ila', come chi è?
è una.
una di più peraltro, e una che (a quanto scrive) sente che vorrebbe fare qualcosa, non sa bene cosa ma qualcosa vuole fare per cambiare lo stato delle cose, e quindi si vuole connettere con altre persone che volevano fare qualcosa e hanno cominciato, e continuato, a farlo.
regà parliamoci chiaro: è meglio l'inclusività dell'esclusività. se quello dei cicloattivisti sente di essere un gruppo esclusivo, io me ne tiro riccamente fuori perché a me 'sta roba fa male come fosse veleno.
a me non fa piacere essere "strano". il mio desiderio, e il mio lavoro (scusat. il termin.) è sempre stato in questa direzione: mostrare la bellezza e la sincera utilità di un mezzo altro rispetto all'esistente attuale. e più siamo meglio stiamo.
il personaggio rotafixa serve a indicare una strada che la persona paolo trova necessaria, personalmente e socialmente. non serve affatto a creare cricche esclusive con la puzzetta al nasino, solo perché fanno parte di qualcosa di strano, a volte apparso sui media a volte sussurrato intorno ai fuochi come si trattasse di leggenda.
così spero che sia del personaggio ciclofficine, del personaggio critical mass, del personaggio xyz, e spero che tutto ciò sia ben presente nelle teste di tutt*.
quanto ai fissati: purtroppo quello che ho fatto non è bastato evidentemente a fargli capire l'intrinseca accoppiata austerità&divinità del mezzo in questione, ma sono derivati verso il cretinismo di stampo yo american boyz. è andata così, ma meglio un cretino in bici a palla dello stesso cretino in maghina a palla.
ora ve lo ridico per l'ennesima volta: a me non piace il gruppettismo delle ciclofficine: spero che questo slittamento, che sento anche se mi viene continuamente negato, ritorni il prima possibile nell'argine, che è quello di condividere attrezzi, le nostre scarse conoscenze (e a proposito, mi piacerebbe una riunione in cui si fa il punto sull'importanza o meno delle capacità meccaniche di chi apre o fa i turni delle ciclofficine, a che punto è e se è andata finalmente oltre il rappattumamento di pezzi casuali) e l'importanza dell'essere sempre di più ad usare la bici invece di altir mezzi personali, con tutto ciò che ne consegue in termini di miglioramento sociale, ambientale ed etico.
>aò ma strani a chi?? a me me sembrano tanto strani tutti l'altri! Ma poi chi è questa? Sti cazzi no?
"quelli so strani" è una caratteristica che attribuiscono non solo "a quelli delle ciclofficine" ma a tutti i ciclisti urbani. Non ve lo hanno mai detto a voi? A me un sacco di volte senza sapere necessariamente che facessi parte di una ciclofficina.
Chi usa la bici come mezzo di spostamento è considerato un po "strano" ...rispetto a chi è "normale" e per "questi" la normalità è probabilmente legata all'uso del mezzo automobile.Poichè la normalità non esiste in se, ma rispetto a qualcosa a mio parere sto giudizio lascia proprio il tempo che trova. Il tono della ragazza mi sembra molto superficiale e probabilmente ha appena scoperto "il nuovo mondo" e da neofita adotta un comportamento "stupidamente" critico poichè ignora il tutto e si è basata su chissà quale sentito dire ( a me ne arrivano molti " su quelli delle ciclofficine", alcuni belli altri meno belli ) e per istinto di protezione verso se stessa ( metti che poi questi so strani davvero...io almeno l'ho detto prima e l'ho capito prima, metti che a a roma nun se po anna in bici e io ce so cascata e questi so matti davero.... ) mette le mani avanti. Mi sembra un comportamento umano. Personalmente non vedo molte altre dietrologie...e non mi sento nemmeno di mettere in discussione il modo di porci come "ciclofficine" solo perchè una che manco me conosce me giudica... "strano". Posso mettere quest'impressione nella bacheca delle impressioni e fare una valutazione in generale rispetto all'esperienza vissuta in questi anni, ex post, di tanto in tanto... ma non basarmi su un giudizio veloce di una che manco so chi sia....
IlariaInbiciStranoCeSaraiTu