La Sinistra ha trovato nuovi padroni
di Michele Mendolicchio - 07/10/2010 Fonte: stampalibera
"Per battere Berlusconi intesa a termine con Montezemolo" questa la sintesi 
del discorso del piddino Bettini. Dunque finalmente si esce allo scoperto, 
mettendo da parte la foglia di fico delle primarie. Secondo l'ex braccio 
sinistro di Veltroni è quindi necessario affidarsi all'ex presidente di 
Confidustria se si vuole tornare a Palazzo Chigi. Sulla individuazione di 
Montezemolo quale papa straniero ci siamo espressi più volte, sottolineando 
che la scelta sarebbe stata prima o poi manifestata. E così è stato. Altro 
che il Vendola con l'orecchino. Ci si prepara, insomma, anche ad 
accorciatoie possibili in caso di crisi di governo. Alludiamo alla ricerca 
di una maggioranza parlamentare, con la benedizione del Colle, attorno alla 
riforma della legge elettorale. Ciò porterebbe ad un governo tecnico con 
alla testa il ferrarista e in seconda fila i vari Casini, Veltroni, Fini, 
Bersani, D'Alema e Rutelli. Si tratterebbe di un vero e proprio golpe bianco 
in contraddizione di quanto espresso dal voto popolare. Per Bettini il 
ferrarista dovrebbe mettere la sua popolarità a disposizione di una 
battaglia civile e democratica. E invita altresì il partito ad aprirsi "ad 
un processo di allargamento e di pratica democratica" fondata sulla fiducia 
e nelle decisioni degli iscritti e dei cittadini. Nel progetto golpista di 
Bettini e company l'utilizzo di Montezemolo dovrebbe essere part-time tanto 
per riprendersi Palazzo Chigi. A proposito anche Di Pietro si è detto 
favorevole all'escamotage dell'utilizzo del ferrarista per battere il 
Cavaliere, purché ci sia un tempo definito: non più di un anno. Stando al 
discorso di Bettini il papa straniero dovrebbe compiere una sorta di 
missione o meglio un atto di servizio, unilaterale, disinteressato e a 
termine. Insomma mettendo a disposizione la sua esperienza di sfruttatore 
del lavoro e la sua amicizia con i potentati economici il papa straniero 
potrebbe far risalire la china all'esercito di disperati del centrosinistra. 
Per convincere gli integralisti della sinistra e del centro il braccio 
destro di Veltroni fa dunque leva sulla possibile vittoria perché solo in 
questo modo ci potrà essere una risposta affermativa di tutti al progetto. 
Poi analizza gli scenari possibili. "Se si vota a primavera -spiega Bettini- 
le esigenze prioritarie cambiano radicalmente". Dice, in sostanza, che la 
sfida è voluta espressamente da Silvio per una questione di sopravvivenza 
politica. E nel tirare per la giacchetta il ferrarista a scendere in campo 
ne fa una questione di difesa della democrazia, della libertà e della 
giustizia. Se questa non è alterazione della verità cos'è? Ci si riempie la 
bocca di democrazia e di libertà ma questi sono proprio coloro che hanno 
svenduto il nostro Paese, rendendolo più povero e alla mercé degli 
speculatori.
"Montezemolo -prosegue l'esponente del Pd- non è Berlusconi. Non può fare 
per tante ragioni un suo partito; tranne diventare uno dei tanti, 
confondendosi con gli altri. Non può neppure essere il federatore dell'esistente 
costellazione dei leader già in campo, che hanno rapporti tra di loro assai 
logorati. La solitudine, che ha rivendicato, è la sua forza". Non è buffo 
che l'ex partito comunista per battere Berlusconi si affidi ad un padrone?
