Autor: coniglio radioattivo Data: Para: critical mass Roma Assunto: Re: [cm-Roma] il cavallo di amélie
On 11/08/10 18:37, invel wrote: > immaginavo di cacciarmi nel problema
>
>> associazione nietzsche/nazismo;
>
> non proseguo perchè nun zo' bbono...
>
>> L'ultima cosa che in realtà avrebbe dovuto essere la prima, ma che non
>> lo è stata solo perché ho proceduto secondo il tuo ordine: IL
>>> CICLISTA E' SOGGETTO DOLCE/FRAGILE/FEMMINILE.
>> Per caso trovi che tutto ciò che è dolce e fragile sia femminile?
>
> diciamo che non mi piace quando si cerca di far diventare la bici un
> SUV (in senso metaforico) sì, ma questo non giustifica l'usare la parola 'femminile' come sinonimo
di docle o fragile, parlando metaforicamente o no.
Comunque, pensare ad una bici può tranquillamente far pensare subito a
forza, potenza (dico forza e potenza, perché in genere i proprietari di
suv vantano proprio la forza e la potnza del loro pachiderma) e in
questo caso la forza e la potenza riguardano più le gambe di chi la
muove, (rispetto al 'culo rattrappito dell'automobilista' (cito,
parafrasandolo, d. tronchet)); anche uno spirito che in bici si sente
libero può sentirsi potente, e indipendentemente dai muscoli delle
gambe; e, comunque, una bici anche quando è potente in quanto veicolo
non è ingombrante, non avvelena l'aria, non rischia di falciare la gente
x strada (o meglio, sì, ma sicuramente non con la stessa prognosi), non
ti fa venire voglia di rigarne la carrozzeria.
Eppoi.., hai detto di fare ciclocross; ebbene, x farlo, la tua bici non
dev'essere potente? Certo, di una potenza diversa da quella di un suv,
ma è appunto quello che ho detto finora.
>>> ANNI ADDIETRO E NON I MIEI GENITORI, COS'E' CHE NON VA?
>> mi piace, suona sessualmente ambiguo.
>
> hehe
>