Re: [Sexyshock] "Regolamentiamo la prosituzione" , dettagli

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Autor: Rhockher
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Alte Treads: [Sexyshock] "Regolamentiamo la prosituzione" A Imola la Lega raccoglie le firme
Betreff: Re: [Sexyshock] "Regolamentiamo la prosituzione" , dettagli
La proposta in sintesi:
- rigorose norme igieniche: "periodici controlli da parte delle aziende
sanitarie locali, in parallelo agli accertamenti imposti ogni sei mesi a chi
esercita la professione" + "un certificato dell'Ausl dimostri lo stato di
salute della prostituta"
- un'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi
- obbligo di registrazione per lavoratrici(tori?) in un elenco di
"praticanti" costantemente aggiornato.
- lontananza dell'edificio da abitazioni destinate a uso diverso
- da mille a 10mila euro di ammenda a lucciole e clienti sorpresi in punti
non autorizzati
- stessa multa se non si rispettano i termini dei controlli sanitari
- revoca del permesso di soggiorno ed espulsione ai cittadini
extracomunitari sorpresi trasgredire tali disposizioni.

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Imola - La Lega chiede i "sesso point"
16/09/2010 - romagnanoi.it
da
http://www.romagnanoi.it/News/Romagna/Imola/Politica/articoli/222212/La-Lega-chiede-i-sesso-point.asp



Prostituzione: impossibile fermarla, meglio regolamentarla. Il Carroccio
sarà all'angolo tra via Emilia e via XX Settembre sabato 19 per raccogliere
firme a favore della proposta di legge per controllare le vie del piacere
mercenario


IMOLA - "Togliete le lucciole dalle strade: portatele in casa". Potrebbe
essere questo lo slogan azzeccato per il banchetto della Lega Nord che
sabato 18 occuperà l'angolo tra la via Emilia e via XX Settembre dalle 8.30
alle 12.30. Stanchi di vedere le strade trasformate nelle ore serali in
postriboli ove soddisfare posticci piaceri sessuali da listino prezzi, gli
esponenti imolesi del Carroccio propongono di autorizzare ciò che negli anni
mai nessuno è stato capace di reprimere. E lo fanno rivangando una proposta
di legge formulata dal partito di Bossi il 29 aprile 2008, dal titolo
"Disposizioni per la regolamentazione dell'esercizio della prostituzione",
sperando di raccogliere per la giornata di sabato un numero soddisfacente di
firme. Prostituzione proibita in strada e in tutti i luoghi pubblici, recita
il primo articolo della legge, ma consentita nelle abitazioni private,
autorizzate "ufficialmente" dal questore.

Insomma, che sesso a pagamento sia, ma che avvenga lontano dagli occhi di
tutti, seguendo rigorose norme igieniche, e soprattutto versando la dovuta
parte allo Stato sotto forma di tasse. Questi i punti salienti proposti
dalla Lega, che non disprezza la visione di una città nella cui mappa, oltre
a monumenti, musei e servizi a cittadini e turisti, compaiano anche le case
"hot" dove rivolgersi per una nottata di passione. Una specie di "sesso
point": purchè siano rispettati determinati requisiti: come la lontananza
dell'edificio da abitazioni destinate a uso diverso; che il Comune abbia più
di 30mila abitanti; che un certificato dell'Ausl dimostri lo stato di salute
della prostituta e che quest'ultima sia registrata in un elenco di
"praticanti" costantemente aggiornato.

Per i "sesso point", scatterebbero poi periodici controlli da parte delle
aziende sanitarie locali, in parallelo agli accertamenti imposti ogni sei
mesi a chi esercita la professione. Dal punto di vista tributario, invece, i
redditi sarebbero soggetti a un'imposta sostitutiva delle imposte sui
redditi. Insomma, anche le prostitute, pagando le tasse, farebbero la
propria parte nel risanare le casse dello Stato.


Dure anche le sanzioni. Da mille a 10mila euro di ammenda a lucciole e
clienti sorpresi in punti non autorizzati; stessa multa se non si rispettano
i termini dei controlli sanitari, nonchè revoca del permesso di soggiorno ed
espulsione ai cittadini extracomunitari che sorpresi trasgredire tali
disposizioni. Questo per disincentivare lo sfruttamento e "rompere questa
tratta di esseri umani e mettere dei paletti ben precisi". "Troppe volte -
commenta il referente imolese della Lega Daniele Marchetti - un eccessivo
buonismo si è dimostrato controproducente andando solamente ad aumentare il
traffico e lo sfruttamento di povere donne ridotte in schiavitù". Già in
passato la Lega Nord aveva messo in guardia dal preoccupante aumento del
fenomeno della prostituzione: in via Aspromonte, nello scorso aprile, si era
fatta promotrice di una petizione per "spegnere" le luci rosse che ormai da
tempo avevano iniziato ad attirare gli avventori del sesso a pagamento.

Federico Spadoni