaca nera della stampa locale.
I nessuno,
che costano meno della pallottola che li uccide.
"I nessuno" di Eduardo Galeano
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