aspettando la Critical Mass mensile
(venerdì ore 18e30, via dei Fori Imperiali)
contro il declino sociale
di un mondo accelerato
la Ciclopicnic Entertainment
presenta
A passo d'uomo
incontri rallentati per anime in fretta
ogni mercoledì
dalle 20.30 in poi, Terrazza del Pincio
il flyer su:
http://digilander.libero.it/occhionero/ciclopicnic/ciclopicnic_frameset.htm
Presentate e coindividete letture, idee, manoscritti, poesie, cibi e bevande "slow-life"
(sono graditi tovaglie, posate, bicchieri, piatti lavabili)
rottama l'acceleratore,
riscopri l'andamento lento che è in te
iscriviti alla mailing list
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o al gruppo facebook
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....e unisciti a noi nei prossimi incontri!
FedericoFuoriOrario
hai voluto spaccare il minuto?.. e mo' pedala!
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Se c'erano sette minuti di differenza tra l'ora di qui e l'ora di là, lei li rendeva visibili.. pesanti...
Anni di viaggi in carrozza non erano mai riusciti a scoprirli, un solo treno in corsa poteva smascherarli per sempre.
La velocità. Gli deve essere scoppiata dentro, a quel mondo, come un urlo represso per migliaia di anni.
Nient'altro dev'essere sembrato uguale a prima quando arrivò la velocità.
Tutte le emozioni ridotte a piccole macchine da ritarare. Chissà quanti aggettivi si rivelarono improvvisamente scaduti.
Chissà quanti superlativi si sbriciolarono in un attimo, tutti d'un colpo tristemente ridicoli..
Di per sè il treno non sarebbe stata una gran cosa, non era poi che una macchina... questo però è geniale:
quella macchina non produceva forza, ma qualcosa di concettualmente ancora sfumato, qualcosa che non c'era: velocità.
A.Baricco, "Castelli di Rabbia