Ciao a tutti,
oggi alle 18 circa al Salone dell'Editoria Sociale - Ex Gil in Largo
Ascianghi, 5 (Roma, Trastevere) ci sarà un incontro con Majid Rahnema
sui limiti dello sviluppo. Questo interessante scrittore iraniano del
1924 era amico di Illich. Vi copincollo una discussione tra i due
apparsa ieri su Il manifesto.
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http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20101022/pagina/11/pezzo/289604/]
sembra che stiano parlando di ciclofficine, centri sociali, critical
mass, e di tutti i movimenti "nowtopian":
«Ritieni che ci siano ancora spazi non sfruttati, nelle società
vernacolari come in quelle industrializzate, dove le vecchie forme di
virtù abbiano qualche chance di maturare incolumi? Spazi che possano
essere indirizzati a quello che una volta hai definito «un mutamento
fondamentale di direzione alla ricerca di un futuro di speranza?». Ecco
la sua semplice risposta: «Sì, questi spazi ci sono. La maggior parte di
noi, a prescindere dalla povertà delle nostre circostanze di vita, può
ancora rivendicare o marcare una soglia. Possiamo farlo anche con la
memoria di qualcosa che è assente. Possiamo essere una fonte di
limpidezza e di bontà per ogni altro individuo; questo, più gli
spaghetti, è tutto ciò che abbiamo da condividere»
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"Siate realisti, chiedete l'impossibile"
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@@@@@@+BICI+KAOS+LIBERTA'@@@@@@@@