Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 20 ottobre dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
genova 438° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito
*Afganistan, missione di pace? Mentono sapendo di mentire*
Dal giorno in cui l'Italia ha inviato i suoi militari in Afganistan i
nostri governi, prima di centrosinistra poi di centrodestra, hanno
affermato con pervicacia che noi eravamo lì non per fare la guerra ma
per /portare la pace/.
Questa è una menzogna che drammaticamente prende in giro gli italiani, a
cominciare dai militari presenti in Afganistan di cui poi piangiamo la
morte quando vengono uccisi al fronte e ritornano nelle bare.
Ad oggi sono 34 i militari italiani morti in quei luoghi, senza contare
i feriti e gli invalidi permanenti.
* *
*Eppure siamo in missione di pace...*
Oggi l'Afganistan è in mano come non mai ai signori della guerra,
talebani e trafficanti d'oppio fra loro alleati e presenti nel Parlamento.
Invece di far parlare la politica e la diplomazia, gli Stati uniti e la
Nato preferiscono le armi, con la conseguenza che la situazione, anziché
migliorare, si complica. Aumenta il numero dei militari morti, sia
nordamericani sia della Nato e, cosa di cui governi e mezzi di
comunicazione raramente parlano, aumentano i morti civili afgani, donne
e bambini inclusi.
Con le armi nulla si risolve e ciò è talmente vero che lo stesso
presidente afgano Karzai ha da tempo intrapreso trattative con i
talebani per tentare di trovare una soluzione alla guerra. Si ricorda
che Karzai è un presidente fortemente voluto dagli Stati uniti, dalla
Nato, dall'Italia.
* *
*Ma allora perchè i paesi occupanti e in guerra non fanno altrettanto
invece di aumentare gli uomini ed i mezzi? *
L'enorme massa di denaro, 3 miliardi e 100 milioni di euro (fonte
Repubblica del 12/10/10), finora impiegati in Afganistan per una /guerra
maledetta/, potrebbe essere meglio utilizzata in Italia, un paese in cui:
* un giovane su tre non trova lavoro
* il precariato è diventato regola nel mondo del lavoro
* la continua chiusura di aziende fa aumentare in maniera
esponenziale la disoccupazione di persone di media età
* la scuola è sull'orlo del fallimento a causa dei tagli
indiscriminati al personale ed alle spese di funzionamento
* le istituzioni culturali stanno morendo per mancanza di fondi ed
investimenti
* i comuni non sono più in grado di erogare i servizi essenziali ai
cittadini a causa dei tagli ai trasferimenti alle Regioni
* sono in forte aumento le persone singole e le famiglie che hanno
varcato la soglia di povertà
* *
*Il governo italiano così uccide i diritti e la democrazia nel nostro
paese disattendendo l'art.11 della Costituzione ed "esporta la
democrazia" in Afganistan sulle ali dei bombardieri.*
Concludiamo con tre annotazioni:
1. Noi vorremmo che lo Stato Italiano conducesse una "/guerra/"contro
le morti sul lavoro ,visto che l'Italia è ai vertici della
classifica delle morti sul lavoro dei paesi più industrializzati
con 3-4 morti al giorno, per non parlare del numero di invalidi
permanenti.
2. Non è vero che un eventuale ritiro dei militari aumenterebbe il
rischio di azioni terroristiche nel nostro paese. Semmai è vero il
contrario: più restiamo in Afganistan più aumentano le morti di
civili e conseguentemente il risentimento delle popolazioni su cui
si innesta il terrorismo internazionale.
3. Dato che il "ministro degli esteri" del Partito Democratico, Piero
Fassino giustifica e sostiene l'intervento in Afganistan, vorremmo
che, questo partito si pronunciasse in maniera chiara ed
inequivocabile su una questione così importante.