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http://www.gay.it/tantibaci/index.php

TANTI BACI


FIRMA ANCHE TU L'APPELLO LANCIATO DA ANNA PAOLA CONCIA, PARLAMENTARE
LESBICA DEL PD, ALESSIO DE GIORGI, DIRETTORE DI GAY.IT E REGINA
SATARIANO, ATTIVISTA TRANSESSUALE E PRESIDENTE DEL CONSORZIO FRIENDLY
VERSILIA CONTRO L'OMOFOBIA E L'INTOLLERANZA. CONTRO CHI CI VORREBBE
VEDER TORNARE NELLE CATACOMBE E NELLA REPRESSIONE.

Come può offendere un bacio? Una carezza, un abbraccio, una
passeggiata mano nella mano, un bacio sono elementi fondamentali con
cui due persone si trasmettono la propria affettività. E se questo è
dato in pubblico, pur nel rispetto delle leggi vigenti e ancor di più
nel rispetto del buon gusto, chi mai potrà offendere, anche se è tra
due persone del medesimo sesso?

Oggi, questa estate, anche questo diritto minimale all'affettività tra
due persone dello stesso sesso è messo in discussione. A Napoli,
Pescara, Cagliari, Milano, Roma o nelle spiagge di Torre del Lago,
Gaeta e del Piave, c'è sempre qualcuno che si sente offeso e
redarguisce la coppia che si da un innocuo bacio, insultando,
chiamando la polizia per chissà quale controllo o addirittura, in
certi casi, arrivando alla violenza fisica.

E' l'omofobia del nuovo millennio questa. Né più né meno.

In un secolo in cui gay, lesbiche, bisessuali e transessuali sono
usciti dalle catacombe e si sentono giustamente in diritto di
esprimere la propria affettività per strada, su una spiaggia, su un
muretto in attesa del tramonto, specie d'estate quando tutti siamo un
po' meno rintanati nelle proprie case e nei locali chiusi, c'è sempre
qualcuno che si sente in diritto di difendere il buon gusto, -
assurdamente, secondo loro - violato da un innocuo gesto d'amore. I
paladini dell'ordine costituito sono gli stessi che sessanta anni fa
si scandalizzavano per un bacio tra due giovani fidanzati, che
trent'anni fa lo facevano per un costume a due pezzi e dieci per una
donna in topless. Oggi, con l'omofobia non più accettata socialmente,
se la prendono con due innamorati che camminano mano nella mano e
anche i più tolleranti sono sempre pronti a dire che sicuramente i due
stavano esagerando, che era qualcosa di più che un bacio. E le
istituzioni in gran parte latitano, così come la politica che non
sente neppure l'esigenza di reclamare il diritto all'affettività come
uno dei diritti fondamentali dell'individuo.

Da qui, da questa Torre del Lago che ci dicono esempio nazionale di
integrazione tra turismo omosessuale e turismo familiare, su cui ormai
tacciono persino i partiti politici più conservatori, col bacio di
oggi di noi tre coppie “lgt” (lesbica, gay e transessuale) sulla
spiaggia gay più nota e più frequentata d'Italia vogliamo lanciare un
appello alle persone lgbt di questo paese.

Ribellatevi. I vostri baci, i vostri abbracci e le vostre carezze non
devono offendere nessuno e non violano nessuna legge dello Stato.
Anche se fatte di fronte ad un bambino, al massimo costringeranno i
suoi genitori a spiegargli che l'amore non ha limiti e può esistere
anche tra due persone dello stesso sesso: crescerà solo più tollerante
e aperto e saprà camminare senza commettere gaffes in ogni angolo
d'Europa e del mondo.

Ribellatevi. Chiamate le autorità, perché nessuno può invocare gli
atti osceni in luogo pubblico per un bacio. Chiamate le associazioni
lgbt, perché questi episodi vanno denunciati. Reagite con la parola e
l'ironia, perché è nel nostro DNA saperle usare bene.

“L'amore che non osa dire il suo nome” deve rimanere una frase che non
descrive né l'oggi né l'ieri, ma un tempo passato fatto di
repressione, catacombe e sofferenze in cui nessuno ci può ricacciare.
Ciascuno di noi ha un'arma che è data dai suoi diritti, dalla sua
lingua, dalle sue capacità: tiriamola fuori.

La chiamiamo TANTI BACI l'iniziativa, perché è quello che scriviamo
sulle cartoline dalle vacanze estive e perché sono tanti, tantissimi i
baci che vorremo vedere copiosi tra le coppie di qualunque genere,
facendo trionfare l'amore sull'odio. Sempre.