Re: [Hackmeeting] I nemici della rete, il libro

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Author: caparossa
Date:  
To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] I nemici della rete, il libro
Il 01/10/2010 16:46, a.dicorinto@??? ha scritto:
>
> Capa--
> le opinioni sono una cosa, i fatti un'altra:


non potrei essere più d'accordo...

> <Quote>
> Il 01/10/2010 14:14, a.dicorinto@??? ha scritto:
>> Capa--
>> mi fai capire due cose:
>> a) che non hai nemmeno sfogliato il libro I nemici della rete per fare questa affermazione;
>> b) che non hai mai letto nè visto Revolution OS
>
> sai 'na sega tu
> </Quote>
>
> + vero: non li hai letto, altrimenti non potresti fare quelle affermazioni, tipo che ho succhiato


see ...

> <Quote>
>> Ma da allora il mio contributo non è mai mancato, sia dentro gli hackmeeting,
>
> no, please, non diciamo cazzate:
>
> dentro hackmeeting dal 1999 (cioè da quando ho iniziato a starci io) tu
> hai succhiato. hai fatto le presentazioni dei tuoi libri, hai fatto spam
> delle tue cose, stop, non hai fatto altro.
> </Quote>
>
> Io e Tommaso abbiamo fatto una sola presentazione di Hacktivism a Bologna e bsta. Mai presentato altri miei libri, che sono 13,
> all'HK.


hai presentato hacktivism a bologna nel 2002 e il dvd di revolution os a
parma nel 2006.

> <Quote>
>> sia come giornalista per diffondere la cultura hacker italiana,
>
> come giornalista - per quel che ho letto, cioè fino a che hai
> scribacchiato su il manifesto - nella maggior parte dei casi hai cercato
> di portare avanti la tua tesi - tua e di Vecchi - fottendotene di quello
> che diceva la comunità hacker italiana, ed ancora peggio rispetto la
> comunità del software libero.
> </Quote>
>
> "Scribacchiavo" per IL Manifesto come dici tu dal 1994 e i quando scrivevo i primi pezzi l'Hk nemmeno c'era e i legami che ho con le
> persone dimootrano che non mi sono fottuto di nessuno, né tantomeno delle fantomatiche comunità che dici tu.


ah, fiko: quelle di hackit e quella del software libero diventano
comunità "fantomatiche". interessante!

> <Quote>
>> sia come professore per portare i nostri temi a gente diversa da noi.
>> Sicuramente ho preso, come facciamo tutti, ma ho anche dato, come facciamo tutti. Senza questa reciprocità non si crea nulla.
>> Quello che tu chiami spam per me è condivisione: io faccio una cosa e la dico alle persone che secondo me sono interessate.
>
> sarebbe così se tu lo facessi _sempre_. cosa che non accade se non,
> guarda caso, quando hai da presentare un libro, un dvd o qualche altro
> cazzobuffo.
> la cosa mi ha sempre dato fastidio, così come mi ha dato fastidio
> vederti pubblicare un libro sotto FDL e poi non rilasciarne i sorgenti
> quando il libro è uscito (do you remember hacktivism? do you remember lo
> scazzo dentro isole?).
> </Quote>
>
> Ma ti sei scordato dove stavo e cosa facevo? ;-) Al Forte Prenestino avevamo un hacklab antelitteram, tenevamo la BBS, per anni
> abbiamo fatti corsi su tutto e per tutti, raccolto soldi e hardware per il chiapas, etc.... Nel 95 addirittura facevamo i corsi on
> the wave da Radio Onda Rossa, fino al giorno in cui fui mandato in ospedale da un gruppo di fascisti che mi spaccarono la testa nel
> 1996.


hackmeeting, che inizia nel 1998 a firenze, come ricordavi prima.
dal 1999, quando ho iniziato a partecipare a questa _fantomatica_
comunità, a te ti ho visto _solo_ a presentare le tue pubblicazioni.
sulla lista per scrivere - con un quoting da schiaffi - delle tue cose o
per salutare gli amichetti.

> PS: il libro Hacktivism è stato *sempre* disponibile in .txt e in .html, dal primo giorno di pubblicazione. Lo scazzo in Isole era
> nato perchè avevo pubblicato coi "comunisti di manifetolibri", invece che coi "compagni di Torino..." Conservo in archivio tutto i
> thread. Riguardatelo.


un cazzo: sulla lista works di ecn s'è litigato ferocemente con te e
benedetto sul fatto che il libro non sarebbe stato scaricabile quando
usciva in libreria, con uscite fantastiche tipo "ah, così volete mettere
sul lastrico gente che piglia 1700 € al mese!" (averli!!).
alla fine della litigata te ne sei andato dalla lista, e quando il libro
è uscito NON era scaricabile.

> <Quote>
> atteggiamenti del cazzo - a mio parere, che non vale una cippa - che mi
> sono sempre stati pesantemente sui coglioni. ho sempre fatto pippa
> perché alla fine me ne fottevo, ora mi ha dato noia vederti ricomparire
> per raccontarci del tuo nuovo entusiasmante libro sulla rete - cioè su
> quel medium dove le informazioni circolano in gran parte liberamente;
> cioè su quel medium dove è nata la cultura del free software, delle cc,
> etc etc - e tu raccontare cazzate sul perché il tuo importante testo ha
> il copyright. qui.
> </Quote>
>
> Ecco finalmente, parliamo di questo: il tema è il copyright. Ho fatto una scelta: pubblicare in creative commons a 24 euro oppure in
> copyright a 11 euro.


Si certo, come no...

> Ho scelto Rizzoli per la carta ecologica e non una casa editrice compagna che non me la dava. Parla, parliamo
> di questo.


Ma smettila! Ci sono fior fiore di case editrice "di campagna" che
pubblicano in cc e in maniera ecologica ben prima dei Signori di rcs,
non diciamo cazzate, mavvia...

> Il resto, caro Capa, è fuffa, memoria che ti manca e rodimento di culo che spero di passi.


Infatti, è fuffa, una volta tanto hai ragione.

-- 
"un carabiniere mi disse: lottate lottate, che poi se vincete,
a noi ci mettono una stella rossa sopra il cappello
e vi picchiamo lo stesso".                          Roma, 1971
                          Guglielmo "Billi" Bilancioni