Autore: felipe Data: To: critical mass Roma Oggetto: Re: [cm-Roma] R: persone strane
> non so che ti sia successo in questi ultimi anni, ma credo che tu sia intriso di sospetti nei confronti dell'universo mondo.
> diciamo che semplicemente che ho capito di chi sospettare e di chi no. e
non a livello personale (mi pare che siamo in buoni rapporti), ma a
livello politico. e la tua email di ieri non era altro che un attacco
bello e buono a una cosa alla quale non so quanto partecipi ancora, cm e
ciclofficine. anni e anni fa ti si vedeva in diverse ciclofficine, alle
cm, alle velocity, a varie riunioni. ma poi hai evidentemente preso
un'altra strada.
e fin qui tutto bene... il problema non è la caduta, la tua scelta
rispettabilissima, ma è il tuo atterraggio. sei atterrato qualche tempo
fa sulla ciemme (a fare propaganda elettorale per te stesso, l'ultima
volta che ci siamo incontrati lì) e ieri sulle ciclofficine (...non
siete capaci, vi insegno io, magari a casa mia...).
questo tuo modo di fare, di esprimerti, è un attaccco frontale a quello
che cm e ciclofficine significano e rappresentano. per questo mi sono
sentito a dir poco indignato, e anche tanto, come penso si sia capito.
molte persone tra di noi si sbattono tutti i giorni o quasi per tenere
aperti spazi SOCIALI in cui crescere, imparare, condividere, sognare,
regalando fiori stupendi a chiunque arrivi, e tu con un colpo di spugna
metti queste cose dietro ad un mozzo da supermercato? non capisco come
una cosa del genere ti possa venire in mente.
> se la mia colpa è non essere un mediocre, fattene una ragione, oppure no, è uguale.
>
non sei un mediocre, anzi un ottimo... un ottimo individualista! > nessuno detta la linea: né io né il collettivo di cui fai parte né nessun altro/a.
> trovo una notevole assenza di vera critica (quindi feconda, non sterile) nelle cose che hai scritto, e resto sbalordito.
> non faccio parte di nessun collettivo, e spero che queste righe facciano
capire a tutti la critica che ti ho mosso ieri. sei tu che devi evadere
dal tuo recinto fatto di ruote fisse e telai fatti da solo in cantina,
per aprirti alla politica del fare le cose per gli altri senza nulla in
cambio e senza guardarli dall'alto in basso perchè non hanno una ruota
fissa.
detto ciò, che i druidi della velorution non si stanano offesi