[NuovoLab] "L'Ornitorinco" commenti e notizie dal gruppo SE-…

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Author: Antonio Bruno
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To: ambiente, forumgenova, forumsege, forumsociale-ponge
Subject: [NuovoLab] "L'Ornitorinco" commenti e notizie dal gruppo SE-PRC ottobre 2010
L’Ornitorinco

La sua fisiologia è unica. Temperatura corporea media di 32 °C, corpo e larga coda piatta sono coperti di pelliccia marrone. Ha piedi palmati e un largo muso, duro come la gomma, che ricordano un'anatra. E' inspiegabile come questo mammifero stia in piedi. Ma nonostante tutto questo vive !!!

Editoriale

Siamo in una momento in cui è necessario sperare e resistere contro ogni speranza.
In maniera individuale e collettiva. Sul proprio luogo di vita e di lavoro e cercando una rete comune che ci faccia riconoscere che le lotte, gli impegni, le mobilitazioni sono tutte in qualche modo collegate.
Promuovere i beni comuni, lottare contro le privatizzazioni (acqua, energia, trasporti).
Cercare un nuovo modo di produrre e di lavoro più equilibrato e meno rivolto ai profitti e alla crescita devastante. Un nuovo "welfare" attaccato dai pesanti tagli governativi. Difendere il diritto alla merenda negli asili come promuovere i diritti delle persone ai margini della società. Contrastare le paranoie securitarie che portano a spendere milioni di euro in telecamere per contrastare l'insicurezza percepita, così distante dalla realtà. Una città più vivibile con una raccolta dei rifiuti orientata alla riduzione, al riuso, al riciclo e non allo smaltimento in gassificatore o in discarica. Una mobilità che privilegia il trasporto pubblico e non quello privato attraverso Gronde. Un territorio preservato dall'attacco del cemento, anche per aumentare la sicurezza idrogeologica.
Un soggetto politico a rete, inclusivo, aperto, determinato a raggiungere i propri obiettivi con competenza, maturo da poter fare alleanze senza perdere la propria identità.
Antonio Bruno

Piani di Pra quasi salvi

Da anni combatto contro la costruzione, in località Acquasanta, di un campo da Golf a 27 buche con annesse attrezzature di servizio e strutture ricettivo - residenziali.
Non solo per il massiccio uso di pesticidi e prodotti chimici (col rischio di contaminazione di falde acquifere) ma anche su altre argomentazioni, riprese da 2 pareri espressi dalla Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria e dal Settore Valutazione Impatto Ambientale della Regione Liguria.
Secondo la Soprintendenza “… per quanto concerne zona boschiva e corsi d’acqua, potrebbe stravolgere il delicato sistema del territorio caratterizzato da un ambiente naturale e agricolo di valore naturalistico elevato con zone a bosco. Si ritiene che l’intervento data l’estensione e la difficoltà di accesso, che porta a ingenti movimenti di terra per il golf, potrebbe comportare oltre a rilevanti modifiche della morfologia del paesaggio anche alterazioni dell’assetto idrogeologico.
Pertanto l’intervento nella misura in cui è previsto non risulta compatibile.
La Regione parla di:
- alcune macro-problematiche di carattere ambientale, tra le quali spicca il contrasto tra le dimensioni dell’intervento (intese sia come consumo di suolo e risorse naturali che come carico insediativo), le difficoltà di accesso all’area e il grado di naturalità del contesto.
- la disponibilità di acque ad uso irriguo e potabile, inoltre, pur essendo elemento sostanziale per la fattibilità dell’intervento, non appare sufficientemente dimostrata. Conseguentemente, non sono ad oggi escludibili o quantificabili gli impatti sulla risorsa idrica e sugli ecosistemi.
- le residenze e la viabilità occupano gran parte delle aree di crinale che, per morfologia, sembrerebbero le più idonee allo sviluppo delle buche. Queste ultime vengono quindi distribuite anche alle periferie dell’area di intervento, comportando ingenti movimenti terra (anche in presenza di amianto) e alterazioni dell’assetto idrogeologico locale che non consentono di escludere impatti ambientali con incidenza sul contesto limitrofo.
Chiedo quindi che la Sindaco e la Giunta si impegnino a cambiare il PUC per impedire tale costruzione, e a studiare nuove forme di valorizzazione dei territori agricoli e di quelli destinati al turismo eco-compatibile.

Uno spiraglio per l'Acquasola

Il parco, nel cui sottosuolo sono sepolti i genovesi morti di peste del 1600, e' minacciato dalla costruzione di un parcheggio.
"Gia' oltre 10 anni fa proposi di cancellare questo parcheggio, che oltre a devastare un parco, ricco di risorse ambientali e storiche, contrasta con la politica di disincentivo dell'uso del mezzo privato." dichiara il capogruppo Antonio Bruno.
Dopo mesi di mobilitazione, e sicuramente con un po' di ritardo la Sindaco Marta Vincenzi ha annunciato la revoca della concessione alla Sistema Parcheggi Srl dal Comune di Genova per motivi di pubblico interesse, prevedendo un rimborso di circa un milione di euro. Secondo gli ambientalisti, l'esborso dovuto e' solo quello dei costi sostenuti (circa 450.000 euro).

Salvare il trasporto pubblico

Una tassa per salvare AMT. Con l’apertura delle scuole la già delicata situazione del trasporto pubblico di Genova è diventata disastrosa: autobus stracolmi, ressa alle fermate a causa del numero insufficiente di corse, traffico impazzito anche nelle ore centrali della giornata.
Le prospettive sono ancora più nere a causa dei tagli del Governo. (130.000.000 di euro in meno in meno nel biennio 2011/2012 per la Regione Liguria)
La città sembra rassegnata all’aumento dei titoli di viaggio, all’ulteriore diminuzione delle corse al taglio delle linee collinari e della corse notturne, alla diminuzione degli occupati nel settore.
Al contrario, io penso che si debba trovare una via d’uscita e non rassegnarsi ad essere sommersi da migliaia e migliaia di auto che i cittadini prenderanno esasperati.
E' necessario che gli enti locali non subiscano passivamente.
La Regione Liguria potrebbe instaurare una tassa di scopo fortemente progressiva (denominata imposta Berlusconi).
Il Comune di Genova potrebbe prevedere una rimodulazione delle tariffe dei parcheggi in modo da trovare altre risorse per diminuire l'effetto dei tagli governativi.
Altra misura importante anche dal punto di vista economico per l'AMT sarebbe l'introduzione di altre corsie preferenziali per il trasporto pubblico.
Per far questo è necessario però superare resistenze corporative e localistiche nei quartieri.

Il silenzio sulla Ndrangheta

Bruno: “Sconcertanti i silenzi e le giustificazioni del mondo politico”
Il titolo dell’esternazione scritta è “forte”:
“Un posto nelle istituzioni val bene un ‘colpo di lupara’”, e sembra commisurato allo sconcerto che Antonio Bruno, capogruppo di Se-Rc in consiglio comunale, manifesta sulla mancanza, o quasi, di reazioni del mondo politico locale di fronte ai presunti legami fra ‘ndrangheta e politica che le indagini della magistratura stanno mettendo a nudo anche nella nostra città e nella nostra regione.
“E’ sconcertante – scrive Bruno – come la stragrande maggioranza della politica genovese e ligure ha reagito (si fa per dire) all’inchiesta che ha svelato la ramificazione nell’economia e nella politica della ‘ndrangheta in Liguria e a Genova.
Silenzi, giustificazioni (bisogna pur riuscire a vincere le elezioni), moralismi, appelli alla privacy. Quasi nessuno – sottolinea il consigliere comunale – che si sia interrogato su come sia stato possibile che una delle tre ramificazioni della criminalità organizzata in Italia abbia un ruolo così forte nel condizionare appalti e quadro politico.
E, al momento, non è stato ancora svelato l’altrettanto ruolo importante di mafia e camorra nella nostra città”.
Ma, di fronte a quanto sta emergendo dalle indagini, secondo il consigliere “non si può nascondere la testa sotto la sabbia e comportarsi come quelle persone molto anziane che fanno da prestanome. Siamo tutti adulti e acculturati, siamo in grado di capire subito se chi ci avvicina chiede favori o giustizia.
Forse il rammarico – conclude – è nella parte sana della società, che non vuole o non è in grado di organizzarsi per contare almeno come le consorterie illegali”.

Dalla Gazzetta di Lunedì 26 luglio 2010

Quei tagli non erano necessari

Patrimoniale “una tantum” sui patrimoni superiori ai 5 milioni di euro, aumento della tassazione sulle transazioni finanziarie, tagli alle spese militari. Sono alcune proposte contenute nella contromanovra 2011-2012, alternativa a quella del Governo, della campagna “Sbilanciamoci!”...
“La manovra del Governo viene presentata come ineluttabile e, invece, non è così: si possono fare scelte diverse ed evitare i tagli agli enti locali e ai servizi per i cittadini” premette Bruno. “Noi abbiamo presentato una contromanovra da 30 miliardi di euro, quindi ancora più pesante di quella del Governo – spiega Rondinella – ma l’abbiamo impostata in modo completamente diverso. Una scelta di fondo da fare, secondo noi, è quella di spostare la tassazione dal reddito alla ricchezza”.
Il che rappresenterebbe un’inversione di tendenza, visto che Bruno ha ricordato che negli ultimi anni è aumentata, invece, del 7% la pressione fiscale sui redditi bassi. “ I redditi più alti sono quelli che adesso pagano meno – sottolinea Rondinella . In proporzione, Tronchetti Provera paga meno tasse di un operaio”. “Sbilanciamoci!” propone, invece, di portare dal 12,5% al 23% la tassazione sulle rendite finanziarie, il che consentirebbe d’incassare 5 miliardi di euro, di accentuare la progressività per gli scaglioni di reddito più alti, di applicare una patrimoniale “una tantum” del 3 per mille sui patrimoni superiori ai 5 milioni di euro. “Questa patrimoniale inciderebbe sul 10 per cento della popolazione e porterebbe oltre 10 miliardi di euro nelle casse dello Stato” spiega Rondinella. Fra le altre proposte c’è poi quella di ridurre di 4 miliardi le spese militari, rinunciando a 130 cacciabombardieri e 2 fregate, di risparmiare altri 700 milioni di euro cancellando i sussidi alla scuola privata, e di dirottare 1700 milioni destinati al ponte sullo stretto e ad altre grandi opere ad una serie di piccole opere nei Comuni. “Oltre il 65% degli edifici scolastici in Italia non è a norma – sottolinea Rondinella – e quindi una parte delle risorse destinate alle grandi opere potrebbero essere dirottate a questi interventi. E noi proponiamo anche un sussidio di disoccupazione per i precari. Facendo queste scelte, oltre ad avere una maggiore equità fiscale, si eviterebbero anche i tagli che si annunciano ai servizi per i cittadini”.
a.c., CORRIERE MERCANTILE mercoledì 14/7/2010

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antonio bruno.
capogruppo Sinistra Europea - PRC Comune di Genova
00393666756779