Re: [cm-Roma] R: persone strane mipare

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Szerző: coniglio radioattivo
Dátum:  
Címzett: critical mass Roma
Tárgy: Re: [cm-Roma] R: persone strane mipare
On 11/10/10 09:20, Marco Pierfranceschi wrote:
> Il 10 ottobre 2010 21:05, coniglio radioattivo
> <vinapena@???> ha scritto:
>> On 10/10/10 20:05, Marco Pierfranceschi wrote:



> No, voglio solo farti capire che nella tua foga sacrosanta stai
> pasticciando con un'entità che non conosci ed alla quale potresti far
> danno.

Ma in quale modo, esternando indignazione per espressioni vecchie come
il mondo che sembrano 'inoffensive' ma che in realtà nascondono secoli e
secoli di subordinazione? Ma dai...

La Cme e le persone che la compongono potrà/potranno essere uno
> strumento limitato ed imperfetto, ma è quello che abbiamo.

Non ho esigenze di perfezione, magari ho le stesse tue esigenze, ma ci
sono anche altre cose che mi stanno ugualmente a cuore, se non di più, e
questa è una. Sai se ti toccasse personalmente, probabilmente avresti la
stessa foga sacrosanta. Non si può esternare la propria indignazione con
gentilezza, quando leggi una frase che richiede 'forzatamente' un
sorriso; non è stato richiesto da te, da rotafixa, da Adriano, ma da una
forma ancestrale di dominazione.


> Se tu hai esigenze del tipo "o è perfetto oppure meglio niente", io mi riservo
> invece di pensarla diversamente. Danneggiare, o anche solo
> semplicemente comprendere quello che si sta danneggiando, è
> infinitamente più semplice che costruire.
>
>> TU NON SAI NULLA DI QUELLO CHE HO IN TESTA, NON SAI NULLA DI QUELLO CHE
>> MI STA A CUORE. La tua saccenza mi dà ai nervi.
>
> Ti garantisco che il sentimento è reciproco e ricambiato.
>
>> qualcuno, tanto per rimanere in tema di bici,
>> IN BICI che sbaverà dietro al culo di una donna ugualmente IN BICI,
>
> E' quello che mi succede da quando ho cominciato ad andare in bici. Mi
> hanno spiegato che si chiama "attrazione sessuale", serve a far sì che
> maschi e femmine si accoppino per far riprodurre la specie. A volte
> funziona anche tra maschi e maschi, o femmine e femmine, e non c'è
> problema, tanto la riproduzione della specie al momento non è a
> rischio (anzi stiamo allegramente sovrappopolando il pianeta).
> Con alcune di quelle donne ci sono in seguito andato a letto, ed è
> stata un'esperienza piacevole per entrambi. Adesso mi accuserai di
> aver estrapolato una singola frase, ma è una frase che hai scritto tu,
> con un significato ben preciso ed un'interpretazione totalmente
> disambigua.

No, non ti accuserò semplicemente perché stavolta, scrivendo in maniera
approssimata, me la sono cercata. Qui credo che si faccia finta di non
capire che non si è sessuofobici; sto cercando di attaccare quel modello
di approccio per il quale se c'è una donna in bici con un culo che fa
sbavare, l'uomo in fregola di turno le si rivolge come se lei stesse lì
come un pezzo di carne e non aspettasse altro che lui. E il suddetto
uomo in fregola può essere un automobilista come un ciclista. Scusa ma
cambia poco. Per approccio non intendo quello finalizzato alla
conoscenza, ma quello che non presuppone nemmeno la conoscenza ma
esclusivamente un fischio, un colpo di clacson, un complimento (fine o
no non importa) urlato dal finestrino o dal sellino. Idem per quanto
riguarda la precedenza data davanti ad una porta e data in nome della
'cavalleria'. E bada che qui non sto attaccando la semplice cortesia; ti
assicuro che la maggior parte che una donna cede il passo ad un uomo,
lui insiste perché passi lei per prima; piuttosto che passare,
preferisce restare lì in piedì come un coglione e montare un teatrino di
affabilità. Sacrosanta la cavalleria.

Definirei offensivo il fatto che sia stato fatto notare l'uso di
un'espressione inopportuna e alcuni si sono scatenati in un attacco
personale e in una difesa personale, alternativamente. Si è cominciato
col quoting, con le scuse annesse al quotinge si è proseguito con la
richiesta di palesare la propria identità sessuale, magari anche il
proprio nome e la richiesta di stilare un resoconto di tutte le cose che
si fanno sulla base di un fintissimo interessamento; come se tutto ciò
fosse pertinente col discorso di partenza. E poi si è tentato di
sminuire, di delegittimare la critica in questione vantando il maggior
numero di anni di presenza nella lista e nel movimento oppure
diffondendo il timore che qualcuno voglia distruggere. Potrei scrivere
anche da una montagna da una tana sottoterra, da un albero, da uno
scranno o da uno scranno in uno sgabuzzino: tutto ciò non è pertinente.
E la cosa avvilente è che voi avete buttato la discussione sul
personale, senza rispondere con argomentazioni pertinenti, nel merito,
ripeto. E chiedere l'elenco dei riconoscimenti ufficiali, vuol dire
sviare di proposito il discorso; una critica se è fondata può essere
mossa da chiunque.
Relativamente agli attacchi e alle difese personali, è il tuo caso,
Marco Pierfranceschi, che hai risposto con un resoconto lampo della tua
vita sessuale, cosa che considero un'ulteriore messa in mostra di
muscoli, quando io parlavo di un uomo x che sbava dietro al culo di una
donna x. Tu che c'entravi? E tra l'altro hai dovuto anche informarmi/ci
che quelle esperienze sono state piacevoli, in modo tale che non si
potesse discutere sulle tue qualità amatorie. Comunque consiglia alla
tua amica di girare con delle uova nel cestino e di esercitarsi a
lanciarle in finestrini eventualmente aperti.
E' stato il tuo caso, rotafixa, quando sei ritornato a scrivere per
tracciare la pscicologia di alcuni ciclisti "critici" con la mirabile
descrizione del kakapo e per sapere cosa faccio e qual' è la mia
soluzione per i mali del mondo. Ho criticato una tua frase, non quello
che fai in giro per il mondo.
Qualche email fa ho 'parlato' di fumo che si vuole buttare negli occhi;
continuo a pensare che sia così. Sono troppo malevolente per convincermi
del fatto che i vostri attacchi personali siano stati provocati solo dal
mio tono stronzo. E comunque solo tu e rotafixa non siete la cm (non ve
la prenderete mica) quindi ciò che penso di voi, non riflette ciò che
penso del tutto.


>
> Anch'io, se non si fosse capito.
> Ma tra volere ed ottenere passa l'azione concreta, e l'azione concreta
> spesso deve sfruttare strumenti "rimediati", accontentarsi di quello
> che c'è, rimboccarsi le maniche e scendere a compromessi. Tu lo sai
> fare questo, o sai solo blaterare, dall'alto di uno scranno, di
> perfezioni impossibili ed irraggiungibili?

Questo E' un esempio di azione diretta e concreta. Se faccio finta di
niente o resto gentile, non faccio altro che legittimare certe
dinamiche. Ovviamente questo è quello che penso io.