Re: [NuovoLab] Un sbirro chiamato "coda di cavallo"

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Szerző: carlo
Dátum:  
Címzett: Mailing list del Forum sociale di Genova
Tárgy: Re: [NuovoLab] Un sbirro chiamato "coda di cavallo"
su http://liguria.indymedia.org/node/6470 trovi le foto.
l'indirizzo facebook è stato rimosso appena è uscito l'articolo su indyliguria.

----- Original Message -----
From: Elisabetta Filippi
To: Social Forum
Sent: Monday, November 01, 2010 11:03 PM
Subject: Re: [NuovoLab] Un sbirro chiamato "coda di cavallo"


Purtroppo la pagina è stata rimossa. E' possibile avere la foto? Credo sia doveroso farla girare.

Elisabetta


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From: carlo@???
To: forumgenova@???
Date: Mon, 1 Nov 2010 20:42:03 +0100
Subject: [NuovoLab] Un sbirro chiamato "coda di cavallo"


INOLTRO DALLA LISTA VERITAGIUSTIZIA
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To: veritagiustiziagenova@???
Sent: Friday, October 29, 2010 1:00 PM
Subject: [veritagiustiziagenova] Un sbirro chiamato "coda di cavallo"


trovato su indymedia:

http://liguria.indymedia.org/node/6470




Un sbirro chiamato "coda di cavallo"
Inserito da Anonimo il 29 Ottobre, 2010 - 12:26


C'è uno sbirro a Genova che, durante il G8-2001, si è distinto per vigliaccheria. Questo sbirro, della Digos, ha partecipato al blitz nella scuola Diaz, lo si vede immortalato in un video, in borghese, con una lunga coda di cavallo, che manganella qualcuno al secondo piano della scuola, poi lo si vede uscire dall'edificio.
Nessuno sa chi sia, sebbene tutti lo abbiano visto.
Questo sbirro non è mai stato identificato: non sapendo a quale Questura facesse riferimento, i Pm che indagavano sul blitz hanno mandato richieste a 98 questure d'Italia (tranne quella di Genova) perché lo sbirro venisse identificato. Tutto invano.
Pareva che questo sbirro fosse scomparso. Alcuni anni dopo viene individuato: è un Digos della questura di Genova, che ha pure avuto la faccia di merda di seguirsi tutto il processo Diaz, come spettatore, comodamente seduto in aula. A questo punto è troppo tardi per incriminarlo. Ma almeno il suo volto attuale e la sua posizione sono noti.
E poi eccolo lì spuntare in una foto mentre arresta un tifoso serbo a Genova, qualche settimana fa. Ci risiamo.
C'è poi un nome che spunta da una conversazione telefonica (è un atto pubblico relativo al processo Diaz) in cui uno dei picchiatori della Diaz, stanco per il lavoro appena compiuto, avvisa il collega che lo ha chiamato che intende passare in Questura, mettere due firme e poi tornarsene a casa. Compaiono un nome e un cognome, un dettaglio interessante. Il nome venne già ripreso dal SecoloXIX, ma il giornalista non fece il link, e poi forse nemmeno esisteva facebook nel 2007...
Copia il nome, incolla su google e TADAN! chi ti spunta? proprio lui! su Facebook!
( http://it-it.facebook.com/people/Luigi-de-Marinis/100000235804361 )
Lo sbirro "Coda di cavallo" ora ha una foto pubblica recente, un CV di tutto rispetto, un profilo su facebook e, ovviamente NOME e COGNOME: si tratta di Luigi Demarinis, di professione picchiatore, in servizio alla gloriosa Questura di Genova.
+++++
Qui di seguito alcuni articoli su "Coda di cavallo" (a.k.a. Luigi Demarinis):
Molti testimoni, per ovvio, ma non giustificabile, spirito di corpo, o per timore, hanno taciuto. E lo stesso ha fatto il Viminale che solo una settimana fa ha identificato un agente delle Digos, con i capelli raccolti in una «coda di cavallo lunga fino alla cintola» immortalato in molte foto e in molti filmati sull'irruzione. I vertici della Polizia aveva garantito che lo avrebbero fatto subito, ma da quel momento sono passati sei anni.
Fonte:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/la-sentenza-della-diaz/2049391
In fondo all'aula ad ascoltare la lettura della sentenza c'era anche "Coda di cavallo", l'agente filmato durante i pestaggi e identificato soltanto nel corso del processo di primo grado, dopo avere partecipato a numerose udienze, mescolato tra gli agenti.
Fonte:
http://www.rainews24.rai.it/it/news_print.php?newsid=141095
In fondo all’aula ad ascoltare la lettura della sentenza (di secondo grado, 18/5/2010) c’era anche «Coda di cavallo», l’agente filmato durante i pestaggi e identificato soltanto nel corso del processo di primo grado, dopo avere partecipato a numerose udienze, mescolato tra gli agenti.
Fonte:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/201005articoli/5515...
E non nascondono neppure, i magistrati di Genova, che la Polizia non è stata "collaborativa" quando si è tratto di indagare su se stessa: "Un atteggiamento di distacco", lo chiamano i giudici, mostrato soprattutto nell'identificare l'agente con la coda di cavallo - quello che ha portarto le molotov a scuola - o i funzionari entrati nella scuola: "Al pm, per la loro identificazione, sono state mostrate foto vecchie di anni, di quando entrarono in polizia anzichè quelle recenti. Frutto di un malinteso senso di tutela dell'onore dell'istituzione", spiega la corte.
Fonte:
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/g8/diaz-motivazioni/dia...
Sulla disperata ricerca di Coda di cavallo-Luigi Demarinis:
Nel gennaio 2007 sono stati sentiti come testimoni Claudio Sanfilippo, dirigente della squadra mobile di Genova e Luca Salvemini, vicequestore a Palermo, che erano stati incaricati nel giugno 2002 di svolgere alcune indagini sui fatti accaduti nelle scuole Diaz e Pascoli. Durante la testimonianza hanno riferito, tra le altre cose, della difficoltà di effettuare i riconoscimenti (come per esempio alcuni ritardi nel ricevere le foto degli agenti della polizia presenti per i confronti, o l'impossibilità di identificare un agente con una coda di cavallo, nonostante comparisse in diverse riprese e avesse appunto un aspetto caratteristico) e della mancata identificazione, nonostante sei anni di indagini, di una delle quindici firme dei verbali di arresto dei no-global.
Fonte:
http://it.wikipedia.org/wiki/Fatti_della_scuola_Diaz
Da ProcessiG8.org:
Dalla testimonianza di Salvemini Luca (udienza 10/1/07) all’epoca dei fatti in servizio alla Questura di Palermo:
Non è stato possibile identificare neanche l’operatore in abiti civili con la vistosa coda di cavallo visibile nel filmato Rep. 192.20 p 3 min 02,25 , nonostante l’interpello di tutti gli uffici interessati e di tutte le questure d’Italia; si intuiva che stava colpendo qualcuno non visibile. Ho anche sentito due operatori con la coda di cavallo, ma ho dovuto poi escluderne la presenza in base alla documentazione acquisita.
Dalla testimonianza di Borré Francesco (udienza 11/1/07):
In particolare abbiamo cercato di identificare un operatore che appariva nei filmati con una coda di cavallo; abbiamo utilizzato la stessa procedura posta in atto per identificare il quindicesimo firmatario del verbale d’arresto: abbiamo cioè interessato tutti gli uffici ed abbiamo ricevuto in risposta l’indicazione di sei operatori con la coda di cavallo: uno era nel frattempo morto e gli altri cinque sono risultati estranei ai fatti perché si trovavano in altri luoghi.
Dalla testimonianza di Sanfilippo Claudio (udienza 14/2/07):
Ci venne delegata anche l’individuazione di alcuni soggetti sulla base di fotografie, in particolare di un operatore con la coda di cavallo. Seguimmo una metodologia per cerchi concentrici, facendoci segnalare prima gli operatori presenti alla Diaz quella notte e via via, se non ricevevamo le risposte che cercavamo, allargando la ricerca fino a contattare tutte le questure; ne vennero contattate 98. Ci vennero segnalati cinque o sei operatori che avevano tale caratteristica, ma dopo averli sentiti abbiamo dovuto escluderne la presenza nell’operazione della Diaz.
Al telefono con Coda di cavallo-Luigi Demarinis (la trascrizione della telefonata incriminata):
D: sì ciao una cortesia mi passi Demarinis sul cellulare?
D: (in sottofondo): ma c'è il dirigente, c'è, quindi sa lui benissimo cosa cosa fare... (un altra voce: sì no a me l'hanno
detto quelli che hanno smontato)
DM: pronto?
D: oh Luigi
DM: Gianni sì aspetta lì che (inc)
D: dove dove vieni giu da da via Nizza?
DM: (inc) dal principale dall’ingresso principale..era ancora aperto prima (inc)
D: allora no ti spiego perche’noi non riusciamo a salire che e’ pieno di ambulanze ora volevamo salire da sopra..
DM: ma tu dove sei? sei li da quelle parti?
D: eh noi siamo di sotto
DM: allora da via Trento guarda devi salire, da via Trento pero’ poi devi posteggiare a metà via Trento e proseguire a
piedi..
D: eh infatti infatti e’ quello che ho fatto io ma i colleghi pensano me.. sia meglio salire da sopra
DM: guarda noi siamo.. di sotto non ho idea, oppure se sei già sotto ormai posteggia e andate su a piedi.
D: va bene dai...
DM: noi pero’ siamo venuti via da via trento che eravamo in via Trento e siam venuti via..poi magari vedi un po’ se
servite..perchè magari non se.. Dani vedi un pò se non servite andatevene via subito..ascolta me va, ascolta un mio
consiglio
D: ma e’ quello che ho detto perche’ io non so nemmeno cosa facciamo li..
DM: no no va bè, tu vai lì, se vedi che... oppure se non ci vuoi andare proprio e’ ancora meglio..ma comunque...
D: l'importante è che ci...
DM: (inc) li c’e’ Di Sarro c’e’ Mortola e tutti, noi ce ne siamo andati... noi adesso siamo...
D: ah voi ve ne siete andati?
DM: sì sì sì per quello (inc)
D: allora a posto così... troviamo un punto, dove andate in Questura adesso?
DM: vedi tu sì sì
D: a posto così allora, ci troviamo in Questura..va bene? Luigi?
DM: oh ciao Dani
D: noi ci vediamo in Questura eh?
DM: all’ingresso principale... ma perchè vieni qua?
D: come?
DM: perchè vieni qua? Perchè ci dobbiam beccare?
D: no no, era per darti il cambio, mica per altro, (inc) (ad altri: vai indietro)
DM: senti un pò Daniel, Daniele
D: dimmi
DM: noi adesso niente, facciamo due carte e ce ne andiamo, se non vuoi venire vai dove vuoi...tranquillo tanto non ti
devo...
D: sì no ma è per prendere il materiale e basta
DM: ah ok, va bene, ciao
D: ok ciao ciao ciao
Questa telefonata, in particolare il suo seguito, è stata oggetto di almeno un articolo del Secolo XIX (7/7/2007, pag. 3), qui in Pdf:
http://www.lamiaterraan.it/pdf/sn07_07_07e.pdf



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