Re: [cm-Roma] R: persone strane mipare

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Auteur: bunni mumps
Date:  
À: critical mass Roma
Sujet: Re: [cm-Roma] R: persone strane mipare
ammetto subito che non mi trovo a roma e perciò in realtà non dovrei dire la
mia. ma alle ciclofficine ci tengo molto e mentre di solito non leggo queste
mail, dopo averne viste una trentina sullo stesso argomento mi sono
incuriosito e ho cliccato temendo di vedere che tutto andasse a pezzi.
ma ora che ho letto, anche se velocemente, le mail precedenti mi sento
obbligato di scrivere in sostengo di 'coniglio' e skybia e tutt* quell* che
non supportano - e non dovrebbero supportare - cazzate sessiste come queste.
non fanno ridere, non sono giustificabili, e non è un problema 'personale'
se qualcun@ lo dice. sembra che (dopo un po') adriano l'abbia capito. marco,
con tutto rispetto, dovresti smettere di difenderti dando la colpa agli
altri e spostando il problema a un livello geopolitico, e capire che il
sessismo, razzismo, omofobia e così via non hanno nessun luogo in qualsiasi
movimento che voglia cambiare le cose in meglio. e che questi problemi sono
locali.
purtroppo questo non è un problema soltanto romano vi segnalo questo
articolo che ho letto durante l'estate che parla di roba ben simile. scusate
che è in inglese ma secondo me vale la pena leggerlo.
http://www.feministfatale.com/2010/07/feminism-and-cycling-the-untrammeled-woman/

"Activism is inherent to cycling in Los Angeles, and feminism is activism
focused on equality. So imagine my surprise when I joined a bike shop co-op
and attempted to create a women’s only night at the shop only to be met with
a loud cry of criticism and lack of enthusiasm from the members of one of
the most popular LA cycling communities."

forse sarebbe il caso di cominciare delle serate soltanto per donne,
trans-donne, e tutt* quell* che non si sentono 'a casa' nell' ambiente
'fallocratico' e 'scherzo-sessista' che si vede in lista, e, temo, in
ciclofficina pure? poi magari potremmo cominciare di parlare di
progresso,,,,,

in solidarietà da lontano

bunni


Il giorno 10 ottobre 2010 18:42, <blubike@???> ha scritto:

> per me invece la questione è fondamentale.
> il sessismo non è sopportabile. fastidioso leggere chi ce l'ha più
> grosso, scritto per gioco o per serio, e la querelle successiva davvero
> becera.
> ma come si fa a parlare di microrivoluzioni se stiamo ancora alla
> clava?
> possibile non si capisca che uscire da certi schemi mentali è
> necessario se si vuol davvero cambiare qualcosa e non solo a parole.
> troppo intelligenti per passi indietro pare, troppo stupidi per passi
> in avanti.
>
> BB
>
> On Sun, 10 Oct 2010 16:26:26 +0100 (BST), skybia <skybia@???>
> wrote:
> > Ribadisco che per me la questione è politica e non personale (per
> > cui eviterei anche di stigmatizzare le persone con nomignoli poco
> > simpatici tipo ‘pinco pallo’ per delegittimarle) e credo che in
> > questi termini vada posta da chiunque.
> >
> > Io non mi sono strappata le vesti o gridato dagli all’untore ma ho
> > posto un problema politico che è questo: siccome la cm si pone
> > all'interno dei movimenti antagonista / anarchico / comunista /
> > ecologista etc.etc si pensa sia immune da sessismo? E lo siano quei
> > movimenti? (e questo vale anche per l’omofobia e la lesbofobia, per
> > il razzismo e per il fascismo, o basta dichiararsi anti e il resto va
> > da se? Se la politica è pratica ed è nella pratica che si trasforma
> > l’esistente dov’è qui la differenza rispetto a discorsi dominanti
> > )?
> >
> > Le mail di questi giorni (ma andando a ritroso a leggere anche in
> > quelle passate si possono trovare delle chicche non indifferenti) mi
> > rimandano altro, a conferma che anche in quei luoghi dove c'è la
> > pretesa di essere i portatori del cambiamento e i paladini di mondi
> > migliori (ma per chi?), le questioni siano diverse.
> >
> > La cosa che più inquieta, è la pretesa di estraneità, le dinamiche
> > di complicità che si innescano tra gli uomini, l'ingenuità ipocrita,
> > il non sentirsi mai parte in causa.
> >
> > Ingenuità che secondo me maschera un atteggiamento e una volontà
> > ben precisa: quella di non dotarsi di strumenti di messa in
> > discussione, “perché bisogna portare pazienza ed aspettare tempi
> > più maturi per ragionare di questo, perché è controproducente per
> > le lotte in atto, come si scrive, perché siamo un corpo unico (un
> > po’ come la storiella sulla lotta di classe che ci racconta che la
> > lotta di classe necessariamente condurrà alla liberazione delle
> > donne), con un obiettivo unico (dimenticando di come i soggetti siano
> > incarnati e la stessa cm e le sue pratiche probabilmente vengano
> > vissute in maniera diff da uomini e donne)”, dimenticando che non è
> > che se necessariamente ti martirizzi con il cilicio per la cm (lo
> > prendo come esempio, come intento ai miei occhi di sviare una
> > questione) si deve legittimare ogni atteggiamento coatto e sessista
> > perché fatto da compagni.
> >
> > Io come altr* abbiamo scelto di porre delle questioni, ci siamo
> > assunt* la responsabilità di dire altro, su questo la risposta è
> > stata ad oggi una chiusura totale, stigmatizzazioni, denigrazioni, al
> > massimo toni paternalistici.
> >
> > b.
> >
> > L'abri est encore lointain. Quelqu'une, plus résistante, se met à
> > entonner un chant pour leur redonner courage. Elle dit, ne courbe pas
> > la tête / comme quelqu'une qui est vaincue. Elle dit, réveille-toi
> > /reprends courage / la lutte est longue / la lutte est difficile(....)
> >
> > --- ha scritto:
> >
> > Da: Marco Pierfranceschi
> > Oggetto: Re: [cm-Roma] R: persone strane mipare
> > A: "critical mass Roma"
> > Data: Domenica 10 ottobre 2010, 10:53
> >
> > Torno on-line dopo un giorno solo per rispondere e trovo che la
> > discussione ha progredito troppo oltre perché possa ribattere punto
> > per punto come faccio di solito, per cui mi dovrò limitare ad una
> > spiegazione di massima.
> > Dopo l'infelice uscita di Adriano, le repliche che ne sono seguite mi
> > hanno raccontato meglio di ogni altra situazione vissuta fin qui la
> > frammentazione ormai a livello sub-atomico della sinistra italiana:
> > sono più importanti i distinguo, le "differenze", le prese di
> > posizione di quanto non sia il sentirsi uniti in una lotta comune. E'
> > più essenziale stigmatizzare il "compagno che sbaglia" di quanto non
> > sia il farlo sentire parte, seppur perfettibile, di un progetto
> > comune.
> > Ragà, io non ce la faccio più, c'è un problema di "nervi scoperti"
> > su
> > tutto, e quello del "quoting" voleva essere solo un esempio. Sono
> > d'accordo che non possiamo abbassare la guardia su nulla, ma c'è
> > modo
> > e modo di far presente a chicchessia un errore. C'è il modo che gli
> > dice: "grazie per tutto quello che stai facendo ma guarda che su
> > questo punto puoi fare di meglio" e c'è il modo: "abbruttostronzo,
> > se
> > nun je la fai (p.e. ad essere politically correct, terzomondista,
> > nogglobbal, veloruzionario, martire...) mejo che te stai zitto!".
> > C'è un modo di essere "inclusivi" ed un modo di essere "esclusivi",
> > e
> > qualunque appunto, per quanto sacrosanto possa essere, finisce con
> > l'appartenere all'una o all'altra categoria. La sinistra radicale,
> > ahimé, ha il "dono" di essere fortemente esclusiva, da qui
> > l'atomizzazione delle istanze.
> > Adriano sta spendendo in questo progetto (CM) e questa lista più
> > tempo
> > ed energie di me e voi messi insieme, e che dopo cento cose
> > impagabili
> > e fatte un pinco pallo radioattivo che partecipa alle discussioni una
> > tantum (e quasi esclusivamente su questioni di gender) gli "spari
> > alla
> > schiena" per un'unica cazzata lo trovo insopportabile.
> > MJ2C
> >
> > Ciao
> >
> > --
> > Marco Pierfranceschi
> > ~~~~~~~~~~~~~~~~
> > Mammifero Bipede
> >
> > ~~~~~~~~~~~~~~~~
> > "We are young despite the years
> > we are concern
> > We are hope despite the times"
> > R.E.M. - These Days - 1986
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"The technology actually exists to take your perspiration and make it into
George Clooney-flavored tofu (CloFu). We could do that and give the tofu
away. Of course, your fans would swoon at the idea of eating CloFu, but
what interests us most is that we would attract many people who don't try
tofu because they worry that it would be bland or that they wouldn't know
how to cook it."