Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea
nelle province di Biella e Vercelli "Cino Moscatelli"
Aderente all'Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia "Ferruccio Parri"
13019 Varallo - via D'Adda, 6 - tel. 0163-52005; fax 0163-562289
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Comunicato
È uscito l'ottantaquattresimo numero de "l'impegno", rivista dell'Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli, periodico che approfondisce aspetti politici, economici, sociali e culturali del Vercellese, del Biellese e della Valsesia.
Marco Neiretti ricostruisce il viaggio in Unione Sovietica compiuto dal presidente della Repubblica Gronchi e dal ministro degli Affari esteri Giuseppe Pella nel febbraio del 1960, determinato dal clima di apertura e disgelo che l'Urss aveva instaurato, ma che, come si evince dalle note autografe di Pella in merito al viaggio e dal diario dell'ambasciatore a Mosca Luca Pietromarchi, si risolse in un fallimento dal punto di vista politico e diplomatico, dato l'atteggiamento imprevedibile e sconcertante di Kruscev.
Stefano Sala si sofferma sul carattere leggendario attribuito negli anni della Resistenza alla figura di Cino Moscatelli, sottolineando l'evoluzione del "mito" del comandante partigiano dagli originari aspetti di spontaneità e romanticismo alla gestione politica organica alle direttive del Partito comunista, sviluppo che riflette l'identica trasformazione del movimento partigiano da un'iniziale fase di ribellismo popolare all'inquadramento nelle prospettive politiche "istituzionalizzate" in seno ai Cln.
Alessandro Orsi ripercorre lo sviluppo del turismo in Valsesia, e in particolare a Varallo, dal Seicento fino alla seconda guerra mondiale, evidenziando la capacità di accoglienza delle strutture ricettive, in espansione grazie all'aumento del flusso di turisti caratterizzato nel corso dell'Ottocento dalla presenza, accanto ad aristocratici inglesi, di famiglie benestanti desiderose di tranquillità e clima salubre; la battuta d'arresto nello sviluppo turistico della valle negli anni della grande guerra e del dopoguerra; la ripresa negli anni trenta con la promozione delle località turistiche compiuta dal regime fascista, conclusasi però ancora una volta con la tragedia di un conflitto mondiale.
Francesco Omodeo Zorini, a partire dal volume di Filippo Focardi "Criminali di guerra in libertà", fa il punto sugli studi relativi alle stragi naziste "occultate" e sull'impunità di cui godettero i responsabili, dovuta tanto all'incompletezza delle carte processuali, quanto alla reticenza del governo italiano, timoroso di dover adempiere a richieste di estradizione di criminali di guerra italiani avanzate dai paesi occupati dall'Italia fascista, nonché al consolidarsi della guerra fredda, che vide la Germania federale divenire alleato strategico nel conflitto del mondo occidentale con l'Unione Sovietica e i suoi satelliti.
Alberto Magnani e Massimiliano Tenconi si concentrano sulla figura di don Virginio Colzani, prete della zona di Magenta che diede un fondamentale contributo alla Resistenza mantenendo, in veste di staffetta, i rapporti tra la Valsesia e il Cln milanese, mettendo a disposizione la sua canonica come base d'appoggio per i partigiani della 168a brigata garibaldina nella quale venne poi inquadrato e continuando a costituire, anche nel dopoguerra, un punto di riferimento per la lotta delle giovani generazioni contro l'ingiustizia e l'oppressione.
Piero Ambrosio, attraverso una selezione di immagini dell'Archivio fotografico Luciano Giachetti - Fotocronisti Baita, tratta dalla mostra "Dai sentieri della libertà a Vercelli liberata", ripercorre i giorni del maggio 1945 a Vercelli, dopo la Liberazione, quando, tra imponenti manifestazioni popolari, le formazioni partigiane, sotto la guida del Cln, svolsero un'azione di controllo sulle zone liberate fino all'arrivo degli Alleati.
Laura Manione presenta la mostra e il catalogo realizzati dall'Archivio fotografico Luciano Giachetti - Fotocronisti Baita inerenti alla diocesi eusebiana, cui si riferisce un numero molto elevato di immagini presenti nel fondo, che con sistematicità restituiscono il sentimento religioso di una comunità.
Pietro Ramella ricostruisce gli eventi legati alla liberazione di Mondovì nell'aprile-maggio del 1945, dal rastrellamento nazifascista del novembre 1944 nelle Langhe sud-occidentali, alle violenze efferate compiute nel Monregalese da reparti dei Cacciatori degli Appennini comandati dal tenente Alberto Farina, condannato a morte dal tribunale di guerra di Mondovì dopo l'occupazione della città da parte dei partigiani, e giustiziato il 5 maggio del 1945.
Sonia Residori ricorda Antonio Giuriolo, professore antifascista di Vicenza, che riunì attorno a sé molti giovani intellettuali negli anni del regime prima, della guerra e della Resistenza poi, ed è una presenza significativa nel romanzo di Luigi Meneghello "I piccoli maestri" (non altrettanto nel film di Daniele Luchetti che ne è stato tratto), in cui la Resistenza viene raccontata dal punto di vista non politicizzato di un gruppo di giovani studenti di estrazione borghese.
Sabrina Contini descrive la sua attività di riordino dell'archivio dell'Istituto che, oltre alla verifica del materiale già inventariato, in parte riorganizzato, ha comportato la schedatura di quello di nuova acquisizione non ancora sistemato, la conseguente integrazione di fondi già esistenti e la costituzione di nuove serie, con particolare attenzione riservata all'archivio sonoro analiticamente schedato.
Segue un breve saggio sulla figura di Clementina Caligaris, membro della Consulta nazionale, vissuta nella zona dell'Agro pontino, ma nata a Vercelli nel 1882, la cui biografia viene messa in relazione con quella della più nota Sibilla Aleramo.
Infine, il ricordo di Gustavo Buratti, protagonista della vita culturale e politica biellese e consigliere scientifico dell'Istituto, scomparso lo scorso dicembre, i resoconti delle conferenze organizzate dall'Istituto in occasione del Giorno della Memoria e dell'anniversario della Liberazione e la consueta rubrica di recensioni e segnalazioni.
La rivista è in vendita nella sede dell'Istituto (via D'Adda, 6, Varallo). Una copia costa 8,00 euro e la quota di abbonamento annuale è di 16,00 euro, da versare sul ccp n. 10261139, intestato all'Istituto.