Autor: norma Data: Para: forumgenova@inventati.org, Fori sociali Asunto: [NuovoLab] 434° ora in silenzio per la pace
Rete contro8
per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 22 settembre dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale
di Genova 434° ora in silenzio per la pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito.
*L'Italia partecipa ad una guerra di occupazione *
È morto in battaglia il tenente Alessandro Romani, incursore italiano
delle forze speciali che combattono di nascosto in Afghanistan una
guerra persa, inutile e controproducente.
L'evidenza distruttiva della guerra ieri è precipitata sulla politica e
sui palazzi italiani. 30 morti dal 2004 in un conflitto non dichiarato,
dovrebbero essere un drammatico avvertimento sanguinoso. La guerra
continua, nonostante abbia aiutato l'espandersi dei taleban che ora
spadroneggiano in 33 delle 34 province afghane. e si sia addirittura
estesa alle regioni confinanti
Ora Karzai è presidente perché l'Amministrazione Usa, pur consapevole
dell'amara verità del voto in Afghanistan con una guerra in corso, ha
tacitato la verità dei brogli elettorali. E Karzai, che cerca la
rivincita, già mette le mani avanti annunciando che «ci saranno brogli».
E l'ineffabile ministro La Russa occupato a tenergli bordone
dichiara:«non c'è da preoccuparsi, ci sono brogli anche da noi». Sarebbe
da ridere, se non ci fossero di mezzo tante vittime, non solo quelle dei
contingenti occidentali della Nato ma migliaia di civili massacrati
dalla guerra condotta dall'alto, a base di raid aerei e droni,
ipertecnologici velivoli senza pilota che,dichiarando di mirare ai
«terroristi», anonimamente e vigliaccamente sparano nel mucchio, su
villaggi abitati seminando “distrattamente” stragi che non hanno più
titolo sulle nostre cronache.
Solo poche ore prima dell'uccisione in battaglia del militare italiano,
sempre il ministro La Russa, ricevendo il segretario della Nato
Rasmussen, aveva dato la disponibilità dell'Italia ad aumentare il
numero dei nostri soldati
*I NUMERI DEL CONFLITTO*
/Sono circa 3.500 i militari italiani dispiegati in Afghanistan, per la
maggior parte nella zona occidentale di Herat. Sotto comando italiano è
il Regional Command West (Rc-W) di Herat. La zona sotto responsabilità
italiana è l'ampia regione che si estende sulle quattro province di
Herat, Badghis, Ghowr e Farah. La componente principale delle forze
italiane è costituita dalla brigata alpina Taurinense ed è presente un
significativo contributo di soldati e mezzi della Marina Militare,
dell'Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. L'Italia
partecipa alla missione Isaf fin dalla sua costituzione e gestisce, tra
l'altro, il Provincial Reconstruction Team (Prt) di Herat, al comando
del colonnello Emmanuele Aresu///
L'Italia non può sparare sulla propria Costituzione di pace, questa
guerra ha causato decine di massacri di civili