Auteur: Giulio Airoldi Date: À: intergas, maurizio.lauro, gigliola.marsala Sujet: [Intergas] LETTERA DEI GAS AI CANDIDATI SINDACO
da: Giulio-GasDomestico
Allego il documento prodotto dal Gas Lola con le aggiunte, quelle minimali che mi sono venute in mente, scritte in rosso.
A proposito di temi da trattare, e da discutere nella riunione di lunedì, non so se come "cappello politico" o come allargamento del documento, esprimo le mie considerazioni.
L'Amministrazione Comunale ha un grande peso nell'indirizzo delle politiche distributive, quali noi affrontiamo come Gas (es.: ortomercato e formazione dell'offerta nel settore alimentare, trasporti, definizione delle regole di accesso e controllo tracciabilità dei prodotti che entrano in Milano, lotta alla speculazione e vie preferenziali/sostenute alle attività non speculative e vicinali). Inoltre, sia con gli Enti amministrativi centrali, ma, ancor più con quelli del decentramento, può attuare politiche di sostegno al commercio equo e solidale (campagne, linee dei CdZ, utilizzo dei FARC, convenzioni, bandi, ecc.) "utilizzando" i GAS come consulenti, collegamento, e propositori di soluzioni.
E' possibile attuare un sostegno diretto ai GAS ( e al loro coordinamento) sulla base di proposte fatte proprie (progetti) con carattere di sussidiarietà rispetto all'incapacità dell'Amministrazione di realizzarle (es.: collegamento tra agricoltori, sostegno al commercio minuto, definizione di "canali" distributivi come "somma della qualità e della logistica" di quelli dei singoli GAS).
Il riconoscimento da parte dell'Amministrazione può portare all'inserimento del "movimento dei GAS" nel filone delle attività sussidiarie che ricevono, sulla base di progetti e di bandi, anche finanziamenti privati (vedi Fondazioni).
Una politica amministrativa, coerente e in appoggio alle linee dei GAS, implica delle scelte di rottura rispetto all'attuale situazione, di tipo urbanistico (es.:no al proliferare della grande distribuzione e dei centri commerciali quali unici ed alienanti momenti d'incontro nei quartieri periferici), appoggio e finanziamento per sostenere la presenza nei quartieri dell'associazionismo di base, quale quello dei GAS, antagonismo al proliferare della cultura consumistica (vedi pubblicità), in ultima analisi rottura dell'acritico sostegno all'impresa quale motore a prescindere dalle conseguenze sulla vita dei cittadini.
Mi rendo conto che dette così queste considerazioni sembrano voli pindarici; noi, come GAS, per esprimere al meglio la nostra funzione, che comunque, secondo me, non potrà mai essere "interna" ad una logica amministrativa, abbiamo bisogno di un "altro" sindaco, di un'"altra" amministrazione, di una prospettiva di un'"altra" città. Ai candidati sindaco, a maggior ragione a quelli che si propongono per le primarie del centrosinistra, ma anche a quelli che risulteranno quali definiti per maggio, dobbiamo porci come portatori di un'alternativa. E' giusto fare rivendicazioni ma inscriverle in una propspettiva più ampia; alle rivendicazioni si può dire di si e poi spiegare che non si sono potute realizzare; la mancanza di soldi è la scusa "a priori". L'appoggio, tra l'altro, va al di la della possibilità di realizzo se si vince; comporta l'impegno a proseguirlo anche dall'opposizione, e questo è mancato nella storia della nostra amministrazione.