(oggetto così buffo serve a sottolieare buffità situazione)
non riesco a credere al flame sul "chi ce l'ha + grosso".
la cosa putroppo l'ho iniziata io (la prossima volta scrivo con un avvocato accanto), ma con intento appunto opposto: "ma che stamo a fa', 'i scimmioni? ma davèro?". er a dunque una citazione dal vecchio mondo/modo di intendere le cose, PROPRIO PER INDICARE L'ASSURDITA' DEI NOSTRI SCAZZI (in quel caso mi stavo confrontando le misure con il compagnuccio di squadra felipe, non in doccia ma nello spogliatoio, c'erano anche tutto il pacchetto di minschia e qualche tre quarti).
oggi volevo fare un sermoncino alla scalfari, che riguardava l'unitarietà di intenti attraverso tecniche o pratiche diverse, ma che insieme costruiscono la stessa cosa (ciclabilità come unico futuro stradale urbano sano), così come una ruota a raggi è una ruota a raggi, ma c'è chi la inizia (come me) con il primo raggio del lato destro del mozzo a sinistra del foro valvola e faccio un lato per volta, altri fanno i due lati alternati eccetera. ma alla fine esce la ruota.
però sto flame mi fa pensare: ma se accade ciò, come si potrà mai pensare di avere un'efficacia qualsiasi sulla viabilità a favore della bicicletta, avendo a che fare con un mainstream demenziale che dovremmo combattere anzitutto con il cervello?
disperante, regà.
il 16 vorrei che all'ex lav ci siano molti a parlare di mobilità e a portare idee utili al cambiamento. ma se questo brain storming non si può fare per mancanza di apporto umano adeguatamente serio, meglio lasciare perdere. tanto in bici ci si va lo stesso, non mi pare che ci sia bisogno di lottare per gli attuali e i nuovi diritti no?
meglio girare in tondo in una mailing list ignota al mondo.