Autor: ugo Data: Para: aderentiretecontrog8, forumgenova Assunto: [NuovoLab] VERSO IL 16 OTTOBRE
Democrazia in pericolo Vigiliamo!
Antonio Tabucchi
Rinnovo il mio appoggio all'appello di Camilleri, Flores d'Arcais, Hack e don Gallo in difesa della Repubblica italiana dall'aggressione del sistema berlusconiano, oltrechè in difesa dei diritti del lavoro di cui si fa carico la Fiom, contro il ricatto dell'azienda Fiat che porta uno sfregio irreversibile alla Costituzione italiana.
Un'azienda, vorrei ricordare, che in tutto il dopoguerra è vissuta grazie alle iniezioni di denaro pubblico, cioè al denaro di tutti noi cittadini.
A tutto questo si aggiunge il mio allarme per le parole eversive pronunciate sabato 2 ottobre a Milano da Silvio Berlusconi, che costituiscono un attacco inaudito alle garanzie istituzionali. Non è da escludersi che Berlusconi, che proviene dagli ambienti oscuri della loggia eversiva P2, stia lavorando con l'appoggio di servizi segreti non trasparenti che magari hanno raccolto l'eredità degli stessi servizi segreti che operarono in Italia negli annni Settanta e Ottanta.
E il fatto che l'onorevole D'Alema, presidente del Copasir, non abbia ancora presentato in parlamento nessun rapporto sullo stato dei servizi italiani è anch'esso motivo di preoccupazione. Peraltro, il fatto che su l'Unità, cioè il giornale dell'opposizione, compaia un articolo nel quale si sostiene che non bisogna più parlare di Berlusconi come se costui non esistesse... evidentemente siamo difesi all'opposizione da uno struzzo, in parlamento.
Sarà bene dunque che la cittadinanza sia vigile.
Affermare come ha fatto Berlusconi che dietro la caduta del suo governo nel 1994 ci siano la magistratura e l'ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e proporre una commissione parlamentare che indaghi sulla magistratura italiana è eloquente, penso, sull'imminente pericolo che l'Italia sta vivendo.
Ricordo che Mussolini arrogò a sè l'inchiesta sul delitto Matteotti.
Una commissione parlamentare, questa, eventualmente costituita da personaggi condannati per concorso esterno in associazione mafiosa o per corruzione dei giudici è nei fatti ciò che nella finzione cinematografica Nanni Moretti rappresentava concludendo il suo film: l'eversore che pur di non arrendersi lancia bombe incendiarie contro il palazzo di giustizia.
Cittadini, vigiliamo.
fonte "il manifesto"
Ugo Beiso
Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal