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Bruxelles - Appello alla solidarietà e aggiornamenti sugli arresti durante il NoBorder Camp
riceviamo e diffondiamo:
Sugli arresti di Bruxelles
In seguito al No Border Camp, 5 persone sono state imputate nell’indagine sull’attacco al commissariato di Marolles, 4 di queste sono tutt’ora in custodia cautelare.
Qualche idea per organizzare la solidarietà …
Il NoBorder Camp è ormai finito, e tutti quanti tornano a casa tranquillamente, sia felici dei bei incontri che hanno fatto, delle discussioni interessanti alle quali hanno partecipato, sia pieni di un senso d’impotenza e di rancore dovuti all’impossibilità di fare qualsiasi cosa imposta da un dispositivo poliziesco di dichiarata eccezionalità; una manciata di persone rimane a Bruxelles. vengono arrestati venerdì 1 ottobre, dopo l’attacco al commissariato del quartiere popolare di Marolles e sono ormai detenuti nel carcere di Forest.
Durante l’intera settimana in cui si svolgeva il NoBorder Camp, ogni tentativo di manifestazione fuori dallo spazio autorizzato dalla polizia è stato reso totalmente impossibile, ogni uscita fuori dall’accampamento si concludeva con fermi e identificazioni sistematici, centinaia di persone sono state fermate e portate in questura preventivamente dove sono state manganellate e pestate.
Il venerdì sera, viene indetta una manifestazione contro la costruzione del nuovo centro di detenzione per migranti davanti alla stazione du Midi. Di nuovo la polizia blinda tutto il quartiere e arresta preventivamente qualsiasi persona suscettibile di voler partecipare alla manifestazione, ma la cosa che più preme al potere è impedire che ci
sia qualunque contatto tra i manifestanti e gli abitanti del quartiere popolare attiguo al luogo dell’appuntamento. Obiettivo raggiunto: gli sbirri rendono impossibile i tentativi di riunirsi. Alla fine, una cinquantina di persone attaccano il commissariato di Marolles verso le 22. 5 persone vengono arrestate, 4 sono ancora incarcerate, i capi
d’imputazione sarebbero: distruzione di immobili e veicoli, violenza premeditata a pubblico ufficiale, porto d’arma proibito, ribellione, e tutto questo con l’aggravante dell’associazione. Rischiano fino a 10 anni di carcere.
Che siano innocenti o meno, dobbiamo esprimere la nostra solidarietà incondizionata ai prigionieri. Non si tratta di denunciare uno stato di eccezione rispetto ad uno stato di diritto che ci sembrerebbe auspicabile, anzi. Non chiediamo un processo “giusto”. Ciò che vogliamo è fare pressione affinché vengano liberati, perché la loro giustizia non ci appartiene; denunciamo tutte le forme di carcerazione contro le quali lottiamo: conto le carceri, i centri di detenzione per migranti, contro le loro frontiere e il loro lavoro forzato.
La solidarietà è un’arma. Organizziamo la solidarietà per i prigionieri in ogni modo.
Fuoco alle galere.
Una manciata di anarchici/che.
Mer, 06/10/2010 – 22:06
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[NextGenderation] Police brutality during No Border Camp - request for visual evidence
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Hello everyone,
there have been several cases of police brutality during the No Border Camp in
Brussels last week. To take action, there is now a demand for visual evidence
of police brutality in Belgium. Either during the No Border Camp, or at
previous occasions. If you have any visual images to accompany stories of
police brutality in Belgium, or if you know how to obtain pictures that
evidence this, please get in contact with me: doro@???
This would be very helpful.
Since there are still people imprisoned, help is needed to secure the release of
the remaining prisoners and to demand that the police are held accountable for
their actions.
For a detailed account, links, and instructions on what to do, see
http://www.redpepper.org.uk/Former-Red-Pepper-worker-arrested
Best wishes, Doro
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